Oriana Turus

Tutto quello che c’è da sapere sul sistema scolastico inglese – parte 4 – gli addetti ai lavori

A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e altri invece più nostalgici. Ci seguirai? Sistema scolastico inglese – quarta parte. Avevo annunciato che lo spazio da dedicare al “come funziona il sistema scolastico inglese” sarebbe stato tanto, infatti, nonostante questo sia il quarto articolo a riguardo, non sarà l’ultimo.  Quello di oggi si concentra in particolare sul personale della scuola. È chiaro che rispetto alle scuole italiane cambi leggermente altrimenti non ne avrei parlato in maniera così specifica. Prendendo per ora di riferimento la Primary, di cui ho parlato in precedenza, i ruoli all’interno della scuola sono diversi.Innanzitutto vi dico di prendere l’immagine della bidella come la conosciamo in Italia e di eliminarla dalla scena perché non è una figura professionale che fa parte del personale di una scuola inglese, per cui mettetevi l’animo in pace e andiamo a scoprire com’è strutturata gerarchicamente.  In “alto” troviamo il “Leadership team” che comprende di solito: l’Headteacher – ovvero il preside. Colui o colei che tutto vede e tutto sa. il Deputy headteacher – ovvero il vice preside. Colui o colei che in mancanza del supremo ne fa le veci.  Assistant Headteacher – può esserci oppure no, dipende da com’è strutturata la scuola. È di fatto un assistente del preside. Subject Leaders – sono di solito insegnanti di una determinata materia a cui si fa riferimento (Math lead, English Lead, Healthy lead, etc.).  Business Manager – la persona che di solito si occupa delle questioni legate alle ferie, malattie, assunzioni  Poi abbiamo “l’administration team” che comprende di solito il personale che lavora in ufficio. Si occupano di lavoro di reception, comunicazioni interne ed esterne, supporto burocratico. Poi passiamo al “Teaching staff” ovvero gli insegnanti. Il loro lavoro è fondamentale e trovare il giusto approccio con i bambini indipendentemente da tutto, è spesso la priorità. Gli insegnanti cambiano ogni anno (e cambiano pure i compagni, ma questa è un’altra storia). Poi c’è la figura dell’ “Assistant teacher” – a ogni insegnante viene assegnato un assistente, che lo aiuta nella gestione pratica e molto spesso nei casi di disabilità di qualche alunno. Considerate che le classi sono spesso parecchio numerose (si parla anche di 27/30 bambini). Esistono poi delle figure che si occupano esclusivamente della “pausa pranzo”. Sono i cosiddetti “Lunchtime supervisor”, ovvero persone che si assumono la responsabilità di controllare i bambini durante il pranzo in mensa e fino all’inizio della lezione successiva. Questo dà modo alle insegnanti di prendersi un’ora per mangiare e rilassarsi un attimo.  Poi arriviamo al “Premises team” che comprende un “caretaker” e le “cleaner” e si occupano di tutto ciò che riguarda la manutenzione dell’edificio scolastico. Il caretaker è il custode tutto fare, le cleaner – si occupano della pulizia alla fine delle lezioni.  Infine c’è il “catering team” ovvero chi si occupa di preparare i pasti in mensa. Pasti che solitamente vengono portati da fuori e poi scaldati e serviti.  La scuola prevede anche un servizio di pre e  dopo scuola per chi non ha orari compatibili con quelli di inizio e fine delle lezioni. Sono a pagamento e ci sono persone che si occupano appositamente di quello.  C’è sempre da considerare che comunque alcune cose variano da scuola a scuola, perché ognuna ha una propria organizzazione interna. In linea di massima le figure sono queste. Per quanto riguarda la Secondary School, le cose cambiano almeno in parte. Gli edifici sono molto più grandi e il personale impiegato più che raddoppiato. Ve ne parlerò nel prossimo articolo. Libri di Oriana Turus Fai clic qui Scopri Land Magazine Cristina Ferri Luglio 27, 2024 La tisana al Tarassaco di Mrs. Bessy Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni Read More admin Luglio 27, 2024 Il traffico illegale di organi nella narrativa contemporanea: una piaga globale Il traffico illegale di organi è un tema oscuro e sconvolgente, che ha trovato ampio spazio nella narrativa contemporanea. 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Tutto quello che c’è da sapere sul sistema scolastico inglese – Parte 3 – Calendario e curiosità

A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e altri invece più nostalgici. Ci seguirai? Terzo articolo riguardante il sistema scolastico inglese. Come avrete notato l’argomento è vasto oltre che complesso e questo ha richiesto un po’ di spazio in più nel magazine, ma spero abbiate apprezzato. In questa terza parte mi vorrei concentrare su alcune curiosità e sul modus operandi – che badate può cambiare leggermente da scuola a scuola, ma in linea generica funziona così –  delle scuole inglesi. Porterò alla vostra attenzione il calendario e com’è strutturato, le materie studiate e varie ed eventuali.  Inizio subito col dire che le scuole iniziano la prima settimana di settembre e terminano a metà/fine luglio, con una pausa estiva di “sole” sei settimane.  L’anno scolastico è diviso in term, che in tutto sono quattro e seguono principalmente le stagioni (autumn term, winter term, spring term e summer term) e tra un term e l’altro c’è sempre una pausa (half term) di una o più settimane a seconda del periodo.  Tipicamente si ha un calendario più o meno del tipo:  4/9 – 21/10 (inizio term) Half term – una settimana di break  30/10 – 21/12  Christmas holidays (no Epifania) 4/1 (i giorni cambiano, ma di solito è il primo lunedì di gennaio escluso l’1) – 10/2  Half term – una settimana di break  17/2 – 30/3 Spring holiday e Easter Holiday – pausa lunga di due settimane che comprende anche la Pasqua.  15/4 – 27/5 (inizio term) Half term – una settimana di break (prima settimana di giugno indicativamente) 5/6 – metà/fine luglio (fine)  Pausa estiva.  Okay, messa così so che sembra complicato, ma vi basta sapere che più o meno ogni mese e mezzo di lezioni c’è una pausa.  Le date inserite sono indicative, ma non precise perché quelle cambiano di anno in anno a seconda del calendario e da come coincidono i giorni.  È preferibile utilizzare le settimane di pausa per farsi una vacanza, chi salta le lezioni per motivi che non abbiano a che fare con malattie o problemi gravi, non viene visto di buon occhio.  Passiamo ora alle curiosità legate alla scuola d’oltremanica: Come ho già detto, è prevista l’uniforme. Questa è diversa da scuola a scuola, ma ci sono dei modelli standard che più o meno valgono per tutte.  Di solito per le primary prevedono un pantalone grigio o nero, scarpa nera, polo e felpa con il logo della scuola. Per le bambine è prevista anche la versione con vestitino grigio o a quadretti. Alcune scuole non sono troppo fiscali e se hai una semplice polo senza logo non fa niente, purché segua almeno le “regole” base di colore.  Il logo alla fine è solo una questione di appartenenza a quella scuola. Le secondary hanno o no l’uniforme, dipende dalla scuola, la maggior parte prevede tutto il corredo con giacca e cravatta, altre più sobrie solo una felpa o un maglioncino.  Le private hanno, chiaramente, regole tutte loro. Non esistono testi scolastici. Si studia tutto a scuola e si tiene tutto a scuola. L’unico quaderno da portare a casa è quello per i compiti, solitamente accompagnato da un foglio con gli esercizi da fare.  Si studia di tutto, ma si fanno tantissime attività di tipo pratico e si cerca di mettere in luce le potenzialità dei bambini (cioè se uno è più portato per il disegno che per la matematica cercano di incoraggiarlo pur insegnandogli il resto). L’empatia (e in generale i sentimenti) e l’educazione sessuale e affettiva sono materie di studio.  Nelle secondarie (dipende sempre da scuola a scuola) non è raro trovare materie tipo “cooking” e “textile” dove TUTTI gli studenti imparano a cucinare (qui possiamo discuterne perché ho visto cose…  ) e a cucire a mano.  C’è chi sostiene possano essere gli schiavi del futuro  , in realtà io credo molto di più nell’ insegnare ad arrangiarsi e a fare un po’ di tutto.  Le classi sono solitamente dotate di moquette, i tavolini sono sistemati in maniera circolare e spesso la maestra siede accanto ai bambini (non sta in cattedra diciamo), sono previste stanze apposite per calmare la rabbia, all’interno dell’edificio scolastico c’è la biblioteca in cui a turno si recano le singole classi, si sta all’aria aperta il più possibile e con qualunque tempo. È indubbiamente diverso rispetto al sistema scolastico a cui si è abituati,  nel bene e nel male. Alla prossima. Libri di Oriana Turus Fai clic qui Scopri Land Magazine Cristina Ferri Luglio 27, 2024 La tisana al Tarassaco di Mrs. Bessy Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni Read More admin Luglio 27, 2024 Il traffico illegale di organi nella narrativa contemporanea: una piaga globale Il traffico illegale di organi è un tema oscuro e sconvolgente, che ha trovato ampio spazio nella narrativa contemporanea. Questo fenomeno criminale, spesso nascosto nell’ombra, è stato portato alla luce Read More admin Luglio 26, 2024 I Segreti di Margherita e la Magia della Scrittura in Soffitta: presentazione di Alice Buzzella Immagina di essere trasportato in un’accogliente sala da tè, circondato dall’aroma di miscele esotiche e avvolto in una calda atmosfera di mistero e romanticismo. 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Tra presente e passato – Il ritorno del walkman

A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e altri invece più nostalgici. Ci seguirai? Ritorno al futuro passato Nostalgia del passato e dei “bei tempi andati” oppure voglia di distinguersi? Il ritorno impellente di dispositivi fisici per produrre musica è argomento d’attualità. Inutile negarlo, ci siamo – di nuovo e per fortuna – dentro fino al collo. Lo streaming musicale sta perdendo un po’ il suo appeal e, dopo anni di onorato servizio, le cose sembrano voler cambiare. Ma non sono solamente i nativi degli anni 70 e 80 a interessarsi ai vecchi dischi e alle musicassette, ma anche molti giovani che, grazie anche alla popolarità di telefilm come “Stranger things” e “I guardiani della galassia”, si sono avvicinati al “concetto di musica di una volta”. Tutti coloro che non avevano mai avuto un rapporto diretto con la cultura delle cassette, si sono ritrovati a comprarle e ad ascoltarle, trovando in esse un’alternativa divertente, un modo come un altro per distinguersi. Per gli amanti del vintage e non solo Le musicassette stanno tornando. E no, non è una minaccia. I walkman, quelli veri, originali e non le riproduzioni digitali moderne. Gli stessi di una volta, con le cuffie la cui spugnetta colorata resisteva, se ti andava bene, sei mesi. Proprio quelli che sono ancora richiesti. Il fatto di poter uscire tenendo in tasca un dispositivo che faccia solo musica, sembra piacere. Niente interruzioni a causa di notifiche social, squilli inopportuni che causano improperi, vibrazioni inutili. Solo musica. Click. Fermarsi. Riflettere. Ascoltare per davvero. Forse, è proprio questo quello che ci manca. Diciamocelo: gli smartphone sono degli ottimi strumenti, ma hanno completamente stravolto le nostre abitudini e, se da un lato le hanno migliorate, dall’altro hanno imposto un meccanismo di frenesia da cui ora è più complicato uscire. Una volta c’erano i mixtape, ora ci sono le playlist. Ma sono la stessa cosa? Regalare una cassetta con i propri brani preferiti alla persona a cui vuoi bene non è proprio come condividere una lista di canzoni tramite bluetooth. Manca qualcosa. L’emozione. Quella che difficilmente ci restituirà anche il più accessoriato telefonino. Un ritorno al futuro passato, dunque, non sembra essere poi così sbagliato.  Fonti da cui ho preso spunto: RollingStone magazine Cbs Radio Libri di Oriana Turus Fai clic qui Scopri Land Magazine admin Luglio 28, 2024 Il disability pride month secondo me: intervista a una mamma caregiver A cura di Il Disability Pride Month, celebrato a luglio, rappresenta un momento importante per riflettere e sensibilizzare sull’importanza dell’inclusione e del riconoscimento delle persone con disabilità. Oggi intervistiamo Monica Read More Cristina Ferri Luglio 27, 2024 La tisana al Tarassaco di Mrs. Bessy Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni Read More admin Luglio 27, 2024 Il traffico illegale di organi nella narrativa contemporanea: una piaga globale Il traffico illegale di organi è un tema oscuro e sconvolgente, che ha trovato ampio spazio nella narrativa contemporanea. Questo fenomeno criminale, spesso nascosto nell’ombra, è stato portato alla luce Read More admin Luglio 26, 2024 I Segreti di Margherita e la Magia della Scrittura in Soffitta: presentazione di Alice Buzzella Immagina di essere trasportato in un’accogliente sala da tè, circondato dall’aroma di miscele esotiche e avvolto in una calda atmosfera di mistero e romanticismo. 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Tutto quello che c’è da sapere sul sistema scolastico inglese – Parte 2 – Non chiamateli licei

A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e altri invece più nostalgici. Ci seguirai? Secondary School e successive.  Dunque nella prima parte dell’articolo ho spiegato in linea generale come si suddivide la scuola arrivando  fino alla primary, che si conclude con l’Y6 (year 6)  e che corrisponde circa agli 11 anni degli studenti. In questo secondo articolo andremo ad analizzare la parte relativa alla Secondary School, quella che si può definire una scuola media-superiore della durata di cinque anni e che alla fine della quale ci sono gli esami di maturità chiamati GCSE. L’età in cui vengono affrontati corrisponde ai 16 anni. È sempre divisa in stage. I primi tre anni (Y7, Y8, Y9) rappresentano il KS3 (Key stage 3) gli ultimi due anni (Y10 e Y11), quelli che si concludono con gli esami, rappresentano il KS4.  In questi cinque anni le materie studiate sono molteplici e servono a dare una base di cultura generale.  È importante sapere che in Inghilterra il liceo non esiste, ma è un errore che ho riscontrato spesso nei libri ambientati oltremanica.  Dimenticatevi il concetto di scuola superiore così come si è abituati in Italia, perché è un sistema completamente diverso e, possibilmente, da non confondere. Tornando alla Secondary School inglese, preciso che al termine dei cinque anni ci sono gli esami (di cui ho accennato prima) e in base ai risultati si può scegliere come continuare. Le strade successive sono due:  – il sixth form – il college Il sixth form è l’inizio dello KS5, dura due anni e ti dà accesso all’università (dopo il superamento di altri esami (A-LEVEL)) Per accedervi bisogna superare i GCSE e scegliere tre materie che sono quelle in cui ci si specializzerà. Alcune di queste materie dipendono dal voto degli esami, se questo non è sufficientemente alto, bisogna optare per altro.  Il college  è l’alternativa al Sixth Form per chi non ha superato il GCSE o per chi non vuole andare all’università. Offre corsi di studio professionalizzanti. Il college inglese è spesso gestito dalle università, ma in questo caso è diverso dal college di cui di solito si sente parlare (che però riguarda il sistema americano). In generale è un sistema un po’ macchinoso e a volte difficile da capire e accettare, soprattutto se si pensa che, in caso di fallimento degli esami, il futuro può essere compromesso. Gli esami possono essere ripetuti un’unica volta, ma non per tutte le materie (in genere solo inglese e matematica). Non è semplice, ma spero di essere stata sufficientemente esaustiva. Nel prossimo articolo analizzerò il calendario scolastico, le discipline studiate e alcune particolarità legate alla scuola in generale. Mi auguro vogliate seguirmi anche in questo  viaggio. Libri di Oriana Turus Fai clic qui

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In estate anche il palato vuole la sua parte

A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e altri invece più nostalgici. Ci seguirai? IN ESTATE, ANCHE IL PALATO VUOLE LA SUA PARTE Estate chiama gelato e gelato chiama: Cucciolone! Ma anche Cornetto, Pinguino, Maxibon, Coppa dei campioni, Coppa del nonno – Tutti quelli che hanno segnato l’infanzia di molti, ma con cui si mantiene una tradizione lunga a morire. Che sia sulla spiaggia tra una nuotata e l’altra, al tramonto o durante una gita fuori porta in compagnia, certi gelati confezionati – perché di questo si tratta – aiutano ad affrontare meglio tutto quanto. Attacchi di fame e gola improvvisi, cali di zucchero, calure estive oltre a tenerci visivamente compagnia sia anche solo per le battute marchiate in neretto sulle cialde. Qual è il contrario di melodia? Se lo tenga Insomma, non c’è estate senza Algida, Sammontana, Sanson, Motta (non il nuovo allenatore di una nota squadra italiana), senza “due gust is megl che uan”, “cuore di panna”, senza il crunch del Magnum che fa lo stesso rumore delle ginocchia di chi è poco allenato. Non c’è estate senza foto di rito, senza alone intorno alla bocca, senza il gusto zabaione o la granella di nocciola. L’estate di solito è tempo di vacanza, ma anche di rimpianti. Verso quella spensieratezza che ora non c’è più, verso un mondo che non è esattamente quello che ci si immaginava da ragazzini. Quelli che dietro a uno stecco gelato ci vedevano un futuro, gli stessi che volevano spaccare il mondo. Ora c’è chi il mondo lo ha spaccato davvero, ma non per le giuste ragioni. E dietro quello stecco o accanto alla granella che sa quasi di zabaione, ci sentiamo quasi persi. Abbiamo bisogno di riprendere in mano una delle poche certezze che restano di quelle estati che sembrano non esistere più. E lo sappiamo che ci sarà sempre posto per un Cucciolone nella nostra vita. Libri di Oriana Turus Fai clic qui Scopri Land Magazine admin Luglio 21, 2024 Tre Cose da Vedere a Campodolcino: Un Mix di Meraviglia e Divertimento Se sei alla ricerca di una destinazione che combina bellezza naturale, cultura e un pizzico di avventura, Campodolcino è il posto giusto per te. Immerso nella splendida Valchiavenna in Lombardia, Read More admin Luglio 20, 2024 Narrare la corruzione: tecniche letterarie per scrittori in erba Ah, la corruzione! Quel delizioso ingrediente che, come il peperoncino sulla pasta, aggiunge un pizzico di sapore in più alla trama di un libro. E quando si parla di “Opposizione”, Read More Cristina Ferri Luglio 19, 2024 Storia – L’evoluzione del ventaglio Di Cristina Ferri Vi siete mai chiesti qual è la storia del ventaglio e come si è evoluto nel corso del tempo?Sventolato in maniera energica in preda all’esasperazione, o dolcemente Read More admin Luglio 19, 2024 “Il Matrimonio Disequale” di Pukirev: Un’Accusa Pittorica alle Ingiustizie Sociali del XIX Secolo Celebre dipinto realizzato da Vasilij Pukirev nel 1863, “Matrimonio disequale” passò alla storia per aver rappresentato un momento cruciale della vita russa del XIX secolo, offrendo al contempo una profonda Read More admin Luglio 18, 2024 La Moda dei Libri di Compiti delle Vacanze per Adulti: Una Tendenza in Crescita Negli ultimi anni, si è osservata una crescita esponenziale nella popolarità dei libri di compiti delle vacanze per adulti. Questo fenomeno, inizialmente nato come passatempo estivo, si è trasformato in Read More Arianna Ciancaleoni Luglio 17, 2024 Back to Festivalbar: la nostra compilation Giugno. L’inizio dell’estate, delle giornate più lunghe e delle vacanze per chi è tra i più fortunati. Chi però, come noi delle Vintage Girls, è nato tra gli anni ‘80 Read More admin Luglio 16, 2024 10 Libri per Bambini che Non Puoi Non Aver Letto: Il Gruffalò A cura di “Sciocca volpe, non lo sai? Non esiste il Gruffalò!” Dal libro La storia”Il Gruffalò” (titolo  originale The Gruffalo), anche pubblicato con il titolo “A spasso col mostro” Read More admin Luglio 16, 2024 Titoli Nobiliari nel 1800 in Inghilterra: Una Guida (Non Troppo) Seria Ah, i titoli nobiliari inglesi dell’Ottocento! In un’epoca in cui l’etichetta era tutto e l’ascendenza familiare era il biglietto d’oro per entrare nei salotti più esclusivi, comprendere la gerarchia nobiliare Read More admin Luglio 14, 2024 Torta al Miele di Winnie the Pooh: un dolce viaggio nel Bosco dei Cento Acri Hai mai sognato di sederti a un picnic nel Bosco dei Cento Acri, condividendo una fetta di torta al miele con Winnie the Pooh e i suoi amici? Bene, preparati Read More admin Luglio 14, 2024 Addio a Shannen Doherty: Icona degli Anni ’90 Il 13 luglio 2024, il mondo del cinema e della televisione ha perso una delle sue stelle più brillanti: Shannen Doherty. L’attrice, conosciuta soprattutto per i suoi ruoli iconici in Read More admin Luglio 13, 2024 L’abisso della Darknet e la sua rappresentazione nel tuo romanzo Immaginate di trovarvi a una festa. Tutti si divertono, bevono e ballano, ma poi qualcuno bisbiglia all’orecchio: “Hai mai sentito parlare della Darknet?”Ed ecco che la vostra curiosità viene stuzzicata. Read More admin Luglio 9, 2024 L’amore, la Rivoluzione, l’epica di una grande storia: presentazione di Eufemia Griffo Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Eufemia Griffo nel parco autrici Land Editore. Eufemia porta con sé una passione travolgente per la storia e una straordinaria capacità narrativa che Read More admin Luglio 8, 2024 Grey’s Anatomy: Quando il Dramma Diventa una Strage “Grey’s Anatomy”, uno dei telefilm più amati e seguiti di tutti i tempi, è noto per le sue trame intricate, i personaggi complessi e, purtroppo, per l’elevato tasso di mortalità. Read More admin Luglio 8, 2024 “Quello che resta (Fitzwilliam Darcy, gentiluomo)” di Pamela Aidan: la recensione di Land Magazine Se sei un amante dei classici della letteratura e cerchi un’opera che sfidi il tempo e le convenzioni, allora “Quello che resta” di Pamela Aidan è il libro che fa

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