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Perché leggere Our last Land: lezioni dal nostro ultimo pianeta

Nel mondo dei romanzi di fantascienza, la Terra spesso viene rappresentata come un vecchio appartamento che, nonostante gli innumerevoli tentativi di ristrutturazione, continua a perdere calore dalle finestre. Questa è la nostra realtà, ma cosa succede quando decidiamo di traslocare su un nuovo pianeta? In “Our Last Land” si esplora proprio questa avventura, perché, ammettiamolo, chi non è un po’ curioso di sapere come potremmo sopravvivere in posti dove il servizio di consegna pizza non arriva nemmeno con un razzo spaziale? Tecnologie sostenibili: fantasia o futuro prossimo? La vita su un nuovo pianeta non è un picnic, a meno che non consideriate divertente respirare ammoniaca (spoiler: non lo è). Le tecnologie di sostenibilità nel libro, quindi, non sono solo gadget fantascientifici, ma necessità assolute. Si parla di sistemi di riciclo dell’acqua così efficienti che farebbero arrossire una bottiglia di plastica riciclata. E le piante geneticamente modificate per crescere su suoli alieni? Non è solo agricoltura, è sopravvivenza. Oltre la  Biosfera Creare una bolla di biosfera in un ambiente ostile è un po’ come cercare di fare una festa in piscina in Antartide. Funziona, ma è complesso e richiede una quantità ridicola di risorse e pianificazione. Nel libro si usano queste sfide per mettere alla prova i personaggi, costringendoli a innovare in modi che ci possono ispirare qui sulla Terra. Se possiamo far crescere un pomodoro su un asteroide, perché non dovremmo essere in grado di risolvere la crisi climatica a casa? La morale della storia: Nonostante gli ostacoli, l’umanità nel libro trova spesso modi per adattarsi e prosperare, il che solleva una domanda interessante: se possiamo unire le forze per affrontare gli ambienti più inospitali dell’universo, cosa ci impedisce di fare lo stesso qui? Lezioni da “Our Last Land” Se “Our Last Land” insegna qualcosa, è che la resilienza umana e l’innovazione possono trascinarci anche attraverso i terreni più desolati dell’universo. E mentre noi qui sulla Terra non stiamo cercando di evitare tempeste di acido solforico, le lezioni di sostenibilità apprese nelle profondità dello spazio possono illuminare la strada verso un futuro più verde e più vivibile per tutti noi. Quindi perché leggerlo? Chi sa, magari un giorno le guide di viaggio includeranno anche consigli su quali scarpe indossare per la migliore esperienza di gravità ridotta. Nel frattempo, possiamo prepararci imparando dai pionieri immaginari che dodici autori talentuosi hanno creato nel vasto universo di “Our Last Land”. Acquista il libro

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Un Oscuro Viaggio nel Cuore del Settecento: Presentazione di Priska Nicoly

Ben ritrovati, lettori e lettrici Land, con un nuovo appuntamento che vi aiuterà a conoscere meglio le nostre autrici.  Ami i dark romance? Allora benvenuta nel cupo universo di Priska Nicoly In “Rosen – La serva di Graveewood” Priska ci porta in un’epoca di sontuosi palazzi e oscuri segreti,  attraverso le nebbiose atmosfere della fine del XVIII secolo. Questo dark romance intreccia abilmente desiderio, mistero e destino, là dove il confine tra amore e oscurità è più sfuggente che mai. Non vediamo l’ora di comunicarvi la data di uscita, ma per quella ci sarà da aspettare ancora un po’ (non troppo, parola di scout!) La cover di “Rosen: la serva di Gravewood” Priska Nicoly, la biografia Priska Nicoly (pseudonimo di Prisca Nicoletti) nasce a Rimini e cresce a Riccione con una Union Jack appesa in camera, una copia de “Le relazioni pericolose” sulle ginocchia e le dita sulla tastiera del computer intente a scrivere romanzi fino alle sei del mattino. Laureata in psicologia, realizza il suo sogno di vivere a Londra e successivamente quello di dedicare ogni giorno ore e ore alla scrittura. Si occupa di romance storici senza principi azzurri, ma con personaggi femminili complessi, uomini pericolosi, relazioni tormentate, sullo sfondo del Diciottesimo Secolo, che ama ritrarre nella sua realtà brutale, senza fronzoli. La sua passione per la storia inglese e americana del Settecento l’ha condotta a svolgere dodici anni di ricerca, avvicinandola agli esperti internazionali del settore, e a dirigere una pagina Instagram di divulgazione storica in cui condivide le sue scoperte e i suoi progressi nella scrittura (oltre a meme, quando è troppo stressata). Ha scritto venti romanzi, ne ha pubblicati undici in self, e nel 2023 il suo racconto “Lunamorte” è arrivato finalista al Premio InediTO Colline di Torino. Si vocifera che il suo interesse per la storia militare la conduca di tanto in tanto a indossare una divisa da giubba rossa e sparare contro ribelli americani con un moschetto dell’epoca.    Ti abbiamo incuriosita abbastanza? Non ti resta che seguirci sui social per il data reveal Scopri Land Magazine admin Marzo 28, 2024 Un Oscuro Viaggio nel Cuore del Settecento: Presentazione di Priska Nicoly Ben ritrovati, lettori e lettrici Land, con un nuovo appuntamento che vi aiuterà a conoscere meglio le nostre autrici.  Ami i dark romance? Allora benvenuta nel cupo universo di Priska Read More Oriana Turus Marzo 28, 2024 Pierino Porcospino: viaggio alla riscoperta dei piccoli traumi del passato  A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More admin Marzo 27, 2024 Pamela di Samuel Richarson: il primo dark romance della storia “Pamela: O Virtù Premiata”, il capolavoro del 1740 di Samuel Richardson, non è solo uno dei primi esempi di romanzo epistolare nella letteratura inglese, ma anche, secondo alcuni arditi interpreti Read More admin Marzo 27, 2024 Disturbo ossessivo compulsivo: che cos’è e diagnosi Immaginate di avere un pensiero, apparentemente innocuo, che si insinua nella vostra mente come un ospite indesiderato. Questo pensiero inizia a girare in loop, diventando sempre più insistente e difficile Read More Oriana Turus Marzo 26, 2024 E se 50 Sfumature fosse la versione moderna di Tess dei d’Urberville? A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More admin Marzo 26, 2024 Scrittrici dimenticate: Anna Vertua Gentile In un angolo nascosto della letteratura italiana, tra le pieghe del tempo e delle pagine ingiallite, si cela la figura di Anna Vertua Gentile, una scrittrice la cui voce, un Read More Francesca Redolfi Marzo 25, 2024 L’album delle parole Di Francesca Redolfi Guarda su Amazon VAI AL LIBRO Cronache dal Punto NemoStorie di vita da genitori, riflessioni e tentativi di approdoIl Punto Nemo si trova nell’oceano Pacifico ed è Read More admin Marzo 25, 2024 Come organizzare la presentazione di un libro (anche se le librerie ve la negano) Organizzare la presentazione di un libro può essere un’avventura degna di un romanzo, specialmente quando le librerie si trasformano nei villain della storia, negandovi lo spazio per il vostro debutto Read More admin Marzo 24, 2024 La follia in letteratura: i libri più iconici La follia, con i suoi mille volti e sfumature, ha da sempre esercitato un fascino irresistibile sugli scrittori di ogni epoca. Dalle pagine tormentate di Dostoevskij alle inquietudini di Kafka, Read More admin Marzo 24, 2024 The rocky horror show: time warp again A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More admin Marzo 24, 2024 Esercizio di scrittura creativa gratis: Cronache urbane Domenica, è tempo di scrittura creativa! “Cronache urbane: passato, presente, futuro” è un esercizio di scrittura creativa pensato per esplorare l’evoluzione delle città in modi che solo la fantasia può Read More Cristina Ferri Marzo 23, 2024 Stephen King: il dolce preferito di Annie Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui Stephen King: il dolce preferito di Annie“Lei rise sommessamente. Evidentemente la sua iracondia se n’era andata in vacanza.”Se voi foste Read More admin Marzo 23, 2024 Alla scoperta dei luoghi di DayDreamer Libri di Antonella B Fai clic qui In principio fu Erkenci kuş, ossia “¨Uccello del mattino”. Lo so cosa state pensando, maliziose che non siete altro. E sicuramente lo stesso pensiero Read More admin Marzo 23, 2024 Gli errori grammaticali più comuni degli scrittori esordienti. Quinta puntata: dài, è ora di smetterla! Cari aspiranti scrittori, oggi ci addentriamo in un dettaglio sottile ma vitale della lingua italiana: l’uso dell’accento nell’incitamento “dài” per distinguerlo dalla forma verbale “dai”.Immaginatevi la scena: siete in strada Read More admin Marzo 22, 2024 Alda Merini in Folle d’amore: progetto interessante o buco nell’acqua? A cura di Il film per la tv sulla vita di Alda

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Pierino Porcospino: viaggio alla riscoperta dei piccoli traumi del passato 

A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e altri invece più nostalgici. Ci seguirai? Qualcuno si ricorda de “I Quindici”? Erano una serie di libri per bambini e ragazzi – la prima edizione risale al 1964 – di fatto la prima vera enciclopedia di cui ho memoria e da cui ho attinto per anni in quanto ottima e fornitissima fonte di sapere.  Tra questi quindici volumi, divisi per categoria e contraddistinti per colore, il primo spiccava su tutti, trattava di poesie e rime in tutte le loro versioni e sfaccettature. Tra scioglilingua, nonsense, conte e poesie in rima e non, era impossibile non soffermarsi sulla pagina che riportava la foto di un personaggio bambino che ha probabilmente contribuito a traumatizzare molti fanciulli anche in tenera età. Sto parlando di Pierino Porcospino, considerato miglior materiale da minaccia dal 1845.   Quelli di una certa generazione certamente se la ricordano, ma per le nuove generazioni può tornare utile conoscere non solo la filastrocca, ma anche tutto ciò che ci sta dietro:    Oh, che schifo quel bambino!È Pierino il Porcospino.Egli ha l’unghie smisurateChe non furon mai tagliate;I capelli sulla testaGli han formata una forestaDensa, sporca, puzzolente.Dice a lui tutta la gente:Oh, che schifo quel bambino!È Pierino il Porcospino.   Pierino Porcospino o Der Struwwelpeter non è solo una filastrocca, ma anche il titolo di un libro illustrato per bambini di Heinrich Hoffmann, medico psichiatra che aveva a che fare anche con pazienti molto piccoli, pensato inizialmente solo per il figlio, ma divenuto poi un successo letterario.   L’intento del libro e delle filastrocche era quella di dare degli insegnamenti precisi riguardanti la sfera della salute e della sicurezza, dieci erano le storie e dovevano servire come decalogo dei giusti comportamenti da seguire per non incorrere a una punizione esemplare.Nel caso di Pierino, egli è un ragazzo che rifiuta di collaborare con i genitori: non si taglia le unghie, non si pettina, di fatto assomiglia a un porcospino.  La sua filastrocca, brevissima, ha il compito di introdurre e presentare a titolo di esempio tutti i personaggi e gli argomenti del libro: i giovani protagonisti sono disubbidienti come Pierino. E tutti fanno una brutta fine.    E voi, siete della generazione cresciuta a pane e Pierino Porcospino oppure siete tra quelli che ha scoperto della sua esistenza solo ora?        admin Marzo 24, 2024 The rocky horror show: time warp again A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More admin Marzo 24, 2024 Esercizio di scrittura creativa gratis: Cronache urbane Domenica, è tempo di scrittura creativa! “Cronache urbane: passato, presente, futuro” è un esercizio di scrittura creativa pensato per esplorare l’evoluzione delle città in modi che solo la fantasia può Read More Cristina Ferri Marzo 23, 2024 Stephen King: il dolce preferito di Annie Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui Stephen King: il dolce preferito di Annie“Lei rise sommessamente. 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Condensare in un’ora e mezza la vita Read More admin Marzo 22, 2024 Cantare le emozioni rimanendo fedeli a se stessi: intervista a Enrico Nadai A cura di Il concerto è finito da poco. Intervisto Enrico seduti ad un tavolino dove troneggiano non alcolici ma acqua e tramezzini. Faccia da bravo ragazzo, rilassato e sorridente, chiacchieriamo Read More admin Marzo 22, 2024 Cosa significava essere servi alla fine del Settecento Nell’epoca che segnò la transizione verso la modernità, la vita dei servi era intessuta di sfide e condizioni esistenziali precarie, spesso celate dietro le mura delle dimore in cui lavoravano. Read More admin Marzo 21, 2024 Povere Creature: Emma Stone brilla di luce propria, ma il film non convince A cura di Scopri i libri di Alessia Cannizzaro su Amazon.it Un concentrato di ironia e sarcasmo, una critica alle contraddizioni della società moderna: Povere creature di Yorgos Lanthimos è Read More admin Marzo 21, 2024 Lad lit: alla scoperta di un sottogenere del romance poco conosciuto A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More admin Marzo 20, 2024 Sai tenere un segreto di Sophie Kinsella: la recensione di Land Magazine Nel mondo dei libri dove le storie d’amore e i segreti si intrecciano creando trame irresistibili, c’è un titolo che spicca per la sua freschezza, umorismo e sincerità: “Sai tenere Read More admin Marzo 19, 2024 Anima gemella: le origini della leggenda Il concetto di “anima gemella” affonda le sue radici in diverse culture, mitologie e filosofie attraverso i secoli, evolvendosi nel tempo fino a diventare la nozione romantica che conosciamo oggi. Read More admin Marzo 18, 2024 Verde, trifogli e leggende: alla scoperta del Saint Patrick’s Day Ogni anno, il 17 marzo, un’ondata di verde travolge il mondo: fiumi che si tingono di verde smeraldo, persone vestite da capo a piedi con ogni sfumatura di verde possibile, Read More admin Marzo 18, 2024

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E se 50 Sfumature fosse la versione moderna di Tess dei d’Urberville?

A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e altri invece più nostalgici. Ci seguirai? Tredici anni fa – lo ribadisco per chi se ne fosse nel frattempo scordato – usciva il primo volume della trilogia che ha contribuito a portare in auge un certo genere letterario, amato quanto odiato, ma che inutile a dirlo ha avuto un successo planetario. Parlo ovviamente di 50 Sfumature che qui vorrei analizzare da un punto di vista un po’ alternativo.  Avrete notato, leggendolo, che vengono fatti molti riferimenti ad altre opere, specialmente a quelle di Thomas Hardy e nello specifico di Tess dei D’Urberville, ci sono interi passaggi nel primo volume soprattutto, in cui in qualche modo si è cercato di rendere omaggio a quest’opera: «Perché mi hai regalato proprio Tess dei d’Urberville?» chiedo.  Christian mi guarda per qualche istante. Sembra sorpreso dalla domanda.«Beh, avevi detto che ti piaceva Thomas Hardy.»«È l’unico motivo?»  Persino io sento la delusione nelle mie parole. Lui stringe le labbra.«Mi sembrava appropriato. Sarei capace di innalzarti a qualche ideale impossibilmente alto come Angel Clare o degradarti completamente come Alec d’Urberville» mormora, e i suoi occhi splendono, penetranti e pericolosi. (E.L. James – 50 sfumature di grigio)   Anastasia, nel libro, ribadisce più volte il fatto che Hardy sia il suo scrittore preferito.  Ma è davvero un caso che l’autrice abbia fatto questa scelta? Forse no o, almeno, non del tutto. Perché, in qualche modo, ci si è voluto far credere che i personaggi di Christian e Anastasia, fossero la versione moderna di quelli di Thomas Hardy, ma analizzando entrambe le letture, mi sento di affermare che non sia affatto così.  L’unica cosa che trovo in comune tra le opere – considerando le epoche diverse in cui sono state scritte – sta nell’ingenuità iniziale – forse un po’ troppo forzata nel caso di Anastasia – della protagonista femminile. Quello che, forse, lascia un po’ perplessi è il modo di trattare certe tematiche che, seppur tragicamente raccontate, risultano ben chiare nel classico del 1891 (piena epoca vittoriana), ma che sembrano non avere molto senso in 50 Sfumature – questo in un ottica di paragone tra le due opere in cui quest’ultima viene spesso spacciata per la versione moderna della stessa storia.   Hardy in “Tess dei d’Urberville” pone l’attenzione su tematiche molto delicate – la prima versione fu censurata proprio a causa di alcune di queste –  tra cui:    •            la difficile condizione delle classi umili delle campagne •            la difficoltà del vivere quotidiano •            il controllo dell’individuo, compresa la limitazione della libertà da parte dei familiari e della società •            il fato ostile •            l’inutilità delle religioni principali (Protestantesimo: Angel appartiene ad una famiglia di pastori evangelici) •            la natura crudele, co-protagonista nella vita degli uomini, coerentemente con la teoria evoluzionista di Darwin. •            La violenza sessuale e la Sindrome di Stoccolma.    È chiaro che un libro scritto nel 2011 tratti altri tipi di tematiche in quanto la società ha subito una serie di rivoluzioni in termini di condizioni di vita e nessuno discute su questo, ma, dal mio punto di vista, farne una versione come quella di 50 Sfumature, va un po’ oltre a quel concetto di modernità che magari ci si aspetta. Poteva e doveva essere fatto meglio per diventare davvero la nuova versione di questa storia o per renderne omaggio.    Ciò non toglie che la trilogia sia divenuta un successo e che se ne parli ancora dopo anni. È inutile negare che la saga ha riaperto in parte i battenti del genere erotico, tanto amato quanto bistrattato, anche se alla fin fine tanto erotico non è, ma la campagna che c’è stata fatta intorno lo ha inserito nella categoria.  Bisogna ammettere che l’effetto volta pagina c’è e che piaccia o meno come storia chi lo ha letto sa probabilmente di cosa sto parlando. Forse si poteva accorciare un po’ il tutto, ma se alla fine quello che conta sono il risultato finale e il fattore mediatico, direi che la James ci ha visto giusto.    Se non avete letto “Tess dei D’Urberville”, recuperatelo.     “Never in her life – she could swear it from the bottom of her soul – had she ever intended to do wrong; yet these hard judgments had come. Whatever her sins, they were not sins of intention, but of inadvertence, and why should she have been punished so persistently?”  Tess dei d’Urberville – Thomas Hardy                     Fai clic qui

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