ricette

Il tiramisù di Samantha – Sindrome del cuore in ostaggio

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui La vita di Samantha è a colori e va dall’arancione al rosa, dal giallo al marrone, anche se il suo capo la costringe al grigio triste. Eppure, sembra che alle volte dentro di lei ci siano ombre che minano la sua serenità. Una fra queste, il rapporto con la famiglia acquisita. Come nella favola di Cenerentola, Samantha ha due sorellastre terribili: Valeria e Amelie, le figlie di Tania, la nuova compagna di suo padre. E si sa, è proprio durante le riunioni di famiglia che tende a uscire il meglio (e il peggio) di ognuno di noi. Durante un pranzo in cui Sam era incaricata di portare il dolce, Valeria non manca occasione di umiliarla: «Scusa, Samantha!» esclama. «Ma le uova…» fissa il tiramisù come se potesse esplodere da un momento all’altro. «Sono quelle del discount vicino a casa tua, vero?» E ancora: «Sai che le stanno ritirando, vero? Un lotto intero. Pare contenesse…» si ferma. «Salmonella!» Finge talmente bene, che nei giorni successivi dirà di essersi ammalata sul serio. Ovviamente il tiramisù di Sam non ha nulla che non vada, e racchiude i sentimenti di una figlia amorevole che prova in tutti i modi a far funzionare le cose: È solo per mio papà. Non voglio che ci stia male. Per amore. È solo per questo che sopporto. Proviamo a rifare insieme il Tiramisù di Samantha Ingredienti (per circa 6 persone) 3 uova 100 g zucchero 250 g mascarpone 200 g savoiardi 200 ml caffè Cacao amaro in polvere q.b. Preparazione Prepara il caffè e lascialo raffreddare. Dividi i tuorli dagli albumi. Monta i tuorli con lo zucchero fino a ottenere una crema chiara e spumosa. Aggiungi il mascarpone e mescola fino a creare una crema liscia. Monta a neve ferma gli albumi e incorporali delicatamente alla crema di mascarpone. Inzuppa i savoiardi nel caffè e disponili in una pirofila. Copri con metà della crema, fai un altro strato di savoiardi e termina con la crema. Livella e spolvera con cacao amaro. Metti in frigo per almeno 3-4 ore.

Il tiramisù di Samantha – Sindrome del cuore in ostaggio Leggi tutto »

GUARDA COSA MANGI! OGGI PREPARIAMO… il sushi di “Kill Bill”

“Kill Bill” era stato inizialmente pensato come un unico film, ma il materiale girato era talmente tanto che il produttore decise di farlo uscire in due capitoli. Il Volume Uno, uscito nel 2003, ci presenta la protagonista assoluta della storia, Beatrix Kiddo, detta La Sposa. Personaggio complesso e spettacolare, Beatrix è una killer dal nome in codice Black Mamba che si trova a cambiare vita quando rimane incinta. Scampata miracolosamente ad un’imboscata organizzata da Bill, il suo amante nonchè capo della sua spietata squadra di killer, si risveglia dopo quattro anni dal coma; scopre di aver perso la figlia che aspettava e decide di vendicarsi e di uccidere Bill. In un passaggio del film, Beatrix si reca in Giappone dal grande fabbro Hattori Hanzo, per una katana . Hanzo gestisce un locale di sushi e sake a Okinawa e mentre i due parlano, lui prepara un piatto di sushi. Ci servono 100 gr di filetto di orata, 100 gr di filetto di salmone, 100 gr di ventresca di tonno, rafano grattuggiato, soia e zenzero sottaceto. Prima però prepariamo il riso, scegliendo 600 gr di riso specifico per il sushi, da lavare e sgocciolare. Per cuocerlo, versiamo il riso in una pentola con poco più di mezzo litro di acqua e facciamolo bollire coprendo la pentola con un coperchio per 10/12 minuti a fuoco basso e altri 10/12 a fuoco medio. Nel frattempo prendiamo 150ml di aceto di riso, 50 gr di zucchero e 10 gr di sale e prepariamo una soluzione, scaldando a bagnomaria finchè zucchero e sale non si sciolgono, senza far bollire. Quando il riso è pronto, stendiamolo ancora caldo su una superfice di legno, meglio un vassoio precedentemente inumidito, allargandolo con un cucchiaio di legno, sempre umido. Ci spruzziamo poi sopra una buona parte della soluzione di aceto, zucchero e sale e mescoliamo. La soluzione evaporerà man mano che il riso si raffredda, rimanendo comunque appiccicoso e compatto. Nel frattempo tagliamo i filetti di pesce a fette sottolissime. Con le mani umide di soluzione, formiamo dei piccoli cilindri di riso, su cui appoggeremo le fettine di pesce. Serviamo mettendo i pezzi di sushi su un vassoio, con vicino ciotoline con soia, zenzero e rafano. Curiosità: l’idea per Kill Bill nacque durante una chiacchierata tra Quentin Tarantino e Uma Thurman già mentre giravano Pulp Fiction! A causa degli impegni di entrambi il progetto rimase accantonato fino al 2000, quanto Tarantino scrisse la sceneggiatura del film e la regalò alla Thurman per il compleanno.

GUARDA COSA MANGI! OGGI PREPARIAMO… il sushi di “Kill Bill” Leggi tutto »

GUARDA COSA MANGI! OGGI PREPARIAMO… i fagioli alla messicana di “Lo chiamavano Trinità”

“Lo chiamavano Trinità” è un film western, ma anche una commedia. Il protagonista, Trinità, è un pistolero di buon cuore, rilassato – anzi pigro – che arriva nella cittadina dove suo fratello, Bambino, sotto mentite spoglie di sceriffo, è un ladro di bestiame. Il film del 1970 è stato girato tra il Lazio e l’Abruzzo, ma l’ambientazione è quella tipica del Far West della fine dell’800. “Lo chiamavano Trinità” è un tipico spaghetti-western, ossia un film italiano che però richiama l’atmosfera del far west, con l’indimenticabile coppia Bud Spencer – Terence Hill, all’anagrafe Carlo Pedersoli e Mario Girotti. I due scelsero nomi d’arte più “dal suono americano” proprio per il marketing legato a questa tipologia di film. La colonna sonora del film è spettacolare, soprattutto il tema principale, Trinity, divenuto famosissimo. Il film ebbe un seguito, “Continuavano a chiamarlo Trinità”, che si somma ai numerosissimi film del duo Spencer – Hill. Una scena molto famosa del film è quella in cui Terence Hill, con grande appetito, si mangia i “fagioli alla messicana”. In realtà quelli del film sono una versione italianizzata degli stessi. La ricetta originale richiede 400 gr di fagioli borlotti o cannellini, 1 cipolla bianca, peperoncino fresco o in polvere, 2 spicchi d’aglio, 200 gr di passata di pomodoro e 100 gr di salsiccia, 2 cucchiai di olio d’oliva, sale, pepe e un cucchiaino di zucchero. Dopo aver preparato il soffritto con cipolla, peperoncino e aglio, aggiungere in pentola la salsiccia sbriciolata, facendola rosolare bene. Aggiungiamo poi la passata di pomodoro, zucchero, sale e pepe, lasciando cuocere per un quarto d’ora. Unire alla fine i fagioli, mescolando senza romperli, per alcuni minuti. Possono essere il piatto principale, se aggiungiamo dei crostini, oppure il contorno ad un secondo piatto. Curiosità: Sia Bud Spencer che Terence Hill, pur essendo italiani, venivano doppiati nei film. La voce di Bud Spencer era di Glauco Onorato, quella di Terence Hill – nei film sopra menzionati – era di Pino Locchi. Perchè venivano doppiati? Bud aveva un marcato accento napoletano e la sua pronuncia specifica era un ostacolo alla volontà di rendere i film più fruibili al mercato nazionale e internazionale. Terence aveva una voce considerata non adatta, con un forte accento veneziano. Negli ultimi anni il pubblico ne ha conosciuto la vera voce grazie alla serie Tv “Don Matteo”, nel quale ha un accento molto americano, acquisito dopo aver vissuto con la moglie negli USA per più di trent’anni. Gli spaghetti-western nascono sulla scia dei film western anni sessanta e settanta, riprendendone lo stile ma sostituendo le consuete sparatorie , soprattutto nel caso della coppia Spencer – Hill, con sonora scazzottate, che erano il loro “marchio di fabbrica”.

GUARDA COSA MANGI! OGGI PREPARIAMO… i fagioli alla messicana di “Lo chiamavano Trinità” Leggi tutto »

Il dolce preferito di Elisabetta II

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE Il dolce preferito di Elisabetta II Il dolce preferito dalla Regina Elisabetta II era la Chocolate Biscuit Cake, una torta di biscotti al cioccolato. Curiosità Il suo chef personale, Darren McGrady, attesta che Elisabetta amava molto questa torta e che, proprio per questo motivo, veniva servita ogni giorno. Vediamo insieme una ricetta semplice da rifare a casa: La Chocolate Biscuit Cake di Elisabetta II Ingredienti: 300 g di biscotti secchi 200 g di cioccolato fondente 100 g di burro 100 ml di panna fresca (o latte intero) 2 cucchiai di cacao amaro 2 cucchiai di miele (o zucchero, opzionale) Preparazione: Spezza i biscotti in una ciotola in pezzi grossi (non sbriciolarli troppo). In un pentolino, sciogli il burro, poi aggiungi la panna, il cioccolato spezzettato, il cacao e il miele. Mescola tutto a fuoco basso fino a ottenere una crema liscia e lucida. Versa la crema calda sui biscotti e mescola fin quando non sono tutti ricoperti. Versa il composto in uno stampo foderato con carta forno, pressando bene con un cucchiaio. Livella la superficie, copri con pellicola e metti in frigo per almeno 4 ore. Buon appetito!

Il dolce preferito di Elisabetta II Leggi tutto »

I consigli beauty di Cleopatra

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui Consigli di bellezza di Cleopatra: dal kajal alla cura dell’emicrania Negli articoli precedenti dedicati ai segreti beauty delle regine abbiamo visto consigli di ogni tipo. Dal lavaggio dei capelli con uova e cognac per renderli folti e lucidi agli impacchi corpo con la carne di vitello cruda; dalla ginnastica al carbonato di piombo per nascondere le cicatrici sul viso. Quest’oggi parleremo di piccoli consigli di bellezza che ci vengono proprio da Cleopatra. La sovrana era infatti una vera esperta in unguenti, olii ed erbe medicinali, e conosceva ogni piccolo dettaglio di medicina estetica. Il kajal, ad esempio, proteggeva gli occhi e preveniva la congiuntivite; l’incenso era utile per lenire la secchezza della pelle e l’invecchiamento cutaneo, mentre il sangue di tartaruga o aceto poteva proteggere la bellezza dei denti e prevenire l’alito cattivo. Il kajal come protezione L’occhio truccato di Cleopatra non era un caso. Il kajal si diffonde come rimedio di protezione delle infezioni agli occhi. Scurire le palpebre impediva inoltre di restare abbagliati dal sole. La corteccia di salice come cura dell’emicrania Cleopatra utilizzava inoltre coriandolo o la corteccia di salice per curare l’emicrania. Vediamo insieme una ricetta facile a base di coriandolo da spalmare sul pane. Ingredienti: 1 mazzetto di coriandolo fresco 1 spicchio di aglio 2 cucchiai di succo di limone 4 cucchiai di olio extravergine di oliva 1 cucchiaio di aceto di vino bianco (facoltativo) ½ peperoncino fresco o un pizzico di peperoncino secco Sale e pepe q.b. Preparazione: Lava bene il coriandolo e asciugalo. Metti nel mixer: coriandolo, aglio, succo di lime, olio, aceto, peperoncino, sale e pepe. Frulla fino ad ottenere una salsa liscia Assaggia e aggiusta di sale/lime se necessario.

I consigli beauty di Cleopatra Leggi tutto »

Consenso ai cookie con Real Cookie Banner