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Stephen King: il dolce preferito di Annie

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui Stephen King: il dolce preferito di Annie “Lei rise sommessamente. Evidentemente la sua iracondia se n’era andata in vacanza.” Se voi foste uno scrittore famoso e la vostra più grande ammiratrice vi rapisse, cosa fareste? Provereste a scappare o chiedereste aiuto? Ma se voi foste totalmente dipendenti dalla droga e, al contempo, impossibilitati a muovervi, come reagireste? È quello che accade a Paul Sheldon, protagonista di Misery, celebre romanzo di Stephen King pubblicato nel 1987. Paul Sheldon è un celebre scrittore che, a seguito di un incidente, si risveglia all’interno di una camera a lui sconosciuta, accudito da una ex infermiera. Tuttavia, la donna non è una sconosciuta qualsiasi, bensì la sua fan numero uno. Quando Annie trova il suo corpo malmesso, non ci pensa due volte a caricarselo fino… a casa sua! Quando lei gli pratica la respirazione bocca a bocca, l’uomo sente: “un tanfo nauseante di biscotti alla vaniglia e gelato al cioccolato…” Ebbene, questa donna psicotica, dallo sguardo vacuo, dall’atteggiamento inquietante…. (perché non chiama la polizia? Come mai non ci ha pensato due volte prima di rapire il celebre scrittore e di portarlo a casa sua? E come mai ha una intera scorta di droghe nel suo bagno?) ha una vera passione per i dolci: Mangiava a tutto spiano, senza prendersi il disturbo di rigovernare. Gli sovvenne parzialmente il vento maleodorante che gli aveva riempito la gola nel periodo in cui era rimasto immerso nella nuvola e avvertì un moto allo stomaco. Gli avanzi erano soprattutto di dolci. Gocce di gelato si erano asciugate o si andavano asciugando in molte scodelle e terrine. C’erano briciole di torta e grumi di dolci alla frutta sui piatti piani. Sul televisore, accanto a una bottiglia di plastica di Pepsi da due litri e a una salsiera, aveva abbandonato una porzione abbondante di budino alla limetta ricoperto da uno strato di panna montata incartapecorita. La bottiglia di Pepsi gli sembrò grande come la testata di un Titan II. Era tutta imbrattata, tanto che la superficie era diventata opaca. Doveva aver bevuto direttamente dalla bottiglia, tenendola fra dita sporche di sugo o gelato. Vediamo insieme la ricetta del gelato al cioccolato da fare in casa, uno dei dolci preferiti di Annie. Ingredienti: 500 ml latte intero 200 g di cioccolato fondente 100 g di zucchero 1 cucchiaino di estratto di vaniglia Procedimento: In una pentola metti a scaldare il latte a fuoco medio-basso fin quando non inizia a bollire. Rimuovi dal fuoco e aggiungi il cioccolato fondente spezzettato. Mescola finché il cioccolato non si è completamente sciolto. In una ciotola separata, sbatti i tuorli col lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso. Versa lentamente il latte caldo al composto di tuorli d’uovo (sempre continuando a mescolare). Trasferisci il composto nella pentola e cuoci a fuoco medio-basso, mescolando fin quando la miscela non si addensa (non deve bollire). Rimuovi dal fuoco e aggiungi l’estratto di vaniglia. Lascia raffreddare a temperatura ambiente, poi in frigo (almeno quattro ore). Una volta che la miscela è completamente fredda, trasferiscila nella gelatiera e fai girare fin quando non diventa cremosa e densa (di solito 25-30 min). Mettere in freezer per almeno quattro ore prima di servire. LEGGI ANCHE storia 08.03.24 Virginia Woolf scrittrice, saggista, attivista britannica Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui Ripercorriamo insieme la vita di una scrittrice che non ha mai avuto paura di esprimere Read More ricette Storia: chi ha inventato le zollette di zucchero? 10.03.24 Recensione: “La vita è bella, nonostante” di Sveva Casati Modignani 10.03.24 scrittura creativa Gli errori grammaticali più comuni degli scrittori esordienti. Terza puntata: i “fiumi” dell’alcol 09.03.24 libri Giornata internazionale della donna: 10 libri da leggere 08.03.24 storia Virginia Woolf scrittrice, saggista, attivista britannica 08.03.24 società GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELLA DONNA 08.03.24 scrittura creativa E’ tempo di esordire: gli studenti di Viagrande Studios e Land Editore insieme 07.03.24 libri WORLD BOOK DAY 05.03.24

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Storia: chi ha inventato le zollette di zucchero?

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui Storia: La dolce scoperta delle zollette di zucchero Lo zucchero, demonizzato nelle diete di tutto il mondo, è un ingrediente indispensabile nella preparazione di dolci e bevande gassate, e ci sembra impensabile l’idea di non averlo in casa. Ma quando nasce lo zucchero? Lo zucchero ha origini antiche, ma non tutti sanno che, fino a metà Ottocento, le zollette di zucchero non esistevano ancora. Cosa si utilizzava, allora? Al suo posto esisteva solo il pan di zucchero, un cono di zucchero raffinato. Ma vi siete mai chiesti chi ha inventato le zollette di zucchero? Ebbene, la dolce scoperta la si deve a Jacob Christoph Rad, direttore della raffineria dello zucchero in Repubblica Ceca. Ma come avvenne la sua scoperta? A quanto pare la moglie di Jacob Christoph Rad si tagliò una mano col coltello proprio dentro la raffineria, nel tentativo di sminuzzare lo zucchero, e chiese al marito di inventare qualcosa che rendesse l’operazione più facile. L’uomo si mise subito al lavoro e, in breve tempo, inventò uno stampo per la produzione di cubetti, in grado di donare allo zucchero proprio la forma che conosciamo oggi. La fortunata zolletta venne brevettata nel 1843. Le zollette di zucchero nascono quindi da un incidente nonché da un atto di genio del direttore anche se, tuttavia, l’uomo morì nell’anonimato. Nonostante questa dolcissima scoperta, la raffineria fu infatti costretta a chiudere a causa di problemi economici. LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni di carcere il trentenne Filippo Bernardini, un italiano arrestato ieri a New York per il furto telematico di centinaia di Read More ricette Storia: chi ha inventato le zollette di zucchero? 10.03.24 Recensione: “La vita è bella, nonostante” di Sveva Casati Modignani 10.03.24 scrittura creativa Gli errori grammaticali più comuni degli scrittori esordienti. Terza puntata: i “fiumi” dell’alcol 09.03.24 libri Giornata internazionale della donna: 10 libri da leggere 08.03.24 storia Virginia Woolf scrittrice, saggista, attivista britannica 08.03.24 società GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELLA DONNA 08.03.24 scrittura creativa E’ tempo di esordire: gli studenti di Viagrande Studios e Land Editore insieme 07.03.24 libri WORLD BOOK DAY 05.03.24

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Marcel Proust – le madeleine di Combray

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui “Per molto tempo sono andato a dormire presto. A volte, appena spenta la candela, i miei occhi si chiudevano così subitamente che non avevo nemmeno il tempo di dirmi: «Mi addormento» e, mezz’ora dopo, il pensiero che era tempo di cercare il sonno mi svegliava…” Si apre così Dalla parte di Swann di Marcel Proust, che ha la funzione di preludio alla Ricerca del tempo perduto. L’autore Il 10 luglio 1871 nasce a Parigi Marcel Proust figlio di Adrien Proust, proveniente da una famiglia di piccoli borghesi di Illiers. La sua salute si rivela fin da subito delicata. Nel 1880, di ritorno da una passeggiata ad Auteuil Marcel è colto dal primo violento attacco d’asma, col quale combatterà tutta la vita fino ad obbligarlo a rinunciare ad avere contatti con la natura. Curiosità sull’opera Nel 1910 Il Figaro rifiuta di pubblicare a puntate la parte della Recherche relativa a Combray. Siamo nel 1912 e Proust non riesce ancora a trovare un editore disposto a pubblicare À la recherche du temps perdu. Nel 1914 la N. R. F riconosce di aver sbagliato e si offre di pubblicare il seguito dell’opera. Durante lo scoppio della Prima guerra mondiale, Proust rimane tutto il tempo a Parigi e, durante questo periodo, l’opera viene ampliata. I tre volumi diventano alla fine sette, divisi in tredici tomi. 1920. Proust continua (e lo farà fino al giorno della sua morte) a correggere e ad ampliare i manoscritti e le bozze di stampa dell’opera. Nel 1922 confida a Céleste Albaret di aver messo la parola fine alla Recherche (anche se vi saranno correzioni e ritocchi da fare). Lo scrittore muore a 51 a seguito di una polmonite. Se avete letto quest’opera, sapete che sono celebri le madeleine menzionate dall’autore. Questo dolcetto a forma di conchiglia è infatti in grado di rievocare in lui ricordi nostalgici della sua infanzia: “E all’improvviso il ricordo mi è apparso. Quel gusto era quello del pezzetto di madeleine che zia Léonie la domenica mattina a Combray (perché quel giorno non uscivo prima dell’ora della messa) mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio quando andavo a darle il buongiorno in camera sua.” Se volete provare a replicare questo tipico dolce francese, ecco a voi la ricetta: Ingredienti: 2 uova 100g di zucchero 100g di burro fuso 100g di farina 1 cucchiaino di lievito in polvere Scorza grattugiata di 1 limone (facoltativo) Burro e farina per gli stampi aroma di mandorla Istruzioni: Preriscalda il forno a 180°C e imburra e infarina gli stampi per le madeleine. In una ciotola, sbatti le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso. Aggiungi il burro fuso (assicurati che sia leggermente raffreddato) al composto di uova e zucchero. Mescola bene. Incorpora la farina setacciata e il lievito al composto umido. Mescola delicatamente fino ad ottenere una consistenza liscia e omogenea. Se desideri, puoi aggiungere anche la scorza grattugiata di limone  e l’aroma di mandorla.   Riempi gli stampi per le madeleine con il composto, riempiendoli solo per 3/4, poiché le madeleine tenderanno ad espandersi durante la cottura. Inforna le madeleine nel forno preriscaldato e cuoci per circa 10-12 minuti, o finché non sono dorati sui bordi e leggermente gonfi al centro. Una volta cotte, sforna le madeleine dagli stampi e lasciale raffreddare su una griglia prima di servirle. Queste madeleine sono deliziose servite ancora tiepide, magari accompagnate da una tazza di tè o caffè. Buon appetito! Consiglio: «Il segreto per ottenere delle madeleine gonfie e morbidi sta nel riuscire a ricreare la caratteristica gobbetta, che si ottiene mediante lo shock termico. L’impasto deve riposare in frigo qualche ora e poi subito in forno.» Biografia da: Marcel Proust Dalla parte di Swann, BUR SCOPRI LAND MAGAZINE Cristina Ferri Marzo 2, 2024 Marcel Proust – le madeleine di Combray Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui “Per molto tempo sono andato a dormire presto. A volte, appena spenta la candela, i miei occhi si chiudevano così Read More admin Marzo 2, 2024 Gli errori grammaticali più comuni degli scrittori esordienti. Seconda puntata: né tantomeno Cari scrittori in erba, oggi ci addentriamo in un terreno scivoloso della grammatica: le doppie negazioni. È facile cadere in questa trappola linguistica, soprattutto quando si utilizzano espressioni come “né Read More admin Febbraio 29, 2024 La disavventura di Nicoletta Costa e della raccomandata indirizzata al suo Giulio Coniglio A cura di Sembra una storia (abbastanza assurda) e invece è la realtà.La scrittrice e illustratrice Nicoletta Costa, universalmente nota come la creatrice di Giulio Coniglio e del suo mondo, Read More admin Febbraio 28, 2024 Mary Poppins censurato in Inghilterra: è un film razzista Una notizia che ha scatenato dibattiti e polemiche in Inghilterra: stiamo parlando della controversa decisione di vietare il film di Mary Poppins ai minori non accompagnati nella visione da un Read More admin Febbraio 28, 2024 Viaggi nel futuro oscuro: cinque libri distopici che ti faranno riflettere Nel vasto panorama della letteratura, i romanzi distopici hanno spesso avuto la funzione di specchio riflettente per la società contemporanea, offrendo visioni inquietanti e suggestive di un futuro oscuro. 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Jane Austen – Le focaccine dolci di Bath

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui Ricetta dal sito https://www.thespruceeats.com/jane-austen-bath-buns-recipe-4143348 Cosa si mangiava in epoca regency? In una lettera a sua sorella Cassandra, nel luglio 1799, Jane Austen scrive: Lettere dettate dai bambini: “Mia cara Zia Cassandra – spero che tu stia molto bene. La Nonna spera che la Tacchina bianca abbia fatto le uova, e che tu abbia finito di mangiare quello nero. – Ci piacciono moltissimo la Torta di Ribes e il pasticcio di Ribes.” The Art of Cookery Made Plain and Easy, un libro di cucina di Hannah Glasse, pubblicato nel 1747, è considerato uno dei ricettari in lingua inglese più celebri dell’epoca. In una sua nota intitolata “Al lettore”, l’autrice riporta di aver scritto The Art of Cookery Made Plain and Easy adottando un registro affinché anche le persone meno istruite (come la servitù che lavorava in cucina) fossero in grado di capirlo. Sebbene, all’interno dell’opera, l’autrice si lamenti dell’influenza che esercitava la gastronomia francese in quella britannica, vi incluse piatti ispirati alla cucina d’Oltralpe. Altre ricette utilizzano ingredienti importati tra cui cacao, cannella, noce moscata, pistacchi e muschio. Se parliamo di Jane Austen non possiamo non menzionare le sue amate focaccine. Se avete voglia di replicarle, ecco a voi una ricetta: Bath Buns (focaccine dolci di Bath) Ingredienti: LAND MAGAZINE Cristina Ferri Febbraio 25, 2024 Jane Austen – Le focaccine dolci di Bath Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui Ricetta dal sito https://www.thespruceeats.com/jane-austen-bath-buns-recipe-4143348 Cosa si mangiava in epoca regency? In una lettera a sua sorella Cassandra, nel luglio 1799, Read More admin Febbraio 24, 2024 Gli errori grammaticali più comuni degli scrittori esordienti. Prima puntata: l’eco Cari aspiranti scrittori, è giunto il momento di affrontare uno degli errori grammaticali più insidiosi e affascinanti che possono infilarsi nelle nostre opere letterarie: l’eco che diventa un eco.Sì, avete Read More admin Febbraio 24, 2024 5 motivi per cui leggere i libri Harmony Da quasi un secolo, gli harmony hanno catturato l’immaginazione di milioni di lettori in tutto il mondo. Mentre alcuni potrebbero pensare che la lettura di storie d’amore melodrammatiche sia poco Read More admin Febbraio 24, 2024 Dove batte il cuore di Silvia Maira: La recensione di Land Magazine Quando chiudiamo un libro, spesso ci chiediamo cosa accadrà ai nostri personaggi preferiti. Ecco dove Silvia Maira brilla davvero. In Dove batte il cuore non solo ci dà un assaggio Read More Silvia Maira Febbraio 24, 2024 Endometriosi, un problema comune a molte donne Endometriosi, un problema comune a molte donne. Daniela Ruggero, con la maglietta del progetto Endopank, e la sorella Anna che le sta vicina nella campagna di sensibilizzazione. Daniela Ruggero, mamma, Read More admin Febbraio 23, 2024 La la Land: la recensione di Land Magazine Mentre Emma Stone conquista premi su premi grazie a Povere creature, noi di Land magazine non possiamo ricordare un altro film che l’ha vista protagonista e che ha sicuramente contribuito Read More admin Febbraio 23, 2024 Gli elementi chiave di una buona storia d’amore: trame avvincenti, dialoghi efficaci e scene indimenticabili Benvenuti nell’incantevole mondo delle storie d’amore, dove gli innamorati si scambiano sguardi intensi, le emozioni sono più fragranti dei petali di rose e le scene romantiche rischiano di farci scivolare Read More Cristina Ferri Febbraio 23, 2024 L’abbazia di Northanger di Jane Austen: la recensione di Land Magazine Di Cristina Ferri Sapevate che Il romanzo è ambientato a Bath? Proprio lì, ogni anno, viene tenuto il Jane Austen Festival. Ma di cosa parla il libro? Il testo è Read More admin Febbraio 22, 2024 Bambini che nascono in fabbrica: sarà il futuro? Di Francesca Redolfi Guarda su Amazon Crescere dei bambini in fabbrica, in uteri artificiali, e quando è il momento di farli nascere premere semplicemente un pulsante e ritirare il “prodotto”. 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Il romanzo si apre con la giovane Anastasia chiusa Read More admin Febbraio 19, 2024 L’Intramontabile forza delle eroine femminili nelle distopie: ribellione, resilienza e redenzione Le distopie letterarie sono spesso descritte come mondi oscuri, governati da regimi totalitari o dilaniati da catastrofi, in cui l’umanità è oppressa, disperata o al limite della sopravvivenza. Ma dietro Read More admin Febbraio 17, 2024 “Genio assoluto il gatto”, il racconto di Oriana Turus per la Giornata Nazionale del gatto A CURA DI Genio assoluto, il gatto  C’era una volta, non molto tempo fa, un gatto super antipatico e presuntuoso.Faceva sempre il prepotente con tutti quanti

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