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Nessun libro ha una sola, univoca chiave di lettura. Intervista a Elisa Cristiano

E se questa è una verità incontrovertibile, alla cui prova si sono sottoposti autori e autrici di ogni tempo e levatura, da Balzac a Laila, non si può non considerare Il doppio segreto, il nuovo romance di Elisa Cristiano, un romanzo che al di là della storia d’amore parla di una situazione decisamente più complessa, che riguarda lo stato dell’arte nel mondo moderno e la libertà degli artisti di esprimersi a prescindere dai gusti del pubblico. Pubblico, del resto, è una parola grossa in un sistema capitalistico dove l’estimatore dell’arte viene sempre e soltanto ridotto a essere un acquirente a cui affibbiare un prodotto. Questo sottotesto, che ritroviamo ne Il doppio segreto, è forse uno dei più interessanti del romanzo. Protagonista del libro è Beatrice, una giovane artista considerata dal mercato pittorico troppo romantica e sognatrice, così come decisamente ingenue sono considerate le sue opere, piene di elementi che rimandano al sogno, a sentimenti fin troppo positivi per interessare il pubblico. Ed è così che il più famoso acquirente e mercante d’arte di Parigi, venuto a conoscenza del suo talento, le propone un patto: stravolgere completamente le sue opere per renderle più cupe e più attraenti agli occhi degli acquirenti. Solo in questa maniera, secondo il mercante, Beatrice potrà raggiungere il successo e mantenersi grazie alla sua arte. La tentazione di accettare è troppo forte, ma ben presto Beatrice ne pagherà le conseguenze… L’intervista Ciao, Elisa. Per prima cosa complimenti per il tuo romanzo: un’intrigante storia d’amore che ci ricorda da vicino i libri di Sylvain Reynard. Vorremmo cominciare questa intervista parlando di te: sei un’artista, vero? Di cosa ti occupi? Ciao, grazie per il complimento e per aver deciso di dedicarmi un’intervista! Sì, sono un’artista: in particolare mi occupo di pittura, principalmente realizzo dipinti a olio su tela, anche se mi piace sperimentare sempre nuove tecniche e diversi materiali. Negli scorsi anni ho creato una collezione di dipinti che si ispiravano al cinema degli anni ’30, ’40, ’50 e alle loro atmosfere romantiche e suggestive, ma attualmente sono al lavoro su nuovi soggetti. Oltre a dipingere sono anche un’illustratrice, decoratrice e alle volte mi dedico alla creazione di sculture. Oltre a essere una storia d’amore, Il doppio segreto parla del pericolo di svendere e snaturare la propria arte per andare incontro ai gusti commerciali del pubblico… quanto c’è di autobiografico in questo tema? Il mondo dell’arte che fa da sfondo alla storia della protagonista del mio romanzo è un mondo che amo moltissimo e di cui sono entrata a far parte molto presto: mentre ancora studiavo, un mio ex professore ha proposto la partecipazione di una mia opera a una mostra d’arte, inaugurando l’inizio della mia attività espositiva. E così ho iniziato a conoscere questo ambiente meraviglioso e affascinante, ma al contempo complesso: per un giovane artista infatti, non è semplice mettersi in luce e riuscire a far conoscere ad un vasto pubblico la propria opera. Oltre alla passione e al talento, devi trovare le giuste persone – dei galleristi o operatori del settore – che apprezzino e supportino il tuo lavoro, e soprattutto disposte ad investire su di te. E così alle volte ti trovi a dover scegliere tra due vie: cercare di adeguarti al mercato e realizzare qualcosa di facilmente commerciabile, con cui sarà più facile vendere, oppure continuare a realizzare ciò che più piace con la consapevolezza che il percorso per emergere potrebbe essere più lungo e faticoso. Il libro è ambientato prevalentemente a Parigi: ti piacerebbe portare la tua esperienza artistica nella capitale francese? Certamente. L’ambizione di ogni artista è quella di riuscire a far conoscere le proprie opere a un vasto pubblico e per farlo è importante esporre in luoghi e città diverse. Parigi è una tra quelle città in cui ancora non ho esposto ma in cui mi piacerebbe portare i miei dipinti. I protagonisti del romanzo si chiamano Beatrice e Michelangelo. Due nomi davvero ingombranti… perché questa scelta così particolare? È vero, probabilmente la scelta dei nomi dei protagonisti risulterà molto singolare: Beatrice e Michelangelo sono due nomi estremamente evocativi, ed è proprio per questo che sono affiorati nella mia mente quando pensavo ai due protagonisti. Pensavo a due nomi importanti, legati alla storia artistica e letteraria italiana, ma non solo: Beatrice è per me un nome angelico, dolce e musicale, che rispecchia appieno l’animo della protagonista, mentre Michelangelo è un nome molto particolare che non può che destare subito interesse e fascino, proprio le emozioni che il giovane fotografo suscita nella pittrice. Guarda il trailer

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Paoletta Maizza si unisce alla squadra Land Editore

La scrittrice Paoletta Maizza, con all’attivo già diverse pubblicazioni, arriverà in libreria con Land Editore: il titolo del suo nuovo romance è “La rubrica dei cuori infranti” Cosa succede quando l’autrice della rubrica più celebre di New York incontra un adorabile ereditiero dal cuore d’oro, un don giovanni allergico alle relazioni serie e una modella tanto attraente quanto matta? Succede il finimondo, ecco che succede! Ma per scoprire le adorabili avventure di Candy dovrete aspettare ancora un po’, mentre siamo già pronti per farvi conoscere la creatrice di questo romance spumeggiante: Paoletta Maizza Paoletta Maizza nata in Puglia nel 1977, maturità classica, ha studiato arte, pittura, Editoria e comunicazione. Nel 2010 con il romanzo fantasy storico, Le montagne degli immortali edito con la piattaforma di self Boopen cerca di trovare un piccolo spazio per sé nel mondo della scrittura. Lo stesso anno pubblica una raccolta di racconti, Il canto nel vento. Nel 2011 pubblica Alchimia d’anime con ilmiolibro. It e lavora come blogger, giornalista e artista.Dal 2012 al 2014/15 scrive sia per riviste che per blog che richiedono la sua collaborazione, specializzandosi anche come ghost writer di articoli per la rivista Grazia. It.Collabora anche con riviste online straniere. È nel 2016 che finalmente la Lettere Animate Editore  pubblica il suo Always love forever, (prossimo a una nuova pubblicazione con Blueberry edizioni) e “Con la pioggia d’autunno”Da quel momento non si ferma più, scrive senza sosta, e nel 2017 pubblica Forever fall in love e Una come te con PubMe (nuova edizione con Lifebooks Ed).Alla passione per la scrittura alterna vari lavori, mettendo alla prova la sua tenacia nel voler vivere appieno ogni traguardo.

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Tre cose (strane ma non troppo) da fare a Torino

Non solo l’Eurovision song contest: Maggio è il mese in cui Torino diventa la capitale degli eventi in Italia, grazie al Festuval del Jazz, al Salone internazionale del libro e a molti altri appuntamenti – culturali e non.  Se non conosci Torino ma ti dovessi trovare da queste parti, ecco tre cose strane (ma non troppo) da fare nella città della Mole.  1) Colazione o aperitivo al Borgo medievale Il borgo medievale di Torino è uno dei luoghi più suggestivi e intimi della città, gelosamente custodito dai torinesi (e poco pubblicizzato). Oltre a camminare per le viuzze strette del borgo, potrete fare colazione o aperitivo nella caffetteria che dà sul fiume, godendovi la vista spettacolare e, se siete fortunati, anche qualche scoiattolo particolarmente socievole. Le botteghe del borgo vendono tantissimi gadget a tema magia, da Harry Potter a Il signore degli Anelli. Insomma, una tappa davvero imperdibile e rilassante. Come arrivare: clicca qui 2) Serata cocktail da Madame mabel e da La casa del demone Siete in vena di una serata… stregonesca? Oltre a bere deliziosi cocktail introvabili altrove e a mettere qualcosa sotto ai denti, questi due locali, siti nel centro storico di Torino, tra viuzze strette e a pochi passi dalle Porte romane, vi regaleranno un’atmosfera da brivido. Immagini di “La casa del demone” tratte da Tripadvisor. Guarda tutte le foto cliccando qui. Come arrivare: click qui 3) La porta palatina di Torino Edificata nel I secolo A.C, resta una delle perle meno conosciute di Torino, almeno dai turisti. Perchè Torino non è solo cinema, auto e innovazione, ma anche fascino ancestrale e antico: provare per credere! Come arrivare: click qui Ti è piaciuto il nostro articolo? Condividilo con altri turisti che verranno a Torino

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Cinque libri da leggere se hai amato i Bridgerton

I Bridgerton sono la nuova moda telefilmica del momento. Le appassionanti storie d’amore narrate nelle prime due stagioni hanno ammaliato milioni di telespettatori in tutto il mondo… ma perché tanto successo? Forse, visti i tempi non proprio rosi che stiamo vivendo, concedersi una visione tanto leggera e per certi versi frivola è il desiderio di molti, specie se le suddette storie d’amore sono ambientate in epoche lontane e coinvolgono affascinanti gentiluomini dalla bellezza inconsueta. Tuttavia, la verità è che nessuno sa perché The Bridgerton stiano avendo tanto successo… forse è semplicemente il genio di Shonda Rhimes, creatrice di Grey’s Anatomy, ad aver stregato ancora una volta i telespettatori. Sta di fatto che,in attesa della nuova stagione, non ci resta che andare a caccia di opere che ci ricordino la serie tv da vicino. Ecco allora 5 libri che devi assolutamente leggere se hai amato I bridgerton.  Jane Austen, Persuasione.  Persuasione è forse uno degli antenati più illustri dell’amatissima serie tv Netflix… l’opera di Jane Austen, che tra l’altro è l’ultima da lei scritta, mescola quel giusto velo di malinconia a una storia d’amore passionale e quasi… immortale.   Lisa Kleypas, Accadde in autunno  Lisa Kleypas è una amatissima autrice americana che ha avuto molto successo anche in Italia, specializzata in romance storici. Il suo accadde in autunno ricorda molto da vicino alcuni passaggi dei Bridgerton. Anche in questo romanzo c’è la presenza di un visconte riservato e anche abbastanza  scorbutico, soprattutto nei confronti della protagonista, tutt’altro che una damina dai modi impeccabili. Ovviamente, come in tutte le storie d’amore che si rispettino, l’antipatia improvvisa scoppiata tra i due non potrà che diventare qualcosa di molto diverso… Mary Balogh, Il duca di ghiaccio  Considerato il capolavoro indiscusso della scrittrice Mary Balogh Il duca di ghiaccio è una storia d’amore tenerissima ma anche estremamente commovente che, come recita il titolo, coinvolge un algido duca dal cuore apparentemente gelido, e una vedova estremamente sgraziata, così diversa dagli irreprensibile  protagonista da farlo andare spesso su tutte le furie, ma anche da attrarlo inevitabilmente.  Un mascalzone senza pari, Virginia Dellamore Il libro più bello dell’amatissima Amabile Giusti, alias Virginia Dellamore, pieno di un odio accecante ma anche di una scandalosa passione tra due protagonisti molto diversi. Così tanto da non poter stare lontani l’una dall’altro. Lisa Kleypas, Segreti di una notte d’estate Immaginate un rozzo ma ricchissimo magnate  inglese e una dolce fanciulla dalla bellezza strabiliante ma, ahimè, senza dote. Lo sappiamo, le premesse sembrano lette e rilette, ma Lisa Kleypas ha uno stile e una sua particolarissima maniera di sviluppare storie e personaggi, al punto da aver reso originale e emozionante una situazione di partenza vista moltissime altre volte.  E tu hai letto qualcuno di questi libri? Faccelo sapere nei commenti.

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Presentazione di Lucia Spinella, presto in libreria con il libro “Un giallo un po’ sbiadito”

Siamo felici di presentarvi una recente acquisizione della nostra casa editrice: stiamo parlando della talentuosa Lucia Spinella, che con il libro “Nel cortile di Nenè: un giallo un po’ sbiadito” entra a far parte dell’universo creativo di Land Editore. In attesa di ulteriori dettagli riguardanti la cover definitiva e la data di uscita, ne approfittiamo per saperne qualcosa di più sull’autrice. Lucia Spinella: la presentazione Lucia Spinella nasce a Sciacca in provincia di Agrigento il 6 Marzo 1977. Trascorre la sua infanzia tra il mare e la campagna, ma soprattutto tra le vie antiche del suo paese, Burgio. Fin da piccola usa la scrittura per esprimere i propri sentimenti alle persone più care: bigliettini di buon compleanno, buon Natale e ricorrenze varie. Adora dialogare con le persone, arrivando persino a inventarsi delle storie fantasiose, pur di farsi ascoltare. Come quando a quattro anni raccontò ai suoi amichetti di aver visto una mongolfiera. È sempre stata molto sensibile e interessata a tutto ciò che la circonda: cose, persone e fatti. Forse da ciò la scelta di frequentare il liceo psicopedagogico. A diciotto anni fa un cambiamento radicale nella sua vita, molla tutto e parte insieme al suo futuro marito per il Piemonte. Nella Valsesia pianterà le sue radici, fra le montagne e i boschi. Troverà lavoro all’interno di una storica azienda tessile. Qui, se da un lato rimpiangerà le giornate passate da piccola in campagna ad aiutare il nonno a raccogliere i vari frutti di stagione, dall’altro apprezzerà la collaborazione e la conoscenza dei tanti colleghi. La fabbrica diventerà un mini mondo, dove oltre a lavorare imparerà a vivere. Nel suo giallo lei prova a ricordare, usando anche la fantasia, il suo paese di origine e tutto ciò che è legato ad esso. Non tralasciando però di fare un richiamo a parte di quel mondo che ha conosciuto e imparato ad amare, dai diciott’anni in poi. Ama i classici, la musica leggera e i vecchi film.  

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