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Rubrica Opere Liriche in Poche Parole – Puntata 8: Don Giovanni

Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart è l’opera che mescola passione, dramma e un pizzico di dark humor. Al centro della scena c’è un protagonista che è al tempo stesso irresistibile e detestabile: Don Giovanni, il libertino per eccellenza. Con un ritmo incalzante e musiche che toccano l’anima, questa è un’opera che ti cattura dalla prima all’ultima nota. Un seduttore instancabile (e un po’ irresponsabile) Don Giovanni non è uno che si fa problemi: vive per sedurre e conquistare, passando da una donna all’altra come se la vita fosse un gioco. Ma, quando la storia inizia, ha appena combinato un bel guaio: ha sedotto Donna Anna, ucciso suo padre, il Commendatore, in un duello e si è dato alla fuga. Inutile dire che la sua lista di nemici cresce a dismisura, con Donna Anna e il suo promesso sposo Don Ottavio in testa. Un vortice di vendetta, amore e ironia Mentre Don Giovanni continua imperterrito le sue scorribande – cercando di conquistare anche Zerlina, una contadina appena sposata – il suo servitore Leporello si lamenta del suo padrone e snocciola la lista delle conquiste di Don Giovanni nella celebre “Madamina, il catalogo è questo”. Le donne tradite, i promessi sposi e i vendicatori si mettono sulle sue tracce, ma lui non si lascia intimidire. Peccato che, tra una risata e l’altra, il soprannaturale decida di intromettersi. Finale: il Commendatore torna… e Don Giovanni paga L’opera si chiude con un finale che è puro dramma. Durante una cena, Don Giovanni riceve una visita inaspettata: la statua del Commendatore, che gli offre un’ultima possibilità di pentirsi. Ma il nostro seduttore, fedele al suo personaggio fino alla fine, rifiuta. Il risultato? Viene trascinato all’inferno in una scena apocalittica che lascia tutti senza fiato. Gli altri personaggi, alla fine, si riprendono dalla scossa e si interrogano sulle conseguenze delle sue azioni. Perché vedere Don Giovanni? Don Giovanni è un capolavoro che riesce a essere leggero e profondo allo stesso tempo. La musica di Mozart è pura perfezione, con arie indimenticabili come “Fin ch’han dal vino” e il duetto seducente “Là ci darem la mano”. La trama, con il suo mix di commedia e tragedia, è un ritratto magistrale delle debolezze umane. Se vuoi vivere un’esperienza teatrale unica, questa è l’opera che fa per te. Scopri Land Magazine admin Marzo 12, 2025 Rubrica Opere Liriche in Poche Parole – Puntata 8: Don Giovanni Read More admin Marzo 12, 2025 Vuoi fare l’illustratore? I 4 consigli di Matteo Della Libera per evitare il baratro (e vivere felice) Fare l’illustratore sembra un sogno: matite colorate, caffè artistici, uno stile di vita bohémien… Peccato che nel 2025 le cose non siano proprio così semplici. Se non vuoi finire a Read More Lorenzo Foschi Marzo 9, 2025 Premio Nazionale Donna Scrittrice: Cos’è? A CURA DI I LIBRI DI LORENZO FOSCHI Fai clic qui https://www.landeditore.it/wp-content/uploads/2025/01/6.mp4 Read More admin Marzo 9, 2025 Un libro per svelare Il trono di sangue: la vita e i misteri di Mary Stuart COMUNICATO STAMPAIL TRONO DI SANGUE: VITA E MISTERI DI MARY STUART raccontati da Cristina FerriDal 10 marzo 2025 su AmazonUna regina. Una donna. Un destino segnato dal sangue.Si può essere troppo moderni Read More Cristina Ferri Marzo 6, 2025 Vita e misteri di Mary Stuart – Capitolo cinque Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni Read More admin Marzo 5, 2025 Il 5 marzo 1922 nasceva Pier Paolo Pasolini, il poeta delle contraddizioni che raccontò l’Italia autentica Il 5 marzo 1922 nasceva a Bologna Pier Paolo Pasolini, una delle figure più complesse e affascinanti del Novecento italiano. Poeta, scrittore, regista, giornalista, intellettuale, Pasolini ha attraversato la cultura Read More admin Marzo 5, 2025 Rubrica Opere Liriche in Poche Parole – Puntata 7: Il barbiere di Siviglia Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini è l’opera che dimostra come risolvere problemi sentimentali (e non solo) con astuzia, risate e un pizzico di follia. Se ami le commedie Read More admin Marzo 5, 2025 Romance storico vs. Romanzo storico: qual è la differenza? La narrativa storica è un genere amatissimo dai lettori di tutto il mondo, ma spesso si fa confusione tra romance storico e romanzo storico. Sebbene entrambi abbiano un’ambientazione passata e Read More admin Marzo 4, 2025 Addio a Michelle Trachtenberg: i 5 momenti più emozionanti di Dawn Summers in Buffy l’ammazzavampiri La notizia della scomparsa di Michelle Trachtenberg ha colpito duramente i fan di Buffy. Per molti era la piccola Dawn, la sorella di Buffy, un personaggio inizialmente controverso ma che, Read More Oriana Turus Marzo 4, 2025 Vita in Inghilterra: medici & Co. A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More

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Rubrica Opere Liriche in Poche Parole – Puntata 7: Il barbiere di Siviglia

Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini è l’opera che dimostra come risolvere problemi sentimentali (e non solo) con astuzia, risate e un pizzico di follia. Se ami le commedie piene di colpi di scena e musiche frizzanti, questa è l’opera perfetta per te. E poi, come si fa a non amare Figaro, il barbiere tuttofare che ha sempre un piano in tasca? Una storia d’amore… con intrighi inclusi Tutto ruota intorno al giovane Conte d’Almaviva, innamorato della bella Rosina, che però è tenuta prigioniera dal suo tutore, il burbero Don Bartolo, intenzionato a sposarla per mettere le mani sulla sua eredità. Ma non temere: il Conte ha un asso nella manica, ed è proprio Figaro, il barbiere più ingegnoso di Siviglia. Con il suo aiuto, il Conte si traveste, si intrufola, e ne combina di ogni per conquistare la sua amata. Figaro, maestro degli stratagemmi Figaro non è solo un barbiere: è un genio del problem solving! Che serva una serenata sotto la finestra, una lettera compromettente, o un travestimento da soldato ubriaco, lui ha sempre la soluzione. La sua aria “Largo al factotum” è una dichiarazione di intenti: è dappertutto, fa tutto, e si diverte un sacco nel farlo. Con la sua guida, la coppia di innamorati supera ogni ostacolo. Finale: l’amore vince su tutto Dopo una serie di malintesi, equivoci e scene esilaranti, i buoni vincono (grazie a Figaro, ovviamente). Il Conte e Rosina riescono a sposarsi, mentre Don Bartolo rimane con un pugno di mosche. Il tutto si chiude con una festa e un bel lieto fine, che lascia il pubblico con un sorriso stampato sul viso e una voglia irrefrenabile di cantare. Perché vedere Il barbiere di Siviglia? Il barbiere di Siviglia è pura gioia musicale: ogni nota è un’esplosione di energia e ogni scena è costruita per farti ridere. Le arie come “Largo al factotum” e “Una voce poco fa” sono capolavori indimenticabili. È un’opera che celebra l’intelligenza, l’amore e il potere del buon umore. Se cerchi una serata spensierata ma piena di brio, questa è l’opera giusta per te. Scopri Land Magazine admin Marzo 5, 2025 Rubrica Opere Liriche in Poche Parole – Puntata 7: Il barbiere di Siviglia Read More admin Marzo 5, 2025 Romance storico vs. Romanzo storico: qual è la differenza? La narrativa storica è un genere amatissimo dai lettori di tutto il mondo, ma spesso si fa confusione tra romance storico e romanzo storico. Sebbene entrambi abbiano un’ambientazione passata e Read More admin Marzo 4, 2025 Addio a Michelle Trachtenberg: i 5 momenti più emozionanti di Dawn Summers in Buffy l’ammazzavampiri La notizia della scomparsa di Michelle Trachtenberg ha colpito duramente i fan di Buffy. Per molti era la piccola Dawn, la sorella di Buffy, un personaggio inizialmente controverso ma che, Read More Oriana Turus Marzo 4, 2025 Vita in Inghilterra: medici & Co. A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More Oriana Turus Marzo 1, 2025 Non esistono veri o falsi lettori – le rubriche di Land Magazine A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More Oriana Turus Febbraio 28, 2025 Curiosità storico-letterarie: Italo Svevo A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More Maurizio Fierro Febbraio 26, 2025 Indiani d’America: genesi di un massacro All’arrivo di Cristoforo Colombo nel nuovo continente, i Nativi Americani esistevano da circa 35.000 anni. I progenitori erano giunti dalla Siberia attraverso lo stretto di Bering, che, per l’abbassamento delle Read More admin Febbraio 26, 2025 3 Romanzi d’amore ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale L’amore in tempi di guerra assume un’intensità unica, fatta di attese strazianti, promesse sussurrate e ostacoli insormontabili. La Seconda Guerra Mondiale, con il suo carico di sofferenza e sacrifici, ha Read More admin Febbraio 25, 2025 Belcanto: quando l’Opera diventa una Soap Opera (e Vittoria Puccini canta la tragedia) Se pensavi che l’Opera fosse solo roba da teatro polveroso e signore ingioiellate, preparati a cambiare idea (o a rispolverare il libretto della Traviata). Arriva su Rai 1 “Belcanto”, la Read More admin Febbraio 25, 2025 Come scegliere i nomi dei personaggi maschili con saggezza (e senza uccidere qualsiasi possibilità di vendita del tuo romanzo) Ah, il dilemma esistenziale di ogni scrittore: come chiamare il tizio che deve salvare il mondo, conquistare il cuore della protagonista o semplicemente pagare le bollette senza finire sul lastrico? Read More

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Rubrica opere liriche in poche parole – puntata 6: Madama Butterfly

Madama Butterfly di Giacomo Puccini è l’opera che ti spiega, tra struggenti melodie e lacrime incontenibili, che l’amore a volte fa male. Molto male. Ambientata in un Giappone da sogno (ma con un sottotesto amaro), questa storia di passione e tradimento ti prende il cuore e lo stritola. Preparati a una montagna russa di emozioni con una delle eroine più tragiche della lirica: la dolce e ingenua Cio-Cio-San. Una geisha innamorata e un matrimonio (un po’) falso Cio-Cio-San, chiamata anche Butterfly, è una giovane geisha che si innamora perdutamente di Pinkerton, un ufficiale della marina statunitense. Lui, diciamolo subito, è un mascalzone travestito da gentiluomo. La sposa con un rito giapponese che lui considera un gioco, mentre lei crede che sia per sempre. Per amore, Butterfly abbandona la sua cultura, la sua famiglia e persino la sua religione. Ma Pinkerton? Beh, dopo la luna di miele, prende e torna negli Stati Uniti. Romantico, vero? Attesa, speranza e una cruda verità Passano tre anni, e Butterfly, con una pazienza degna di un santo, continua a sperare nel ritorno di Pinkerton. Nel frattempo, cresce il figlio nato dal loro matrimonio, credendo che il padre un giorno tornerà. E infatti torna… ma con una moglie americana al seguito. Quando Butterfly scopre la verità, la realtà si sgretola. Pinkerton non è venuto per lei, ma per portarle via il figlio. E qui si arriva al cuore tragico della vicenda. Finale: un addio struggente Con dignità e un amore che supera ogni confine, Butterfly prende una decisione estrema: si toglie la vita, lasciando il figlio al padre. La scena finale, con la musica che si innalza in un crescendo devastante, è un pugno nello stomaco che ti lascia senza parole. Butterfly muore con onore, mentre Pinkerton arriva troppo tardi per rimediare al disastro che ha causato. Perché vedere Madama Butterfly? Madama Butterfly è un’opera che ti fa riflettere sull’amore, il sacrificio e le conseguenze delle azioni egoistiche. L’aria “Un bel dì vedremo” è una delle più belle mai scritte, una promessa di speranza che spezza il cuore. È un’esperienza che ti insegna a non prendere l’amore (o le promesse) troppo alla leggera. Puccini ti porta in un mondo lontano, ma le emozioni sono universali. Prepara i fazzoletti Scopri Land Magazine admin Febbraio 20, 2025 Rubrica opere liriche in poche parole – puntata 6: Madama Butterfly Read More Cristina Ferri Febbraio 20, 2025 Vita e misteri di Mary Stuart – Quarto capitolo Di Cristina Ferri Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo. Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE Read More admin Febbraio 19, 2025 Conferenza Land Academy: Genocidio e Sfruttamento dei Nativi Americani (1492-1789) in 10 Tragici Punti La storia della colonizzazione delle Americhe è una delle pagine più oscure della storia moderna. Dal 1492, con l’arrivo di Cristoforo Colombo, e fino ai giorni nostri, milioni di nativi Read More admin Febbraio 19, 2025 Le donne nel movimento partigiano: eroine della Resistenza italiana La Resistenza italiana contro il nazifascismo non fu solo una lotta armata condotta dagli uomini, ma vide la partecipazione attiva di migliaia di donne che, con coraggio e determinazione, svolsero Read More admin Febbraio 18, 2025 18 Febbraio 1546: La Morte di Martin Lutero – L’Uomo che Sfidò la Chiesa di Roma Il 18 febbraio 1546 si spegneva Martin Lutero, il teologo tedesco che cambiò per sempre il volto del cristianesimo con la sua Riforma Protestante. La sua morte segna la fine Read More admin Febbraio 18, 2025 Justin Baldoni vs. Blake Lively: una battaglia legale che sconvolge Hollywood Hollywood è spesso teatro di scandali e dispute, ma la recente battaglia legale tra Justin Baldoni e Blake Lively ha lasciato il pubblico senza parole. I due attori, coinvolti nel Read More Oriana Turus Febbraio 17, 2025 Sanremo 2025: l’analisi completa. Il post Festival raccontato da Land Magazine A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More admin Febbraio 16, 2025 Alla conquista del Castello Estense di Ferrara: cronaca semiseria di una visita tra prigioni, fantasmi e tortellini Se c’è una cosa che mi fa sentire una vera esploratrice (ma senza il rischio di essere inseguita da massi rotolanti come Indiana Jones), è visitare un castello medievale. 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Sanremo 2025: l’analisi completa. Il post Festival raccontato da Land Magazine

A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e altri invece più nostalgici. Ci seguirai? SANREMO 2025: L’ANALISI POST FESTIVAL È l’appuntamento musicale su cui gli italiani si dividono di più, tra orgoglio nazionale, giudizi da esperti dei social, problemi generazionali e rifiuto totale della visione. Il Festival di Sanremo è questo e molto di più. È un caso mediatico, un’occasione per riprendere le redini del mondo musicale, di cui sempre c’è da disquisire, un modo per trasformare in polemica tutto ciò che ci sta intorno.  Quella del 2025 è stata un’edizione strana, nuova pur nella sua retrograda tradizione. Cambio di guardia alla conduzione, si passa da Amadeus e le sue giacche discutibili e colorate a Carlo Conti, in total black e non solo per quanto riguarda l’abbronzatura perenne. Nulla da dire sulla professionalità di entrambi, sono, di fatto, due primi uomini che svolgono lo stesso lavoro da molti anni e questo li rende sicuri e credibili sul palco.  Cambia la sigla, quest’anno firmata da Gabry Ponte che rende l’ingresso sul palco molto anni ’90 disco style, creando, di fatto, già il prossimo tormentone estivo da ballare in spiaggia. Un successo inaspettato, ma molto apprezzato. Voto 10. Carlo Conti svolge il compitino, porta avanti e per le lunghe il Festival senza mai sbottonarsi troppo, ma frenando ogni possibile tentativo di dire cose sbagliate. Mi è sembrato il classico studente modello impegnato a fare bene il suo lavoro, solo per compiacere gli altri.  Serietà prima di tutto che però, in un contest che conta ventinove cantanti, porta a un po’ di noia. Poca verve, insomma, ma che alla fine, a livello di ascolti, ha funzionato ugualmente.  Ospitate internazionali che risultano più paraculate che reali spettacoli e meno monologhi e intermezzi parlati. Scelta anche giusta a mio avviso, vista la durata del programma. La scelta di accompagnatrici e accompagnatori del presentatore per le varie serate è stata azzeccata in parte, c’è chi avrebbe meritato più spazio e chi meno, un mix tra ironia ostentata, satira vera e boriosità. Niente di così entusiasmante né di nuovo a parte la parentesi e il respiro dati da Geppi Cucciari, vera regina del palco. Insomma poche chiacchiere e tempi strettissimi tra un’esibizione e l’altra, tutto  scandito al minuto.  Per quanto riguarda i cantanti in gara quest’anno abbiamo assistito a uno strano mix anche generazionale, tra classiche canzoni sanremesi, cantautorato di altissimo livello, autotune e stonature, chicche musicali.  A Carlo Conti, presentatore e direttore artistico, il merito di aver in qualche modo messo fine a certe polemiche mediatiche, in un motto di “uniti per la musica” che alla fine mette d’accordo tutti, vittime di dissing compresi e, sempre a lui, va dato il merito di aver invitato a partecipare artisti di cui si sentiva parlare troppo poco, non si sa se sarebbero stati chiamati ugualmente e a prescindere dal direttore artistico, ma è stato bello vedere esibirsi alcuni cantanti. Infine voglio spendere un paio di parole sul podio. Al di là di chi ha effettivamente vinto il festival, i primi tre posti sono andati a tre artisti (tutti uomini, possiamo discutere anche su questo ma non avrebbe senso ora) che secondo me nel loro piccolo hanno portato una ventata di cambiamento per quanto riguarda la figura maschile. Tre generazioni a confronto, tre stili diversi e con l’unico obiettivo di raccontare la realtà delle cose, quell’altra faccia della medaglia che non pone l’uomo sul piedistallo, ma lo rende vulnerabile com’è giusto che sia, senza nascondersi dietro una maschera da duro che non piace a nessuno.  Al primo posto Olly, classe 2001 canta il dolore di un amore finito, ma ancora vivo dentro e intorno a lui. Al secondo la vera rivelazione della kermesse musicale: Lucio Corsi che con il suo stile alla David Bowie incanta l’Ariston raccontando il suo essere se stesso, senza fronzoli, un talento il suo, frutto di passione e buoni insegnamenti.  Infine al terzo posto si fa largo la delicatezza di Brunori Sas, che con “L’albero delle noci” ci racconta le gioie dell’essere padre, un inno a quella creatura che ha cambiato l’architettura e le proporzioni del suo cuore, ma anche dei nostri. Libri di Oriana Turus Fai clic qui Scopri Land Magazine Oriana Turus Febbraio 17, 2025 Sanremo 2025: l’analisi completa. 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Read More admin Febbraio 12, 2025 Dieci libri vietati durante il nazifascismo Durante il periodo del nazifascismo, il controllo sulla cultura e sull’informazione fu uno degli strumenti più potenti per plasmare le menti e consolidare il potere. I regimi di Hitler

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Tu li conosci i Collage

Vintage Girls: tu li conosci i Collage?

Hai mai sentito nominare questa band, i Collage? E perché te ne sto parlando proprio io? Sì, oramai sei abituat* ai miei argomenti vintage, quindi non dovrebbero sembrarti strani. Però, anche questa volta, posso garantirti che c’è un motivo, e te lo spiegherò alla fine, dopo averti raccontato un po’ di loro. I Collage: chi sono I Collage sono stati un gruppo musicale italiano che ha riscosso grande successo soprattutto a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80, noto per il loro stile pop e per le sonorità tipiche di quel periodo. La band è famosa soprattutto per il brano Tu mi rubi l’anima, con cui ottiene il secondo posto al Festival di Sanremo nel 1977, che ha ottenuto un buon successo e ha contribuito a definirne la carriera. Il loro sound era caratterizzato da melodie romantiche e arrangiamenti tipici della musica pop dell’epoca. Dopo il periodo di maggior successo, il gruppo ha continuato a esistere in forme diverse, ma non ha mai raggiunto la popolarità degli anni ’80. Tuttavia, ancora oggi e con una formazione diversa, la band continua la sua produzione musicale. I Collage: Tu mi rubi l’anima Ho ripetuto il titolo di questo brano svariate volte. C’è un perché. Era il primo titolo scelto da me e dalla mia partner in crime Arianna Ciancaleoni per il nostro primo libro a quattro mani, quello che ora invece si chiama “Quel maledetto concerto”. Tutta la storia prende il via da questo brano, da quando un giorno di tantissimi mesi fa una Nelli circospetta ha domandato a una Arianna che non sapeva di star per conoscere la canzone più importante della sua vita: “Ehi, ma tu la conosci questa canzone?” Tutto il resto, come si suol dire, è storia.    

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