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I simpson dicono addio al “Bagarospo”

Tempi di profondi rinnovamenti per I simpson, la serie tv animata e politicamente scorretta nata negli USA nel 1989.  Tra le scene a cui lo spettatore dovrà disabituarsi, ci sarà quella più celebre di tutte: “il brutto bagarospo” urlato da Homer nei confronti del pestifero figlio, poco prima di acchiapparlo per il collo e stringere forte.  I tempi cambiano, e così anche le sensibilità Ciò che fino a poco fa era visto come una gag comica (una delle più divertenti della sit-com, in realtà) è oggi percepita come profondamente diseducativa e portatrice di violenza domestica e patriarcale, almeno secondo gli show runner de I simpson.  E così si chiude un’epoca Nell’episodio dello scorso 22 Ottobre, infatti, andato in onda negli USA e dal titolo McMansion & Wife, Homer promette a Marge Simpson, sua moglie, di non strangolare mai più Bart proprio perché, testuali parole, “i tempi sono cammbiati”. In realtà, il cambiamento era stato annunciato da un po’: già nel lontano 2013, quindi dieci anni fa, nell’episodio Love is a Many Strangled Thing (L’amore è una cosa molto strangolata) Homer ricorre a un terapista per chiedere aiuto nel suo difficile rapporto con Bart, promettendo che non lo strangolerà mai più.    Una promessa non mantenuta, però, e chissà che anche questo non sia un modo di ingannare il pubblico salvo far giocare a Homer per l’ennesima volta il ruolo di padre furioso?

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La vera storia di La bella e la Bestia in poche parole

La fiaba “La bella e la bestia” è amata dal pubblico per moltissimi motivi, il più importante dei quali è sicuramente il messaggio sulla bellezza interiore e il potere del vero amore. Insegnando che l’aspetto esteriore può essere ingannevole, la fiaba incoraggia il pubblico a guardare oltre le apparenze e ad apprezzare le qualità interiori di una persona. La vera storia di “La bella e la bestia”, tuttavia, è leggermente diversa da quella della Disney, anche se a non cambiare sono i significati dei personaggi, simbolo di resilienza, carità e pentimento. Una fiaba classica che ha radici antiche e numerose varianti culturali, però, non può non essere stata modificata nel tempo, ed è proprio quello che è accaduto alla prima versione di cui gli storici e i letterati hanno notizie, ossia quella scritta da Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve nel 1740. Ma prima, scopri un affascinante retelling di La bella e la bestia ambientato ai giorni nostri… Continua a leggere per scoprire la trama nel dettaglio La storia pubblicata nel 1740 con il titolo “La Belle et la Bête” ad opera di Villeneuve, infatti, è più lunga e complessa rispetto alle successive rielaborazioni.  E’ infatti suddivisa in due parti principali: la storia di Belle e la storia della Bestia. La prima parte racconta la vita di Belle, una giovane donna gentile e amabile, e le prove che deve affrontare a causa delle gelosie delle sue sorellastre. La seconda, invece, si addentra più nello specifico nelle dinamiche di coppia.  Non vi ricorda un po’ le vicende di Cenerentola? Ma bando alle ciance… La bella e la bestia, primo atto All’inizio della storia, Belle viene descritta come una giovane vivace e allegra, legatissima al padre, un mercante ricco ma sfortunato, che ha perso tutte le sue fortune in un naufragio. In seguito a questi eventi, il padre e le sue tre figlie si trasferiscono in una modesta casa di campagna. Un giorno, l’uomo riceve la notizia che le sue navi sono state ritrovate e che una parte della sua fortuna è stata recuperata, e decide di intraprendere un lungo viaggio. Se le sorellastre pretendono ricchi doni – era tradizione che i padri portassero qualcosa di ritorno da un viaggio – Belle gli chiede  di portarle una rosa, cosa che lui accetta di fare. Durante il viaggio di ritorno, il padre di Belle si perde nel bosco e finisce per soggiornare in un castello incantato, dove trova cibo e riparo. La bella e la bestia, secondo atto Il giorno seguente, l’uomo si imbatte in un giardino pieno di rose e decide di prendere una per Belle. A questo punto appare la Bestia, padrona del castello, furiosa per il furto della rosa. Il padre implora perdono, spiegando che era per sua figlia, ma la Bestia lo condanna a morte, a meno che Belle non prenda il suo posto nel castello. Belle accetta. Inizialmente spaventata e scoraggiata, scopre che la Bestia è gentile con lei e presto iniziano a sviluppare un’amicizia. Ogni sera la Bestia chiede a Belle di sposarlo, ma lei rifiuta, sentendo di non poter essere felice senza la sua famiglia di fianco a sé. Bell’esempio di amore filiale, che ne dite? Noi ragazze di oggi non saremmo state tanto pazienti con un padre che ci ha usate come merce di scambio. Nel frattempo, le sorellastre invidiose di Belle scoprono dove si trova e tentano di portarla via dal castello. Belle accetta di andare a casa per qualche giorno, ma promette di tornare indietro. Durante la sua assenza, la Bestia soffre e si ammala gravemente. Un’anziana fata appare a Belle in sogno e le rivela il passato della Bestia e il suo destino di essere liberato da un incantesimo d’amore. La giovane torna al castello in tempo per salvare la Bestia e dichiara il suo amore per lui. Con le sue parole, la Bestia si trasforma in un principe, finalmente libero dall’incantesimo. I due si sposano e vivono felici insieme per sempre.  Fin

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Quando Zerocalcare fu rifiutato da diversi editori

La parola d’ordine negli ultimi anni è: tutti pazzi per Zerocalcare. Noto per i suoi fumetti autobiografici, in cui racconta le sue esperienze di vita e le sue riflessioni su temi come la politica, la società e l’amore, Zerocalcare (vero nome: Michele Rech) ha guadagnato una vasta popolarità in Italia grazie ai suoi fumetti, che sono diventati bestseller e hanno vinto numerosi premi. Chi era Zerocalcare prima di Zerocalcare? Prima di diventare fumettista a tempo pieno, Zerocalcare ha svolto diversi lavori. Durante gli anni dell’università, ha lavorato come disegnatore di fumetti freelance per varie riviste, facendo anche l’illustratore per numerose case editrici. Successivamente, ha lavorato come tecnico del suono per concerti e eventi, occupandosi della gestione e dell’installazione dell’apparato audio. Questo lavoro gli ha permesso di viaggiare molto e di entrare in contatto con diverse realtà, esperienze che successivamente ha raccontato nei suoi fumetti. Dopo aver ottenuto un notevole successo con i suoi fumetti, ha potuto dedicarsi completamente alla sua carriera di fumettista e scrittore, diventando uno degli autori più apprezzati e riconosciuti in Italia. I più bei libri di Zerocalcare Sapevi che Zerocalcare è stato rifiutato da diversi editori? In un’intervista a BSTM condotta da Gianluca Gazzoli, Zerocalcare ha ammesso di essere stato rifiutato da diversi editori prima di diventare il personaggio amato che è oggi. Nel periodo in cui stava cercando di pubblicare il suo primo fumetto, “La profezia dell’armadillo“, molti editori non erano convinti del suo potenziale commerciale e hanno rifiutato di credere in lui. Ciononostante, Michele non si è arreso e ha deciso di autoprodurre il fumetto, finanziando personalmente la sua stampa. Eh già, Zerocalcare era una sorta di protoself – publisher, prima di approdare alla sua attuale casa editrice. Incredibile, vero? Ecco cosa ha dichiarato durante l’intervista: Mi avevano sbattuto la porta in faccia tutti; la motivazione? In Italia non c’era un mercato adatto al mio stile. Andavano bene i Dylan Dog o il grottesco Disney destinato ai ragazzi, ma non un fumetto il cui scrittore sia al tempo stesso disegnatore e autore di testi tanto grotteschi e personali. Quando ho avuto successo, tutti sono tornati (ovviamente) ma la cosa più incredibile è che, ogni volta che faccio un’intervista, tutti dicono: “Zerocalcare lo abbiamo inventato noi!” Michele Rech (in arte Zerocalcare) I migliori fumetti del 2023 I più bei libri di Zerocalcare

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Perché Land Editore non ha una collana LGBTQIA+?

Chi ci conosce, sa che Land editore ama suddividere i propri libri in generi  letterari, questo non perché ci piacciono le semplificazioni ma in quanto ci permettono di aiutare i lettori e le lettrici nella scelta del prossimo libro da leggere.  Al punto che ne abbiamo fatto anche una mappa! In arrivo il gruppo di lettura della grande mappa del romance Inoltre, suddividere i romanzi in generi serve a lettori, operatori culturali e librai per orientarsi nel nostro catalogo,. Tuttavia… Una domanda che ci è stata posta spesso riguarda l’assenza di libri a tema amore gay nella nostra offerta, e di una collana interamente dedicata a storie omosessuali o LGBTQIA+.  In realtà Land Editore sta per pubblicare un romance MM, Il ballerino (Sonja G.Rosenkov) che inaugurerà la nostra entrata nel mondo delle storie d’amore gay.  Siamo felici di questa new entry e sempre ben disposti nei confronti di questo genere, come dimostreremo nel prossimo futuro.  Un’altra cosa da considerare è che, nonostante a volte non sembri, la nostra casa editrice è tremendamente giovane. Siamo nati da tre anni e pubblichiamo libri da due, quindi non c’è stato molto tempo per spaziare tra i generi. Confidiamo, nel futuro, di offrire una scelta sempre più vasta e che accontenti i gusti di tutti.  Ma… c’è un MA. Abbiamo scelto di non creare una collana appositamente dedicata ai romanzi MM perché farlo, secondo noi, significherebbe voler in qualche modo ghettizzare questi libri,  destinandoli a un unico target, mentre secondo noi l’amore è amore sempre e l’amore gay non ha bisogno di essere ingabbiato in una collana a sé, separando i romanzi da tutte le altre storie d’amore.  Per quei lettori che amano o che, al contrario, preferiscono non leggere gay romance, basterà dare una lettura veloce alla sinossi (cosa che consigliamo sempre di fare, perché in fondo  il detto che non si giudica un libro dalla copertina è ancora vero), ma siamo convinti che la nostra scelta di non creare una collana apposita vada nella giusta direzione, ossia quella della normalizzazione dell’amore libero, qualsiasi esso sia. Solo il tempo ci potrà dire se abbiamo torto o ragione.   E tu che ne pensi? Lascia un commento sotto al post per dirci se sei d’accordo con noi o se, al contrario, vorresti una collana interamente dedicata al MM romance. Leggi anche Iscriviti * indicates required Email Address * Inserisci qui il tuo indirizzo email Il tuo nome e cognome * Inserisci il tuo nome e cognome qui

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I dieci migliori momenti del 2022 per la nostra casa editrice

Anche il 2022 è finito, chiudendo de facto il secondo anno per la nostra casa editrice. La strada da fare per fidelizzare i lettori è ancora lunga, ma nel frattempo vogliamo celebrare i piccoli traguardi che abbiamo raggiunto insieme ai nostri autori e lettori. Perché nessuno di questi momenti tornerà più, ma noi conserveremo sempre nel nostro cuore un pezzetto di quell’emozione, l’emozione delle “prime volte”. Ecco allora 10 momenti irripetibili del 2022 1) Il nostro Salone del libro di Torino. Si è trattata di un’esperienza illuminante, magica, piena di emozione. In quell’occasione abbiamo potuto presentare alcuni libri in anteprima, e per la prima volta abbiamo fatto ben due sold out ai preorder: stiamo parlando di Sui tuoi fianchi (Arianna Ciancaleoni) e Come il sole ad est (Miriana Vitulli). Come dimenticare, poi, la straordinaria partecipazione del mitico Paolo Archetti Maestri alla presentazione di Anamnesis, il saggio fotografico di Alessandro Capurso 2   Il primo libro Land ad aver raggiunto le 100 valutazioni. A molti questo traguardo sembrerà ininfluente, ma non per una casa editrice nata da così poco tempo né per un’autrice emergente. Quando abbiamo visto che Troppo vicino al sole, il romance di Verdiana Rigoglioso, aveva raggiunto le 100 valutazioni su Amazon.it, la nostra gioia è stata impagabile! 3 La prima apparizione in un giornale nazionale. Stiamo parlando di “Il dio della Bibbia”, saggio Land University Press che è stato di recente recensito su Libero, giornale a tiratura nazionale. Molte case editrici non raggiungono questo traguardo se non dopo decenni di attività, ma noi siamo qui a testimoniare che anche i giovani editori possono farcela! 4 La prima collaborazione con il COLLETTIVO SCRITTORI UNITI. Quando il CSU e Claudio Secci hanno invitato Land presso la sede di Torino per presentare la casa editrice, abbiamo subito capito che sarebbe stata una serata magnifica, piena di divertimento e di emozioni. 5 Il sold out al primo evento organizzato da Land Editore. Nessuno di noi se lo aspettava, e invece più di trenta persone sono giunte da tutta Italia per partecipare all’evento dell’Hotel Plaza. È stata un’emozione incredibile, e anche la maggior parte dei libri esposti sono andati sold-out. 6 L’acquisizione dei diritti di autrici straniere molto amate all’estero. Quando abbiamo firmato i contratti per la traduzione di due libri dall’inglese, non ci sembrava vero di aver raggiunto un traguardo così importante, che porterà la casa editrice su un livello completamente nuovo nel panorama editoriale italiano. 7 L’annuncio di partecipazione al FRI – FESTIVAL DEL ROMANCE ITALIANO. Quando lo abbiamo detto alle nostre autrici e ai lettori Land, la loro gioia era palpabile e non abbiamo potuto che esserne contagiati. 8 Manuela A.De Quarto ammessa al Premio Campiello e seconda classificata al premio Letterario Nadia Toffa. Abbiamo bisogno di altre parole per esprimere la nostra smisurata felicità? 9 La presentazione di “Il doppio segreto” alla Feltrinelli di Genova. Per tutti noi sapere di venire ospitati nella libreria più frequentata e prestigiosa di Genova è stata una grande fonte di gioia. 10 Il videogame di Lathar. Siamo fieri della creatività dei nostri autori, e avere un videogame ufficiale Land Editore ci ha resi molto orgogliosi del nostro Lorenzo Foschi.

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