scrittura creativa

Drabble mania: consigli di scrittura per aspiranti scrittori (puntata 25)

Elisabetta Venturi Scrittrice e insegnante Drabble mania Scrivere drabble insegna a colpire, emozionare, stupire, sconvolgere il lettore con poche parole. Inoltre puoi giocare con le parole: scrivere una storia intorno a una parola che non conosci, così diventerà parte del tuo vocabolario; puoi darti regole folli sulle lettere da non usare oppure tirare i dadi (esistono molti giochi con questo scopo) e usare le immagini che escono.   Leggi fino alla fine per avere un consiglio di scrittura completamente gratuito Ora basta! Pareva una giornata come tante. Le auto si avviavano, le strade si intasavano, le aziende aprivano.Bettina, così la chiamavano, era una donna minuta e solitamente tranquilla. Quel giorno era passata davanti alla guardiola dell’azienda con passo lento e cadenzato. Qualcuno la salutò, ma lei proseguì come un automa. Gli occhi vitrei, persi nel vuoto.Attraversò il corridoio, attese l’ascensore, premette il bottone del sesto piano.Il respiro rimbombava nell’ambiente chiuso, i battiti irregolari del cuore sembravano volerle lacerare la gabbia toracica.Il campanello dell’ascensore scandì l’inizio e la fine di tutto: colpi d’arma da fuoco, urla e vetri infranti. Consiglio di scrittura Show don’t tell Un’immagine vale più di mille parole. Il lettore può percepire quello che prova un personaggio attraverso le sue azioni e il linguaggio del corpo, senza bisogno di spiegarglielo esplicitamente.In questo modo resterà più impresso nella sua memoria, soprattutto se lo tocca emotivamente. Ne vuoi di più? Ti è piaciuto questo drabble? Ne trovi tanti altri nella raccolta “100 parole per 100 emozioni”. VAI AL LIBRO Al prossimo drabble!

Drabble mania: consigli di scrittura per aspiranti scrittori (puntata 25) Leggi tutto »

Come scrivere di un’epoca in cui non si è vissuti

A cura di Scrivere di un’epoca in cui non si è vissuti può sembrare una sfida, ma con i giusti strumenti e approcci, è possibile creare racconti autentici e coinvolgenti. Che tu stia scrivendo un romanzo storico o un racconto ambientato in un passato recente, questi consigli pratici ti aiuteranno a immergerti nel periodo che desideri descrivere. 1. Ricerca approfondita Dedica del tempo a studiare l’epoca in cui vuoi ambientare la tua storia. Leggi libri, articoli, e guarda documentari per comprendere meglio il contesto storico, sociale e culturale. 2. Visita musei e siti storici Se possibile, visita musei, siti archeologici e luoghi storici legati al periodo che stai studiando. Queste esperienze possono offrirti una prospettiva unica e dettagli autentici da includere nel tuo racconto. 3. Consulta fonti primarie Le fonti primarie, come lettere, diari, giornali e documenti ufficiali dell’epoca, sono preziose per ottenere una visione diretta del periodo. Puoi trovare questo materiale in biblioteche, archivi storici, e collezioni digitali online. Molte università e istituzioni culturali offrono accesso a documenti storici attraverso i loro siti web. Inoltre, piattaforme come Google Books, Project Gutenberg e archivi digitali nazionali possono essere risorse utili per accedere a testi e documenti originali. 4. Parla con esperti Intervista o chiedi consigli ad altri scrittori che hanno già scritto romanzi ambientati nell’epoca che ti interessa. Le loro esperienze e suggerimenti possono essere preziosi per evitare errori comuni e per ottenere una comprensione più profonda del periodo. Puoi trovare questi scrittori unendoti a gruppi di scrittura online o seguendo blog e social media di account specializzati. 5. Immergiti nella cultura Ascolta la musica, leggi la letteratura e guarda i film dell’epoca. Questi elementi culturali possono aiutarti a comprendere meglio l’atmosfera e il modo di pensare delle persone di quel tempo. 6. Usa dettagli autentici Includi dettagli specifici e autentici nella tua narrazione, come abbigliamento, cibo, architettura e tecnologia dell’epoca. Questi elementi rendono la tua storia più credibile e coinvolgente. 7. Evita gli anacronismi Assicurati che i tuoi personaggi e le loro azioni siano coerenti con l’epoca in cui vivono. Evita di inserire oggetti, linguaggi o comportamenti che non esistevano in quel periodo.   Scrivere di un’epoca in cui non si è vissuti richiede impegno e attenzione ai dettagli, ma può essere un’esperienza gratificante. Con una ricerca approfondita e l’uso di fonti autentiche, puoi creare racconti che trasportano i lettori in un altro tempo, rendendo la tua narrazione vivida e credibile. Buona scrittura! Un grande romanzo storico Resta in contatto Facebook Instagram Threads Scopri Land Magazine Dominique Pillinger Ottobre 9, 2024 Back in time: Una serva poteva davvero sposare un gentiluomo? A cura di In molti romanzi storici leggiamo di serve che si innamorano e sposano gentiluomini, conti o membri dell’alta società. Queste storie romantiche affascinano i lettori, ma era davvero Read More admin Ottobre 9, 2024 Il mistero della collana di Maria Antonietta: scandalo, inganni e la caduta della monarchia Se pensate che gli scandali di oggi siano scandalosi, aspettate di conoscere quello che ha infiammato l’intera Francia nel XVIII secolo: il mistero della collana di Maria Antonietta. Un intrigo Read More Oriana Turus Ottobre 9, 2024 La via senza nome – i racconti a tema di Land Magazine A CURA DI LA VIA SENZA NOMENarra la leggenda che, in un luogo lontano, esista una via di cui nessuno o quasi è a conoscenza. O meglio, in pochi sembrano averla Read More admin Ottobre 7, 2024 Raccontare storie di inclusione ai bambini: il ruolo dei genitori e degli educatori Nel mondo moderno, dove la diversità è una ricchezza, è più importante che mai insegnare ai bambini il valore dell’inclusione. E come possiamo farlo meglio se non attraverso il meraviglioso Read More Cristina Ferri Ottobre 6, 2024 Ricette libresche: lo stufato di Fleure Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni Read More Cristina Ferri Ottobre 6, 2024 Ricette spaventose: La torta nuziale della sposa cadavere Di Cristina Ferri La torta nuziale ispirata al matrimonio della sposa cadavere Il verme: Che ha quella povera smorfiosa che a te manca? Dai! Le candide guance e il bel Read More Valentina Fontan Ottobre 5, 2024 Giuseppe Ferlini, l’Indiana Jones del 1800 A cura di Libri di Valentina Fontan Scopri Ah l’Egitto terra di faraoni, piramidi, del Nilo e di un popolo, l’egiziani, dal passato glorioso. La loro storia si intreccia a Read More Elisabetta Ottobre 4, 2024 Bere come un vero scrittore per strada – Walter Lazzarin Vi siete mai chiesti cosa bevono i veri scrittori e se hanno dei riti di scrittura? ilSaggiatore lo ha fatto con i grandi scrittori della storia del passato, noi lo facciamo Read More admin Ottobre 4, 2024 Al via la Festa del libro medievale e antico di Saluzzo, con tanti ospiti come Licia Troisi e Chiara Valerio Comunicato stampaFesta del libro medievale e antico di SaluzzoTema IV edizione: “I colori nel Medioevo” Da venerdì 25 a domenica 27 ottobre 2024, Saluzzo (CN)Chiusura lunedì 28 ottobre con Chiara Valerio Tra gli Read More Francesca Redolfi Ottobre 4, 2024 Aggiustare cose Di Francesca Redolfi Guarda su Amazon «Be’, se ha tutti quegli anni allora sarebbe il momento di cambiarla…». Con questa frase mi ha congedato l’azienda a cui mi ero rivolta Read More Oriana Turus Ottobre 3, 2024 Il National Poetry Day A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More Arianna Ciancaleoni Ottobre 3, 2024 Back to school: la playlist delle Vintage Girls Settembre. Tutto torna, inesorabilmente… e potevamo non tornare noi Vintage Girls con le nostre playlist del cuore, quelle che speriamo possano accompagnarvi in queste giornate che accompagnano le ripartenze e Read More Lorenzo Foschi Ottobre 2, 2024 Giovani autori – episodio 2 A CURA DI I LIBRI DI LORENZO FOSCHI Fai clic qui https://www.landeditore.it/wp-content/uploads/2024/10/2.mp4 Read More admin Ottobre 2, 2024 Guida

Come scrivere di un’epoca in cui non si è vissuti Leggi tutto »

Drabble mania: consigli di scrittura per aspiranti scrittori (puntata 24)

Elisabetta Venturi Scrittrice e insegnante Drabble mania Scrivere drabble insegna a colpire, emozionare, stupire, sconvolgere il lettore con poche parole. Inoltre puoi giocare con le parole: scrivere una storia intorno a una parola che non conosci, così diventerà parte del tuo vocabolario; puoi darti regole folli sulle lettere da non usare oppure tirare i dadi (esistono molti giochi con questo scopo) e usare le immagini che escono.   Leggi fino alla fine per avere un consiglio di scrittura completamente gratuito L’inquisitore Stringeva la mano di Anna, quando gli occhi della donna persero profondità. Era morta. A causa sua.Salì sul terrazzo e guardò i residui del rogo al centro della piazza. Un refolo di vento portò odore di morte alle sue narici. L’immagine della vecchia strega tornò nitida alla sua mente: bruciava, ma non urlava. Avvolta dalle fiamme, lo fissava pronunciando un anatema di morte.Vedere Anna spirare da un giorno all’altro gli aveva fatto capire che le streghe erano reali.Col rimorso negli occhi, alzò lo sguardo al cielo e sussurrò: «Anna, mia amata. Torno da te.»Scavalcò la balaustra. Consiglio di scrittura Gli editor hanno un editor Gli scrittori conoscono tutto della propria storia e dei propri personaggi, anche quello che non viene riportato nella narrazione. Ci sono errori o incoerenze che possono essere scovati solo da un occhio esterno e competente.Per questo anche gli editor hanno un editor per i propri scritti.  ps. in questo drabble, a forza di revisioni, era sparita una “piccola” informazione essenziale: il protagonista è un inquisitore. Ops.   Ne vuoi di più? Ti è piaciuto questo drabble? Ne trovi tanti altri nella raccolta “100 parole per 100 emozioni”. VAI AL LIBRO Al prossimo drabble!

Drabble mania: consigli di scrittura per aspiranti scrittori (puntata 24) Leggi tutto »

Aggiustare cose

Di Francesca Redolfi Guarda su Amazon «Be’, se ha tutti quegli anni allora sarebbe il momento di cambiarla…». Con questa frase mi ha congedato l’azienda a cui mi ero rivolta per far riparare la cerniera di una federa. Una federa molto bella, tenuta con cura, che però aveva ceduto dopo svariati tentativi di riparazioni fai-da-te. Anziché cambiarla, avevo provato con la sarta e poi con la ditta produttrice. Che infine l’aveva sistemata. Pur dicendomi che sarebbe stato meglio acquistarne una nuova, non perché questa fosse usurata, ma semplicemente un po’ vetusta per gli standard odierni. Ho ringraziato e sono andata via con la mia vecchia federa riparata. Mentre tornavo mi sono trovata a pensare a quanto ci ostiniamo a tenere le cose, ad aggiustarle anche se sono rotte. Siamo forse l’ultima generazione che lo fa. Siamo i figli delle toppe alle ginocchia, quelle di colore sempre diverso dai pantaloni, portate con un po’ di imbarazzo ma non troppo perché le avevamo tutti. Tutti scivolavamo sui pavimenti lustrati con la cera, tutti ci arrampicavamo sugli alberi, giocavamo tra terra e campi. Lasciavamo buchi sui vestiti all’altezza di ginocchia e gomiti come orgogliose ferite di guerra, prova concreta di quel nostro modo felice di giocare. Di vivere. Solo più avanti sarebbero arrivati gli stickers da stirare al posto delle toppe, e allora ci sembrò un altro mondo, guardavamo quei colori brillanti come se impreziosissero i vestiti, come fossero gioielli scelti apposta anziché messi lì per cercare di salvare il salvabile. Siamo quelli che usano ancora la colla per la suola di una scarpa, che prima di cambiare il cellulare con lo schermo rotto lo sfruttano ancora per anni anche se si fa fatica a digitare sulla tastiera. Lo facciamo per un senso del risparmio, forse sobrietà, che ci insegnarono i nostri genitori, noi figli dei figli di chi ha fatto la guerra e ci ha inculcato il senso di non buttare mai nulla. O un po’ lo facciamo perché in fondo ci affezioniamo agli oggetti, quasi possedessero un’anima. Anche se forse l’unica anima che possiedono è la nostra. Per questo ripariamo cerniere. Per questo non vogliamo cambiarli. Facciamo fatica a separarcene. VAI AL LIBRO Loro sono tracce di quello che siamo stati. I pantaloni che lasciamo in fondo all’armadio per anni, solo perché loro c’erano il giorno in cui ci siamo laureati. La prima tutina che con cura infilammo a nostra figlia, taglia zero mesi. La maglietta che indossavamo quando incontrammo lui la prima volta. La boccetta vuota del profumo di quel giorno. A volte biglietti, scontrini, documenti di viaggio. Conserviamo quelle cose come se avessero il potere di riportarci lì. Di farci tornare per un istante a chi eravamo allora. I ricordi si nutrono di oggetti. Con quegli oggetti abbiamo talvolta un rapporto altalenante, un equilibrio precario che va dall’arte dello sbarazzo di Marie Kondo alla tendenza all’accumulo.    Poi talvolta accade che compiamo l’atto più doloroso. Ce ne separiamo. A volte lo facciamo con criterio, altre no. Come se di colpo sentissimo la necessità di recidere. Quando lasciai la casa dei miei genitori, decisi di fare un po’ di pulizie e di buttare qualcosa. Feci una drastica selezione, e tra le altre cose gettai via dei quaderni. Quaderni fitti, pieni di parole e cose, di quelli che erano gli anni della mia adolescenza. Un diario durato almeno un lustro. Quando li portai in discarica e li vidi precipitare nel contenitore, in quell’istante esatto, mi dissi: perché? Perché l’ho fatto? Avrei voluto tornare indietro, recuperare in fretta quelle parole, riprendere quello che ero, che ero stata. Non fu possibile, e i quaderni, con le loro frasi scritte impugnando forte la penna, parole leggere o tristi, pesanti o dolci, rimasero nel container. Non sempre gettare via è un bene. A volte riparare, tenere, è ciò che ci dona senso. Siano essi oggetti, situazioni, sentimenti. Persone. E questo auguro a ciascuno di voi in questi lievi giorni di autunno. Di riparare le cose quando possibile. Di lasciarle andare quando sono irrimediabilmente rotte. Di conservare ciò che è davvero importante. Ma soprattutto, di saperlo riconoscere.  SCOPRI LAND MAGAZINE Arianna Ciancaleoni Ottobre 3, 2024 Back to school: la playlist delle Vintage Girls Settembre. Tutto torna, inesorabilmente… e potevamo non tornare noi Vintage Girls con le nostre playlist del cuore, quelle che speriamo possano accompagnarvi in queste giornate che accompagnano le ripartenze e Read More Lorenzo Foschi Ottobre 2, 2024 Giovani autori – episodio 2 A CURA DI I LIBRI DI LORENZO FOSCHI Fai clic qui https://www.landeditore.it/wp-content/uploads/2024/10/2.mp4 Read More admin Ottobre 2, 2024 Guida ai Luoghi della Caccia alle Streghe in Europa Se sei appassionato di storia oscura, leggende medievali o semplicemente vuoi aggiungere un tocco di mistero al tuo prossimo viaggio, sei nel posto giusto! In quest’articolo ti porteremo attraverso alcuni Read More Oriana Turus Ottobre 2, 2024 La casa delle zucche – i racconti a tema di Land Magazine A CURA DI LA CASA DELLE ZUCCHEFin da quando era bambino, Freddy era stato una spina nel fianco per i suoi genitori. La madre, ostetrica nel vicino ospedale, e il Read More admin Ottobre 1, 2024 Lupi e cani sono nemici? Se ti è mai capitato di immaginare un lupo e un cane che si incontrano per strada, probabilmente ti sei chiesto se l’esito di quell’incontro sia una scena degna di Read More admin Ottobre 1, 2024 Come preparare una colazione a prova di Luke’s Diner e rivivere Gilmore Girls! Immagina questa scena: ti svegli al mattino, magari con i capelli in disordine e ancora mezza addormentata (esattamente come farebbe Lorelai Gilmore). Il tuo unico desiderio? Un caffè nero, talmente Read More admin Settembre 30, 2024 L’importanza di pubblicare più libri in alta leggibilità Hai mai avuto quella sensazione di frustrazione nel cercare di leggere un libro che, nonostante tutta la tua buona volontà, ti sembra scritto in un codice segreto? Immagina ora di Read More Valentina Fontan Settembre 28, 2024 India, un viaggio per ritrovare la pace interiore A cura di Libri di

Aggiustare cose Leggi tutto »

Drabble mania: consigli di scrittura per aspiranti scrittori (puntata 23)

Elisabetta Venturi Scrittrice e insegnante Drabble mania Scrivere drabble insegna a colpire, emozionare, stupire, sconvolgere il lettore con poche parole. Inoltre puoi giocare con le parole: scrivere una storia intorno a una parola che non conosci, così diventerà parte del tuo vocabolario; puoi darti regole folli sulle lettere da non usare oppure tirare i dadi (esistono molti giochi con questo scopo) e usare le immagini che escono.   Leggi fino alla fine per avere un consiglio di scrittura completamente gratuito Libero arbitrio Il piccolo Dio sbadigliò, si stropicciò gli occhi e corse a controllare i suoi pupazzini di pongo. Ne aveva creati tanti, ci aveva giocato un po’ e, prima di coricarsi, aveva lasciato loro il libero arbitrio.Si affacciò sul piccolo grande mondo che aveva costruito in un pallone e rimase scioccato. In una sola notte l’evoluzione era stata estrema e affascinante, ma quella genia aveva creato anche violenza, soprusi, guerre, fame, distruzione. Tanta bellezza, ma anche troppa malvagità e troppo dolore.Il piccolo Dio, indispettito, incenerì il pallone con un fulmine. Tornò a letto. Sognò prati incontaminati e oceani sconfinati. Consiglio di scrittura Infinite possibilità date dall’ambientazione Lavorare sull’ambientazione apre a numerose possibilità narrative: la stessa idea può essere raccontata in tantissimi modi diversi. Una storia d’amore può essere: tra due esseri umani nel mondo ordinario tra una sirena e un tricheco nelle profondità dell’oceano tra un’umana e un vampiro che brilla al sole tra un leone e una gazzella tra due onde che si rincorrono senza riuscire a incontrarsi mai … Ne vuoi di più? Ti è piaciuto questo drabble? Ne trovi tanti altri nella raccolta “100 parole per 100 emozioni”. VAI AL LIBRO Al prossimo drabble!

Drabble mania: consigli di scrittura per aspiranti scrittori (puntata 23) Leggi tutto »

Consenso ai cookie con Real Cookie Banner