LA BIMBA CHE VINSE L’OSCAR

Shirley Temple, riccioli d’oro

Shirley Temple (nata Shirley Jane Temple), la famosa “Riccioli d’oro”, nacque il 23 aprile 1928 a Santa Monica.  La madre Gertrude, ballerina mancata, riversò tutte le sue ambizioni sull’unica figlia femmina. 

Scoperta a soli tre anni dal regista Charles Lamont, diventò presto una child star — è ancora oggi la più famosa attrice bambina della storia del cinema — e nella seconda metà degli anni Trenta è stata la regina del botteghino americano. 

 

Divenne celebre a livello planetario ben prima di compiere 10 anni.

Intorno alla sua figura nacque uno dei primi e più colossali fenomeni di merchandising di sempre: bambole, libri, vestiti, perfino gomme da masticare.

 

I genitori di “Riccioli d’ oro” avevano inizialmente stipulato un contratto da 150 dollari a settimana, ma si resero conto in fretta che la piccola valeva molto di più: ottennero subito mille dollari alla settimana dagli studios. Divenne l’attrice più pagata della Fox (lavorò anche per la Paramount) e per 4 anni guadagnò 20.000 dollari a settimana! 

 

Sullo schermo, la piccola Shirley interpretava bambine dolcissime, dotate di un acume e di una saggezza impressionanti per la loro età.

Era anche cantante e ballerina di tip tap di tutto rispetto.

Nel 1935 questa enfant prodige vinse un Oscar (aveva solo 7 anni!). 

Durante la Grande Depressione i suoi film erano “luce” per la popolazione, tanto che Roosevelt disse: “Finché il nostro paese avrà Shirley Temple, noi staremo bene”.

Girò circa 30 film tra i 3 e i 10 anni! 

Raggiunta l’adolescenza il contratto con la Fox terminò e Shirley provò a reinventarsi con interpretazioni più adulte. Tra i 14 e i 21 anni girò poco più di 10 film. 

A 17 anni (1945) si sposò per la prima volta ed ebbe una figlia, Linda. A causa dell’alcolismo del marito, ottenne il “divorzio per crudeltà” nel 1950. Nello stesso anno sposò un uomo d’affari, che non aveva mai visto nessuno dei suoi film (così dichiarò); ebbe da lui due figli, Charles e Lori. 

A 22 anni si ritirò ufficialmente dalle scene.

Intraprese una nuova professione: diventò ambasciatrice, con il cognome da sposata (Temple Black). Fu rappresentante degli USA all’ONU e ambasciatrice degli USA in Ghana e in Cecoslovacchia. Dichiarò che quello fu il miglior lavoro che avesse mai avuto. 

Nel 1989, pubblicò il libro “Child star. An autobiography”.

Fece parte dei consigli di amministrazione di molte multinazionali (tra cui The Walt Disney Company). 

Morì il 10 febbraio 2014 in California, a 85 anni. 

 

Curiosità:

  • Lo “Shirley Temple” è un mocktail leggero, dissetante, a base di granatina alla melagrana, ginger Ale e ghiaccio, che affonda le sue radici nel glamour di Hollywood e nella magia dei film degli anni ’30. Il cocktail che porta il suo nome è stato creato appositamente per lei nei ristoranti di lusso di Hollywood, per permetterle di sentirsi una vera star anche dietro al bicchiere. Lo Shirley Temple è l’ analcolico più famoso in circolazione nonostante sia nel giro delle bevande da quasi un secolo.
  • L’American Film Institute l’ha inserita al 18esimo posto tra le più grandi star della storia del cinema. 
  • Shirley aveva in realtà i capelli castano scuro e quasi lisci, ma per compiacere i produttori cinematografici divenne bionda: i suoi capelli, già da piccolissima, vennero tinti e sistemati ogni giorno in 56 boccoli perfetti. 
  • In 16 dei 20 film che girò per la Fox, Shirley interpretò bambine con almeno un genitore deceduto. 
  • Per *prolungarle l’infanzia” nel suo certificato la data di nascita fu spostata dal 1928 al 1929 e la bambina non conobbe la sua reale data di nascita finché non compì 13 anni! 
  • Fu il primo personaggio pubblico a parlare apertamente di tumore al seno. 

 

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1 commento su “LA BIMBA CHE VINSE L’OSCAR”

  1. Elisabetta Sanavia

    Quando ero piccola adoravo Shirley Tample e volevo che mia mamma mi facesse i suoi boccoli. Bell’articolo, fresco e interessante.

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