Mary Fields, la prima postina nera degli Stati Uniti

Di Cristina Ferri

Mary Fields: la prima donna nera a lavorare come postina negli Stati Uniti

Da schiava a persona stimata da tutti. Lavoratrice instancabile, amante dei bambini, dall’animo puro e forte

Nata schiava nel Tennessee nel 1832, dopo la guerra civile americana trova lavoro dapprima come cameriera, in seguito come domestica per Edmund Dunne.

Dopo la morte della moglie, Dunne la manda a vivere insieme ai figli con sua sorella Madre Mary Amadeus a Toledo dove era Madre superiora di un convento.

Nel 1884 Madre Amadeus viene inviata nel Montana per fondare una scuola per ragazze native americane e, quando si ammala di polmonite, Fields si precipita da lei e l’assiste fino alla sua guarigione. Da questo momento in poi comincia una serie di lavori considerati inadatti a una donna: manutenzioni, riparazioni, trasporto merci, ecc.

La vita in convento le sta stretta e nel 1894 viene bandita. Si trasferisce a Cascade dove apre una taverna ma chiude appena dieci mesi dopo.

La svolta: il servizio postale

Nel 1895, all’età di sessant’anni ottiene un lavoro come postina, diventando la prima donna afroamericana a lavorare per il servizio postale degli Stati Uniti. Si ritira dal servizio postale all’età di settantuno anni, dopo essere stata da tutti rispettata e stimata.

Curiosità

Pare che per proteggersi dai delinquenti portasse armi da fuoco sotto il grembiule.

Lavoratrice instancabile, non salta un solo giorno di lavoro e trova il modo di continuare a fare consegne noncurante di bufere di neve, lupi e ladruncoli.

Nonostante la sua figura poco raccomandabile – fumava, beveva e maneggiava armi da fuoco – viene spesso assunta come babysitter.

Adorata dal paese, rispettata per la sua voglia di lavorare, ancora oggi viene ricordata come una rispettabile lavoratrice.

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