Il romanzo storico: Intervista a Antonietta Iannone

Di Cristina Ferri

Libri di Cristina Ferri

Ciao, Antonietta, e grazie per essere qui con noi di Land Magazine. Parlaci un po’ di te, quando hai iniziato a scrivere? Come nasce la tua passione per la scrittura?

Ciao a tutti voi, e grazie per l’invito. Innanzitutto mi presento: sono una trentaduenne appassionata di letteratura, cinema e serie tv; insomma sono una nerd a 360°. Ho iniziato a scrivere pochi anni fa e, come forse tutti gli autori, sono un’avida lettrice, sempre alla ricerca di nuove letture ed emozioni. Ecco come è nata la mia voglia di mettermi in gioco: dal desiderio di creare una storia completamente mia e, di conseguenza, sono nati i miei primi passi nel mondo della scrittura. La strada è ancora molta e ardua, ma cerco di rimanere in pista, seppur tra alti e bassi.

Tre libri che hanno condizionato maggiormente la tua vita.

1.Cime tempestose;

2.Orgoglio e pregiudizio;

3.Tess dei d’Urberville.

Nel testo Lord Disgrace descrivi due personaggi che appartengono a mondi apparentemente diversi. Lui, un uomo cocciuto e pieno di sé, non fa altro che rimarcare queste discrepanze, prendendosi gioco di lei fino a farle perdere la pazienza – e il tutto pur di non ammettere di essere completamente attratto da quella strega dagli occhi color caffè.  Quali sono le caratteristiche, secondo te, di un personaggio maschile ben riuscito e quali gli errori da evitare?

Da quello che ho appreso negli anni, penso che il protagonista maschile debba avere un carattere molto forte, il solito maschio alfa funziona, per intenderci. Il problema è che i cliché mi irritano. Per carità, è giusto dare un’impronta imponente al personaggio maschile, anche l’aria tormentata e dannata non guasta, però poi bisognerebbe mantenere una coerenza, ossia non si può snaturare il carattere dopo cento pagine. Quello, da lettrice, mi darebbe molto fastidio e, ahimè, mi è capitato moltissime volte di leggerlo.

Qual è la difficoltà maggiore che uno scrittore trova nella stesura di un romanzo storico?

Penso che a volte dipenda dal periodo nel quale s’intende ambientare il romanzo. Esistono alcune epoche più vicine a noi che sono più facili da descrivere poiché, banalmente, abbiamo più informazioni. Mentre per quanto riguarda quelle più distanti (ad esempio il medioevo) le difficoltà si moltiplicano per via della mancanza di fonti precise e attendibili.

Sei molto seguita e i tuoi libri riscuotono notevole successo, da dove nasce l’ispirazione per i tuoi testi?

La mia ispirazione nasce dalla quotidianità, da tutto ciò che mi circonda. Lavoro, hobby e vita di coppia. Niente di speciale.

Presto sarai in libreria con una nuova storia. Vuoi svelarci qualcosa in più?

Dunque, ci sono due progetti imminenti. Uno dei due è uno storico ambientato nell’era Georgiana, uno spin off di un romanzo uscito tre anni fa dal titolo Oltre l’inganno. Narra le vicende di una borghese irlandese dalla lingua biforcuta e sagace che si scontra di continuo con il bel conte francese da cui è attratta. Succederà di tutto, ci saranno battute e battibecchi, avventura, nonché una buona dose di spicy che non guasta mai.

Ti faccio un grande in bocca al lupo per la tua prossima opera!

Ti ringrazio per l’opportunità e la gentilezza riservatemi. È stato un piacere.

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