Di Cristina Ferri

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- 08.01.23
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Read MoreJane Austen e sua sorella Cassandra non si sposarono mai
Mi fai tanti di quei rimproveri nella bella e lunga lettera che ho ricevuto in questo momento, che ho quasi paura di dirti come ci siamo comportati io e il mio amico irlandese. Immaginati le cose più dissolute e scandalose nel modo di ballare e di sederci vicini.[1]
Se oggi conosciamo così tante informazioni sulla vita della scrittrice lo dobbiamo senz’altro allo scambio di lettere che intercorrono fra lei e sua sorella Cassandra.
Il loro è un legame strettissimo sin dall’infanzia. Cresciute nella canonica di Steventon, quando arriva il momento di separarsi, per Jane è uno strazio.
Il matrimonio ai tempi di Jane Austen
Ai tempi di Jane Austen il matrimonio era considerato una tappa fondamentale per ogni giovane donna. A differenza dell’uomo, sposarsi era l’unico modo che avevano per portare ricchezza alla famiglia.
Cassandra e il suo matrimonio mancato
Cassandra è fidanzata con Tom Fowle, e quando i due decidono di sposarsi per Jane è un duro colpo.
Fowle è ancora uno studente, ma presto riceverà un posto in una canonica molto distante da quella di Steventon. Come avrebbe fatto Jane senza di lei?
A causa di problemi economici, Tom non fa che rimandare la data del matrimonio. Sfortunatamente, si ammala e muore di febbre gialla.
Lo spasimante di Jane Austen
Pare che anche Jane avesse uno spasimante: Tom Lefroy, un suo coetaneo irlandese ospite per le vacanze di Natale dagli zii.
Il loro incontro avviene nel modo più austeniano possibile: un romantico ballo d’inverno.
Dopo aver ballato con lei, Tom decide di andare a trovarla nella canonica, ma le cose non vanno come dovrebbero andare. Tom non chiede la sua mano e la zia di lui accelera la sua partenza. Il ragazzo viene spedito a Londra e Jane non lo vedrà mai più. Di lui resteranno traccia nel suo cuore e nelle lettere custodite gelosamente dalla sorella.
[1] Jane Austen, Lettere, Traduzione di Ierolli