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Gli Spookies – un libro per pre-teen

Ho letto di recente “Gli Spookies – Il mistero dei ricordi scomparsi” di Maurizio Furini e Federico Chemello, illustrato da Ste Tirasso, edito da Sassi. Ho deciso di scriverne una recensione, a seguito dell’articolo sullo Scrivere per ragazzi e della ricerca autori da parte di First Letter editrice (per la nuova collana S.E.PT, dedicata ai pre-teen). “Gli Spookies”, uscito qualche anno fa, è secondo me un esempio di libro che funziona per questa fascia d’età. Perchè funziona? Che dire, se ne facessero una serie di libri o tv, con altre avventure di questi giovanissimi cacciatori di mostri, sicuramente li leggerei o li guarderei!

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Come nascono i personaggi di Agatha Christie: da Miss Marple a Hercule Poirot

Se pensi che Miss Marple e Hercule Poirot siano usciti da un laboratorio segreto per detective perfetti, ti sbagli di poco. In realtà, sono nati da un’altra formula chimica: quella del genio creativo di Agatha Christie, mescolata a un pizzico di ironia e a una dose letale di intuito. 1. Hercule Poirot: l’ossessione per l’ordine (e i baffi) Prima di tutto, il celebre detective belga. Non francese, attenzione — guai a confonderli, o il buon Hercule ti correggerebbe con sdegno aristocratico. Christie lo inventò durante la Prima guerra mondiale, ispirandosi ai rifugiati belgi che vedeva nel Devon. Da lì nacque un uomo piccolo, impeccabile, con baffi che sembrano un monumento nazionale e una mente più ordinata di un archivio svizzero.Poirot è la prova che la logica può essere sexy, se indossi un gilet ben stirato e risolvi un omicidio prima del dessert. 2. Miss Marple: la vecchietta che batte tutti   Dall’altra parte del tè (e dell’ironia), c’è Miss Jane Marple, una signora dell’alta borghesia inglese che vive in un villaggio dove, misteriosamente, muoiono più persone che in una serie Netflix.Agatha la creò ispirandosi alle osservatrici instancabili del suo paese: le vecchie zie, le signore del club del cucito, quelle che “non giudicano, ma notano tutto”. Miss Marple è la rivincita della curiosità domestica: un genio dell’indagine travestito da nonnina col cardigan. 3. Personaggi umani, troppo umani (anche i colpevoli) Christie non scriveva solo “chi ha ucciso chi”, ma perché. Nei suoi romanzi, assassini e vittime hanno motivazioni reali, spesso quasi comprensibili. Nessuno è buono al cento per cento, nessuno completamente malvagio. E in questo equilibrio morale sta la vera grandezza dei suoi personaggi. 4. Gli “attori non protagonisti” del mistero Agatha amava i comprimari: i colonnelli in pensione, le zie ficcanaso, i giovani innamorati con troppa fretta di ereditare. Ognuno con la sua voce, il suo tic, la sua ombra. Un microcosmo perfetto dove ogni dettaglio — una tazza spostata, un sorriso fuori luogo — diventa un indizio. 5. Il segreto di Christie? Osservare la realtà (e renderla più pericolosa) I personaggi della regina del giallo funzionano perché sono veri. Non nascono dalla fantasia pura, ma da un’osservazione feroce della società inglese. Christie prendeva la banalità quotidiana — tè, giardini, chiacchiere di paese — e ci infilava un cadavere nel mezzo.In fondo, come disse lei stessa: “Non esiste niente di più pericoloso della normalità.” 6. L’equilibrio perfetto tra cervello e ironia Miss Marple e Poirot non sono solo due detective diversi, sono due lati della stessa mente: la ragione logica e la saggezza intuitiva. Lui analizza, lei percepisce. Lui interroga, lei ascolta. E insieme incarnano il messaggio eterno di Christie: la verità si nasconde nei dettagli — e nelle chiacchiere del tè pomeridiano. Agatha Christie non creava solo personaggi, creava icone letterarie immortali. Forse perché, in fondo, ogni volta che leggiamo un suo libro, diventiamo anche noi un po’ detective.   Scopri Land Magazine admin Ottobre 19, 2025 Il regalo perfetto per chi ama leggere (e non vuole altri calzini) Ogni anno la stessa storia: la corsa ai regali, il panico da centro commerciale, la zia che dice “tanto io non voglio niente” e poi si offende se non trova Read More admin Ottobre 11, 2025 Altro che cioccolatini: il Land Advent Calendar 2025 è la dolcezza dei lettori Diciamolo: i calendari dell’avvento classici sono roba da dilettanti.Li apri, trovi un cioccolatino, lo mangi in tre secondi e rimani con un senso di vuoto spirituale (e calorico) difficile da Read More admin Ottobre 11, 2025 La nuova (e piccantissima) tendenza natalizia: i calendari dell’Avvento sexy per coppie Dimenticate le finestrelle con i cioccolatini e le renne sorridenti: il Natale 2025 sarà bollente come una sauna finlandese. 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Scrivere per diverse età

Non è un caso che molto spesso chi scrive per ragazzi non scriva per adulti, oppure che chi scrive per bambini a volte scriva anche per ragazzi. Perché? Essenzialmente perché scrivere per diverse fasce d’età impone scelte di stili diversi, linguaggio, formato, lunghezza… insomma si tratta proprio di scritture MOLTO diverse. Nell’articolo di oggi vorrei focalizzarmi sulle caratteristiche di un buon libro per RAGAZZI, ovvero quella fascia che va dai 9 ai 12 anni. Sebbene spesso si consideri “letteratura per ragazzi” tutto ciò che è dedicato ai non-adulti, questo termine generico contiene tanti e diversi sottogeneri. Se vogliamo fare una divisione “di massima” potremmo pensare a quattro gruppi: Già solo guardando questa divisione, possiamo facilmente comprendere come scrivere per un bambino di 2 anni, uno di 8, un ragazzino di 12 e un ragazzo di 16 sia ovviamente molto diverso. Concentriamoci per oggi nella fascia pre-teen, dei pre adolescenti, i ragazzini che finiscono la scuola elementare e frequentano le scuole medie. Leggendo le trame dei libri a loro dedicati, sfogliandone le pagine, analizzando le scritture degli autori più acclamati, troviamo dei punti in comune: Leggendo questo elenco allora è chiaro che un ritmo troppo lento, un personaggio troppo distante dal target, un linguaggio troppo infantile o troppo difficile, illustrazioni troppo invadenti, un finale banale o con la morale esplicita, una copertina poco accattivante… sono dei NO assicurati alla lettura da parte dei ragazzi. Facciamo allora un piccolo gioco. Vi metto qui un elenco di 5 titoli pubblicati da poco e la trama in breve. Sapete individuare l’unico scritto per ragazzi? Avete capito qual è il libro per ragazzi? PS. Presto vi parleremo di nuove uscite per ragazzi, nella nuova collana S.E.PT. edita da Fiest Letter editrice!

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MA CHI CI PENSA AI CAREGIVER?

Oggi, 10 ottobre, è la Giornata Mondiale della Salute Mentale. Quando si pensa alla salute, si pensa sempre ai pazienti. E le persone che si occupano di loro? Sono i caregiver, cioè letteralmente i prestatori di cura, le persone di riferimento principali dei malati. La salute mentale del caregiver è spesso a rischio a causa del carico fisico, emotivo e psicologico del suo ruolo. I caregiver sono più esposti a stress, ansia, depressione, ma spesso trascurano loro stessi, non avendo tempo e modo di prendersi cura di loro stessi. Come aiutarli? Ad esempio dando loro modo di riposare, di “staccare”. Per aiutare i caregiver, è fondamentale offrire supporto pratico ed emotivo, incoraggiarli a prendersi cura di sé e a chiedere aiuto, e informarli sui servizi disponibili come quelli comunali, associazioni e contributi economici. L’accesso a questi aiuti avviene tramite i Servizi Sociali comunali, sportelli dedicati o attraverso le associazioni di categoria, che possono fornire consulenza, assistenza domiciliare e supporto psicologico.  La cosa più importante però, a mio parere, è riconoscere l’importanza del caregiver: il mio piccolo ringraziamento al loro duro lavoro è l’albo illustrato “Ogni giorno sarà come la prima volta”. Altea è la caregiver del nonno e ha il compito di “riportarlo a casa” ogni giorno. Grazie Altea e grazie a tutti i caregiver, che meritano aiuto e sostegno!

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Dal 22 al 28 settembre SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE SORDE

Dal 22 al 28 settembre si celebra una settimana internazionale molto importante quella dedicata ai diritti e alla cultura delle persone sorde. A partire da lunedì 22 settembre, ogni giornata avrà un tema e porrà l’attenzione su un specifico aspetto. Sul sito della WFD (World Federation of the Deaf) è possibile trovare l’intero calendario: International Week of Deaf People 2025 L’obbiettivo dell’intera settimana è quello di promuovere inclusione e uguaglianza per milioni di persone sorde in tutto il mondo. In particolare, il 23 settembre sarà la giornata internazionale delle lingue dei segni. La lingua dei segni italiana (LIS) è lo strumento con cui le persone sorde segnanti (perché sì, le persone sorde possono anche scegliere per vari motivi di non essere segnanti) ma anche molte altre persone – con speech o hearing impediment – comunicano quotidianamente in Italia. La LIS è stata anche oggetto di un breve approfondimento, dedicato ai bambini, all’interno del libro illustrato “Pio Piumotti vuole andare in vacanza”. L’albo racconta la storia di un uccellino con una sola ala e un grande sogno: volare sopra l’Oceano, fino alle spiagge del Brasile. Proprio per mostrare ai bambini altre forme di inclusione e integrazione, First Letter editore ha sostenuto l’idea di allegare alla storia di Pio un breve approfondimento su una lingua italiana poco nota, la LIS appunto.

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