Cinema

Recensione Maxton Hall

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui Trama libro Ruby Bell ha due obiettivi nella vita: entrare a Oxford e rendersi invisibile a tutti i suoi compagni snob del Maxton Hall College, una delle scuole private più prestigiose d’Inghilterra, che lei può permettersi solo grazie a una borsa di studio. Con l’inizio dell’ultimo anno, il traguardo sembra sempre più vicino, finché un giorno Ruby sorprende il suo professore in atteggiamenti equivoci con una studentessa. E non con una studentessa qualsiasi, ma con Lydia Beaufort, erede di una delle dinastie più facoltose di tutta la Gran Bretagna, nonché sorella gemella di James, il leader indiscusso del Maxton Hall, che, bellissimo e ricchissimo qual è, non fa che passare da una festa all’altra, da un eccesso all’altro. Deciso a fare di tutto per proteggere il segreto di Lydia, James comincia a tallonare Ruby e, in poco tempo, lei perde il suo mantello dell’invisibilità e si ritrova a fare i conti con una notorietà inaspettata, quanto sgradita. Tuttavia, più i due si frequentano, più entrambi si rendono conto di essere molto diversi da ciò che sembrano: James si accorge che Ruby non è la secchiona senza personalità che appare ai più, mentre quest’ultima capisce che l’aria da bad boy è solo una maschera che il giovane rampollo sfoggia per schermarsi dal mondo e, soprattutto, dalle pressioni della sua famiglia. I Beaufort, infatti, hanno già scritto il destino di James e di una cosa sono certi: Ruby non dovrebbe farne parte… La serie Prime Famiglie come quella dei Beaufort possiedono da generazioni più soldi e potere di alcune famiglie reali. Per loro sono invisibile Maxton Hall Il film è la trasposizione cinematografica di Save Me, il primo capitolo della trilogia di Mona Kasten, e narra le vicende tra due giovani alle prese con l’ultimo anno scolastico. Ruby Bell è l’opposto di James Beaufort; lei vuole essere a tutti i costi invisibile, lui senza pubblico non è nessuno. La giovane lavora sodo per entrare a Oxford; la sua è una vita rigorosa fatta di studio, famiglia e lavoro. James è il ragazzo più figo della scuola. Tutte vorrebbero essere viste da lui. Tuttavia, sembra non avere occhi per nessuna in particolare. Quando si avvicina a Ruby Bell lo fa solo per minacciarla e metterla in guardia; ciò che ha visto su sua sorella Lidya deve rimanere un segreto ed è disposto a pagare per ottenere il suo silenzio. Ruby Bell non ci sta; il suo alto senso di morale la porta a non cedere davanti a nessun ricatto – nonostante abbia bisogno di quel denaro per acquistare il montascale per suo padre, che si trova costretto su una sedia a rotelle. Tra loro scatta subito una scintilla d’odio. Appartenenti a due mondi diversi, a due classi sociali diverse, sembrano non comprendersi; ciò che è importante per Ruby sembra non esserlo per James. Eppure… Complici l’organizzazione dell’evento scolastico e il continuo punzecchiarsi, man a mano l’odio si trasforma in un’attrazione difficile da dominare. James riesce a scavare nelle fragilità di lei, e forse, per la prima volta, diventa vulnerabile anche con se stesso. Ma che fare quando il padre di lui sembra ostacolare i piani dei due giovani? James ha un grande futuro davanti a sé, ma Ruby Bell non fa parte dei piani della sua famiglia… Scopri Land Magazine! admin Giugno 7, 2024 Le orche: Tre Curiosità su uno dei Predatori più Affascinanti dell’Oceano Le orche, conosciute anche come balene assassine (Orcinus orca), sono tra i predatori più intelligenti e potenti degli oceani. Questi mammiferi marini appartengono alla famiglia dei delfinidi e sono noti Read More admin Giugno 6, 2024 “Tour à Turin” con il Salone Internazionale del Libro: incontri, letture e dialoghi per omaggiare il Tour de France Comunicato stampa “Tour à Turin” con il Salone Internazionale del Libro: incontri, letture e dialoghi per omaggiare il Tour de France Da giovedì 27 e domenica 30 giugno 2024 Palazzo Read More admin Giugno 6, 2024 Se la tua partner in crime pubblica un romanzo, tu cosa fai? A cura di Ciao amica, se oggi sei qui potrebbe essere perché questo titolo ti ha incuriosita e perché – come me – potresti far parte dell’immenso mondo del bookstagram. Ovviamente, Read More admin Giugno 5, 2024 Land Editore aderisce all’iniziativa “Stuff Your Kindle Day” organizzata da Romance Book Land Editore è lieta di annunciare la sua partecipazione all’evento “Stuff Your Kindle Day” in versione italiana, che si terrà il prossimo 20 giugno. Questo evento, già noto e virale Read More admin Giugno 5, 2024 Celebrazione dei Diplomi del Biennio 2022-’24 alla Scuola di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios Comunicato stampa Viagrande, 5 giugno 2024Siamo lieti di invitarvi alla cerimonia di diploma del biennio 2022-’24 della Scuola di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios, che si terrà questa sera Read More admin Giugno 3, 2024 Giornata Mondiale dell’Empatia: Un Viaggio nel Mondo delle Emozioni! Ciao bambini! Oggi parliamo di una cosa davvero speciale: l’empatia! 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La figura autoritaria femminile che manda in crisi chi è convinto che il posto della Read More Cristina Ferri Giugno 1, 2024 Ricette

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“The idea of you” – Le recensioni di Land Magazine

A CURA DI Sulla scia del successo che sta avendo praticamente ovunque,  ho ceduto anche io al richiamo di “The idea of you”, film lanciato da Amazon Prime e basato sull’omonimo romanzo di Robinne Lee. Non avendo il libro non nutrivo grosse aspettative né ero preparata a un confronto tra di essi, quindi me lo sono semplicemente goduta. La visione è stata piacevole, il cast super azzeccato. Una Anne Hathaway davvero in splendida forma e adattissima al ruolo di madre single che ha interpretato. La trama, che a molti può sembrare banale, mette in luce tanti degli stereotipi che la società odierna impone e rappresenta comunque uno spaccato di realtà che si tende a nascondere per evitare i giudizi e le decisioni da prendere non sono sempre quelle dettate dal solo cuore. Le responsabilità della vita adulta inchiodano un destino che impedisce di raggiungere la felicità. Ho pianto nel vedere questa storia d’amore sgretolarsi sotto il peso del moralismo più estremo. Amare non deve portare alla vergogna né alla gogna pubblica e mediatica.  L’age gap tra i protagonisti, lo scontro generazionale, la spensieratezza di lui contro l’essere adulta di lei rendono questo film interessante per i temi trattati e, pur non essendo un capolavoro a livello cinematografico, dovrebbe far riflettere su come il giudizio di chi ci sta intorno influenza le nostre vite.    In poche parole: bello, bello, bello. Guardatelo se amate il genere romantico e un po’ scacciapensieri, che fa sognare ma anche riflettere.  Libri di Oriana Turus Fai clic qui

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Buffy l’ammazzavampiri: cosa resta della serie TV a vent’anni dall’uscita dell’ultimo episodio

Il 20 maggio 2003 andava in onda l’ultima puntata di Buffy l’Ammazzavampiri, una serie TV che ha segnato un’intera generazione e che, a distanza di vent’anni, continua a raccogliere milioni di appassionati in tutto il mondo. Ma cosa rende Buffy così speciale e innovativa? Scopriamolo insieme! Come lei, non c’è nessuna (Sì, so che avete letto cantando.) Buffy Summers, interpretata da Sarah Michelle Gellar, è stata una delle prime protagoniste femminili a rompere gli stereotipi televisivi. Forte, indipendente, ma anche vulnerabile e piena di sfaccettature, spesso frivola, altre straordinariamente profonda, Buffy ha rappresentato un modello di empowerment femminile in un’epoca in cui le eroine erano ancora una rarità. La sua capacità di bilanciare la vita da adolescente con il ruolo di cacciatrice di vampiri ha mostrato come la forza possa convivere con la fragilità. “Ogni singola notte, il mondo finisce. E ogni singola notte, noi lo ricominciamo.” (Buffy Summers, Stagione 5, Episodio 22)   Una struttura narrativa inedita La serie, creata da Joss Whedon, ha rivoluzionato il genere horror e fantasy, mescolando elementi sovrannaturali con i problemi quotidiani degli adolescenti. Ogni episodio non era solo una battaglia contro mostri, ma anche una metafora che rappresentava le sfide della vita reale: l’amore, l’amicizia, la perdita e la crescita personale. Questo mix unico ha reso Buffy una serie profondamente amata, in cui tutti possono identificarsi.  I dialoghi Uno dei punti di forza di Buffy è sicuramente la qualità dei dialoghi. Il linguaggio arguto e spesso ironico dei personaggi ha creato un tono distintivo che ha saputo conquistare il pubblico. Le battute e i riferimenti alla pop culture hanno reso la serie non solo drammatica, ma anche estremamente divertente: ogni episodio è un vero piacere da guardare, anche a distanza di anni.  Personaggi che reggono Oltre a Buffy, la serie ha una galleria di personaggi secondari indimenticabili. Da Willow, la timida adolescente che diventa una strega potente, a Spike, il vampiro ribelle con un cuore d’oro, e non parliamo di lui, Angel, a cui è stata addirittura dedicato uno spin off di grande successo… insomma, ogni personaggio ha avuto un’evoluzione complessa e appassionante. Le storie personali dei comprimari di Buffy Summers hanno arricchito la trama principale, contribuendo alla caratterizzazione di un universo narrativo ricco e sfaccettato. Eh già. A vent’anni di distanza dall’ultima puntata, possiamo dire che Buffy l’Ammazzavampiri ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura popolare. Ha ispirato altre serie TV, fumetti, libri e persino studi accademici. Il “Buffyverse” è diventato un fenomeno culturale, che ha influenzato il modo in cui vengono raccontate le storie di eroi ed eroine in televisione e al cinema, oltre che nei libri. Uno dei motivi per cui Buffy continua a far parlare di sè è il suo fandom devoto. Ancora oggi i fan si riuniscono in convention, forum online e gruppi per discutere degli episodi, condividere fan fiction e celebrare i momenti più iconici della serie. Questo senso di comunità ha mantenuto viva la magia di Buffy per oltre due decenni.  Beh, non c’è che dire: ben fatto, signorina Summers! Scopri Land Magazine admin Maggio 21, 2024 Buffy l’ammazzavampiri: cosa resta della serie TV a vent’anni dall’uscita dell’ultimo episodio Read More admin Maggio 19, 2024 Leggere “Enrica la formica” per Insegnare il Valore del Lavoro ai Bambini Ciao bambini! Oggi voglio raccontarvi una storia molto speciale sulle formiche e su come possiamo imparare da loro il valore del lavoro. Le formiche sono piccole, ma sono davvero straordinarie Read More admin Maggio 19, 2024 Non solo geroglifici: i sistemi di scrittura nell’Egitto dei Faraoni erano ben tre Ciao a tutti, amici appassionati di storia! Oggi faremo un viaggio nel tempo fino all’affascinante mondo dell’antico Egitto, un luogo che non smetterà mai di stupirci. Ma non parleremo di Read More Francesca Redolfi Maggio 19, 2024 Di come le passioni si insegnano, e di come no Di Francesca Redolfi Guarda su Amazon Cronache dal Punto NemoStorie di vita da genitori, riflessioni e tentativi di approdo Il Punto Nemo si trova nell’oceano Pacifico ed è considerato il luogo Read More Cristina Ferri Maggio 18, 2024 Ricette: La torta di Anna dai capelli rossi Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui Ricette: La torta di Anna dai capelli rossiAnna Shirley viene accolta nella casa dal tetto verde da Marilla e Matthew, Read More admin Maggio 17, 2024 Secondo il codice civile italiano, fare la casalinga o il casalingo è un lavoro In un mondo in cui il valore del lavoro è spesso misurato in termini di retribuzione e status professionale, il ruolo della casalinga (o del casalingo) ha spesso subito una Read More Elisabetta Maggio 17, 2024 Drabble mania: consigli di scrittura per aspiranti scrittori (puntata 14) Elisabetta Venturi Scrittrice e insegnante Drabble mania Scrivere drabble insegna a colpire, emozionare, stupire, sconvolgere il lettore con poche parole. Inoltre puoi giocare con le parole: scrivere una storia intorno Read More admin Maggio 17, 2024 Quante creature fantasy conosci? Ecco la nostra guida alle creature fantasy dei libri Benvenuti nel magico mondo delle creature fantasy! Dai draghi sputafuoco agli elfi eterei, dai nani robusti ai licantropi selvaggi, le creature fantastiche popolano le pagine dei nostri libri preferiti, ci Read More admin Maggio 17, 2024 Come Creare una Scaletta per Recensioni di Libri: Guida Completa Le recensioni  sono un ottimo modo per condividere le tue opinioni e aiutare altri lettori a scoprire nuove storie. Una recensione ben strutturata non solo cattura l’interesse dei lettori, ma Read More admin Maggio 14, 2024 Fiabe non solo per bambini: come il fantasy dark sta riscrivendo le regole della letteratura Chi ha detto che le fiabe sono solo per bambini? Chiaramente, queste persone non hanno letto le ultime uscite nel genere del dark fantasy, dove principi e principesse si lanciano Read More Cristina Ferri Maggio 14, 2024 Cos’hanno in comune Bridget Jones e Marianne di Ragione e sentimento? Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui Bridget Jones dona l’immagine della donna moderna in carriera che non ha bisogno di un uomo, eppure quando

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Cos’hanno in comune Bridget Jones e Marianne di Ragione e sentimento?

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui Bridget Jones dona l’immagine della donna moderna in carriera che non ha bisogno di un uomo, eppure quando Daniel inizia a corteggiarla lei cede subito. Ingenuamente, si lascia abbindolare da quegli occhi dolci, e pian piano inizia a innamorarsi di quell’uomo che sembra assolutamente perfetto per lei. Marianne è una giovane ragazza ottocentesca che vive con la madre e le sorelle in un periodo storico in cui il matrimonio era la maggiore aspirazione per una donna. Quando a seguito di un incidente incontra il bel Willoughby, si lascia ammaliare da quello sguardo sincero e dai suoi modi gentili. Non ci pensa un attimo prima di accettare il suo corteggiamento, inizia a frequentarlo in maniera regolare e pian piano si innamora di quel ragazzo che sembra essere totalmente preso da lei, convinta di aver ottenuto il suo cuore. Quando Bridget Jones scopre Daniel assieme a un’altra viene messa dinanzi alla realtà: lui non è cambiato, è il solito donnaiolo che si diverte a spese di un’ingenua fanciulla. A Bridget crolla il mondo addosso. Quella relazione era solo frutto della sua immaginazione, e quando lo capisce si sente a pezzi. Quando Willoughby sceglie un’altra donna al posto di Marianne la giovane sprofonda in una terribile condizione di malessere. Possibile che lui l’abbia solo usata? Possibile che si sia finto ciò che non era? Quando Mark fa a Bridget una dichiarazione d’amore lei inizia a cambiare opinione su di lui. Mark e Daniel sono così diversi, possibile che lei non se ne fosse resa conto? Quando il colonnello inizia a mostrare interesse per Marianne lei lo paragona a Willoughby. Loro due sono l’opposto, diversi in tutto, dal lato estetico ai modi. Eppure, inizialmente Marianne vede nel colonnello solo aspetti negativi. Bridget e Marianne sprofondano nel dolore nel momento in cui scoprono di essere state raggirate dall’uomo che amavano. Hanno messo al primo posto l’uomo sbagliato, un uomo che le ha illuse anche se aveva professato per loro amore sincero. Se le giovani protagoniste avessero messo se stesse al primo posto anziché l’amore di un uomo la loro reazione sarebbe stata meno eccessiva e tutt’altro che dolorosa. Voi che ne pensate? società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni di carcere il trentenne Filippo Bernardini, un italiano arrestato ieri a New York per il furto telematico di centinaia di Read More libri La vera Cenerentola è una fiaba intrisa di morte e sangue 10.05.24 Eventi “Our Last Land”: firmacopie al Salone del Libro del libro di Torino 10.05.24 recensioni La strada di Cormac McCarthy, la recensione di Land Magazine 08.05.24 società Non riesco più a scrivere a mano 08.05.24 libri Esplorando il tabù: il threesome nella letteratura 07.05.24 storia L’Inferno è un’invenzione del cristianesimo? 07.05.24 firstletter La vita di una formica: lezioni di perseveranza 05.05.24 interviste Intervista a Ylenia, libraia di Libreria Difficile 05.05.24

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Serie TV – Nostalgia anni ’80 e ’90

Libri di Elisabetta Venturi VAI AL LIBRO Gli anni ‘80 e ‘90 sono stati la culla di veri e propri tormentoni indimenticabili. Ah, che bei tempi… E che privilegio averli vissuti!Cosa dite? Volete vederli anche voi? Non temete, sono qui per questo: la macchina del tempo è già calda per un nuovo magico viaggio nei ricordi. Quindi allacciate le cinture e reggetevi, che questa volta andiamo ancora più indietro.  Alla faccia del politically correct che sta permeando i tempi moderni in modo piuttosto insistente, già quarant’anni fa – uh mamma mia… che impressione! – avevamo non una, non due, ma bensì tre serie tv che ci catapultavano nelle vicende rocambolesche e spassose di una famiglia di colore.  Partiamo da quella forse più celebre: se vi dicessi Will Smith? Ma lasciamolo dire a lui di cosa si tratta: Ehi, questa è la maxi storia di come la mia vita è cambiata, capovolta sotto sopra sia finita. Seduto su due piedi qui con te ti parlerò di Willy, super fico di Bel Air: giocando a basket con gli amici sono cresciuto, me la sono spassata, wow! Che fissa ogni minuto! Le mie toste giornate filavano così, tra un mega-tiro a canestro e un film di Spike Lee. Poi la mia palla lanciata un po’ più in sù andò proprio sulla testa di quei vichinghi laggiù; il più durò si imballò, fece una trottola di me e la mamma preoccupata disse: «Vattene a Bel Air!». L’ho pregata, scongiurata, dallo zio vuole che vada, lei m’ha fatto le valigie e ha detto: «Va’ per la tua strada». Dopo avermi dato un bacio e un biglietto per partire con lo stereo nelle orecchie ho detto: «Qua è meglio sgommare!». Prima classe, ma è uno sballo! Spremute d’arancia in bicchieri di cristallo. Se questa è la vita che fanno a Bel Air, per me, mm-mh, poi tanto male non è! Ho chiamato un taxi giallo col mio fischio collaudato, come in Formula Uno mi sentivo gasato; una vita tutta nuova sta esplodendo per me, «Avanti a tutta forza, portami a Bel Air!». Oh, che sventola di casa, mi sento già stra-ricco, la vita di prima mi puzza di vecchio! Guardate adesso gente in pista chi c’è, il principe Willy, lo svitato di Bel Air eh! Ammettetelo: anche voi avete letto la sigla di Willy, il principe di Bel Air canticchiando, vero? Spostiamoci ora nella periferia di Chicago dalla famiglia Winslow e immergiamoci nelle dinamiche familiari di Otto sotto un tetto dove Carl, il capofamiglia, è un ufficiale di polizia. Ma sono certa che vi ricorderete soprattutto di Steve Urkel, il vicino di casa pasticcione innamorato di Laura, una delle figlie di Carl, e di una delle sue frasi iconiche: “Sono stato io a fare questo?”. I Robinson li ricordate? Devo ammettere che ai tempi ero davvero piccina, ma grazie alla macchina del tempo possiamo approdare insieme a New York a conoscere un’altra famiglia specializzata in situazioni comiche: un ginecologo, una moglie avvocato e ben cinque figli. I Robinson è stata una delle prime serie a rappresentare una famiglia afroamericana benestante, offrendo quindi una prospettiva diversa e positiva rispetto a quanto mostrato precedentemente.  Non avevamo solo famiglie afroamericane all’epoca: in realtà il periodo storico è costellato di storie familiari. C’è chi è stato capace di farci vivere il sogno americano degli anni ‘50 e ‘60: brillantina sui capelli, baci al drive-in, giacche di pelle e gomme da masticare. Quanti “giorni felici” abbiamo vissuto in compagnia dell’indimenticabile Fonzie, della famiglia Cunningham e degli amici di Richie Potsie e Ralph Malph – “gli anni di Happy Days e di Ralph Malph” canterà poi Max Pezzali alla fine degli anni ‘90).  Aprite il portaoggetti della macchina del tempo: c’è un fazzoletto nostalgia per voi.  Mentre ancora tiriamo su il naso e ci passiamo il pettine tra i capelli con un gesto alla fonzarelli, pensiamo alla capigliatura riccia e vaporosa di Francesca Cacace, quella che ricorderemo come La tata più strampalata di sempre.  Non tutte le famiglie erano però, ahimè, così spensierate e divertenti. Ce lo ricordano gli Ingalls che vivevano nel Midwest americano alla fine del XIX secolo e dovevano superare grandi sfide vivendo nelle grandi praterie: inverni rigidi, difficoltà economiche e difficili rapporti con i vicini. La casa nella prateria è una serie tv realistica e drammatica (trasmessa a cavallo degli anni ‘70 e ‘80), ma che ci ha anche riscaldato con lezioni di vita e momenti familiari unici e indimenticabili.  Sempre nel XIX secolo andiamo a Colorado Springs e tifiamo per Michaela, una Signora del West che si ritrova ad accudire tre figli non suoi mentre lotta contro il pregiudizio circa lo svolgimento del lavoro di medico da parte di una donna. Una visione autentica del periodo storico tra medicina, avventura, complicate relazioni umane e nativi Cheyenne.  La parola Signora vi ha sbloccato un ricordo, vero?  L’intramontabile Angela Lansbury interpretava Jessica Fletcher, La Signora in giallo più temuta di tutti i tempi: ovunque lei andasse, qualcuno moriva e lei si poteva così intromettere nelle indagini risolvendo il mistero… e scrivendo poi i suoi gialli.  Ehm, non so voi, ma metterei il turbo e schizzerei via di qui.  Ci ritroviamo nella corsia dell’ospedale e, ops, non che qui vada molto meglio: un medico, figlio di un poliziotto, si improvvisa Un detective in corsia e risolverà più casi lui che il figlio. Qualcuno ha sbagliato mestiere? Torniamo sulla macchina del tempo e… dove stai andando? Fermati!  Scusate, la macchina del tempo aveva voglia di compagnia e ci ha portato da Kitt, automobile indistruttibile automatizzata e dotata di intelligenza artificiale che le permette di parlare – sì, vi giuro che questa serie è stata prodotta negli anni ‘80! – che, insieme al suo affascinante-da-morire Michael, combatte le forze del male in giro per gli Stati Uniti. Azione, fantascienza e avventura hanno reso Supercar una delle serie più amate degli anni ‘80.  Ma non è l’unica vettura rimasta nei cuori: il Generale Lee, una Dodge Charger arancione, ha accompagnato le avventure di Bo e

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