Marzo 2025

Donne nella storia: Alda Merini

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni di carcere il trentenne Filippo Bernardini, un italiano arrestato ieri a New York per il furto telematico di centinaia di Read More storia Donne nella storia: Alda Merini 21.03.25 Style Il POSTCROSSING: un fenomeno tutto in ascesa 21.03.25 società Nostalgia telefonica – Ma ke ne sanno i rgz d oggi? 21.03.25 libri Premio Nazionale Donna Scrittrice: Le favole del comunismo 20.03.25 firstletter Vita e misteri di Mary Stuart – Capitolo sei 20.03.25 howto Cinque piante magiche che alleviano lo stress 20.03.25 libri Un libro per la primavera 19.03.25 storia Donne nella storia: Frida Kahlo 19.03.25 Ma i poeti, nel loro silenzio fanno ben più rumore di una dorata cupola di stelle. Alda Merini – I poeti lavorano di notte Oggi 21 marzo ricorre la giornata mondiale della Poesia, che coincide con la nascita di Alda Merini, una delle più grandi poetesse contemporanee. Una vita difficile. Tra problemi psichiatrici e difficoltà economiche. «Il passato è un laccio che/ stringe la gola alla mia mente/ e toglie energie per affrontare il mio presente»; queste le sue parole nella poesia Il mio passato. Una donna dotata di grande passione e dote creativa: la poesia, l’essenza della sua vita. «Ma prima di dirmi qualcosa/guarda il genio in fiore/ del mio cuore» scriveva in Vola da me. I primi anni Alda Merini nasce a Milano il 21 marzo 1931. Dopo aver completato la scuola elementare il padre le impone l’avviamento al lavoro presso l’Istituto professionale Femminile Mantegazza. Finita la guerra, tenta invano di essere ammessa al Liceo ginnasio Alessandro Manzoni. Si dedica allo studio del pianoforte ed esordisce come autrice. Studio che viene interrotto nel 1947 quando viene internata in clinica a causa di un disturbo bipolare. Prime pubblicazioni Nel 1950 pubblicazione nell’Antologia della poesia italiana contemporanea 1909- 1949, editore Spagnoletti; Nel 1951 l’editore Scheiwiller pubblica due poesie inedite dell’autrice in Poetesse del Novecento. Il 9 agosto 1953 Alda Merini sposa Ettore Carniti. Nello stesso anno abbiamo la pubblicazione del primo volume di versi intitolato La presenza di Orfeo, editore Schwarz e nel 1955 esce la raccolta Paura di Dio. Nel 1955 nasce la prima figlia Emanuela. Due anni dopo viene al mondo Flavia. Nel 1962 abbiamo la pubblicazione della raccolta Tu sei Pietro, editore Scheiwiller. Anni 1964-1972 In questo periodo alterna l’internamento nell’ospedale psichiatrico ad alcuni ritorni in famiglia. Alda Merini riprende a scrivere e racconta la sua esperienza in ospedale. Il 7 luglio 1983 muore il marito. Sola e ignorata dal mondo letterario, cerca di diffondere i propri scritti. Secondo matrimonio e pubblicazioni A ottobre 1984 abbiamo il secondo matrimonio di Alda Merini con il poeta Michele Pierri che morirà quattro anni dopo. Tra le pubblicazioni di questo periodo ricordiamo: L’altra verità. Diario di una diversa, Scheiwiller, 1986, Fogli Bianchi, 1987, La volpe e il sipario, 1997, Testamento 1988. Delirio amoroso (1989) e Il tormento delle figure (1990). Alda Merini muore il 1° novembre 2009, all’età di 78 anni, a causa di un tumore osseo. Tra le ultime pubblicazioni ricordiamo: Aforismi e magie, Rizzoli, 1999, Superba è la notte, Edizione Einaudi, 2000 e Folle, folle, folle d’amore per te, Salani, 2002 «Dicono che io sia pazza/perché dico la verità dovunque/ e siccome agli altri piace/ vivere accomodati/ sopra ampie poltrone o nei divani/ la mia verità da fastidio».

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Il POSTCROSSING: un fenomeno tutto in ascesa

A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e altri invece più nostalgici. Ci seguirai? Il POSTCROSSING: cos’è e perché aderire al progetto.   Ricordate quando, in passato, ogni luogo visitato era un’occasione per mandare una cartolina?  E, soprattutto, quanto era bello riceverne?  Spedire le cartoline, così come avere “l’amico di penna”, era un bel modo per sentirsi connessi l’un l’altro, in modo vero, sincero e non virtuale, cosa che sembra andare per la maggiore adesso. Foto e video pubblicati sui social, sms di saluti e baci. È vero, forse abbiamo perso un po’ il senso della misura e anche il modo di vedere il mondo, che sembra funzionare solo attraverso uno schermo. Eppure, c’è una comunità, al di fuori del virtuale, che preferisce la concretezza, vuole “toccare con mano”, sentire il profumo del cartoncino e della penna, provare di nuovo quelle sensazioni che sembrano essersi perdute. Il POSTCROSSING è questo: un ritorno alle origini. Un progetto partito da chi non ha mai smesso di voler mantenere la tradizione, quella dell’invio delle cartoline. Vere e non virtuali. Ideale per chi ama mandare e ricevere cartoline anche se da perfetti sconosciuti, un’occasione per conoscere persone e posti nuovi e riconnettersi un po’ a una realtà, oggi, fin troppo frenetica e sbrigativa.  Quindi, se vi piace l’idea di poter mandare e ricevere cartoline da tutto il mondo, non vi resta che aderire al progetto, iscrivendovi al portale e seguendo le indicazioni. https://www.postcrossing.com/about      Libri di Oriana Turus Fai clic qui INSERISCI TESTO QUI Scopri Land Magazine Oriana Turus Marzo 21, 2025 Il POSTCROSSING: un fenomeno tutto in ascesa A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More Elisabetta Marzo 21, 2025 Nostalgia telefonica – Ma ke ne sanno i rgz d oggi? Libri di Elisabetta Venturi VAI AL LIBRO Ma ke ne sanno i rgz d oggi? Tanto tempo fa – che in realtà era ieri l’altro – il nostro mondo viveva Read More Lorenzo Foschi Marzo 20, 2025 Premio Nazionale Donna Scrittrice: Le favole del comunismo A CURA DI I LIBRI DI LORENZO FOSCHI Fai clic qui https://www.landeditore.it/wp-content/uploads/2025/01/6.mp4 Read More Cristina Ferri Marzo 20, 2025 Vita e misteri di Mary Stuart – Capitolo sei Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni Read More Cristina Ferri Marzo 20, 2025 Cinque piante magiche che alleviano lo stress Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni Read More Cristina Ferri Marzo 19, 2025 Un libro per la primavera Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni Read More Cristina Ferri Marzo 19, 2025 Donne nella storia: Frida Kahlo Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni Read More admin Marzo 19, 2025 La notte in cui nel Reich bruciarono i libri: il rogo della cultura sotto il nazismo L’orrore del nazismo non si limitò ai campi di concentramento e alle guerre di conquista, ma colpì duramente anche la cultura e il pensiero libero. Una delle pagine più simboliche Read More Cristina Ferri Marzo 18, 2025 Un film per la festa del papà: Tutta colpa di Freud Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni Read More Silvia Dal cin Marzo 18, 2025 Auguri papà! Consigli librosi per la tua festa Auguri papà !Consigli librosi per la festa del papà (19 marzo)Auguri a tutti i papà! Per passare del tempo di qualità e super coccoloso con i vostri bambini, potrebbe essere Read More

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Nostalgia telefonica – Ma ke ne sanno i rgz d oggi?

Libri di Elisabetta Venturi VAI AL LIBRO Ma ke ne sanno i rgz d oggi? Tanto tempo fa – che in realtà era ieri l’altro – il nostro mondo viveva la preistoria della tecnologia. Gli albori della telefonia I nati negli anni ’80, come me, ricordano i tempi dei vecchi telefoni a disco, quelli in cui dovevi infilare il dito nel cerchietto del numero e girare tutto il disco verso destra, aspettare che tornasse indietro per poi fare la stessa cosa con gli altri numeri; ricordano le ore passate con l’orecchio incollato alla cornetta e una sedia improvvisata davanti alla postazione del telefono. Poi arrivò la svolta epocale, una cosa impensabile e meravigliosa: il cordless. Eh sì, quando il cellulare faceva ancora parte dei film di fantascienza, potersi chiudere in camera o vagare per casa con il telefono all’orecchio fu un passo avanti gigantesco… Come dimenticare anche le corse a perdifiato per tornare a casa perché non avevi credito nella scheda telefonica e non potevi avvisare i genitori per dire che eri vivo, nessuno ti aveva rapito e non eri ricoverato all’ospedale in fin di vita – e quando arrivavi sputando un polmone, erano guai. La nascita di una nuova lingua: il messaggese Per la gioia di tutti – ancora nessuno si aspettava che quella novità sarebbe diventata la nostra rovina –  arrivò il primo cellulare: enorme, pesante, con l’antenna e poche righe di schermo – schermi verdi, scritte nere. Ma l’adolescente di quei tempi non poteva ancora riternersi salvo, perché il quel cellulare era di famiglia. Cominciava così l’epoca dei primi SMS, quelli che da ragazzini mandavamo al nostro spasimante con l’indicazione “non rispondere, è il telefono di mamma”, che in realtà recitava più o meno: “nn rsp,tel mam,tvb”. Aaah, il numero massimo di caratteri! Fu così che nacquero le parole cmq, ke, qlc1, xsona. Arrivare a far sparire anche le vocali fu un attimo. Ci credete se vi dico che sparirono anche gli spazi? Ebbene sì, perché a quei tempi potevate ricevere messaggi come “NNpssVNRalPARCOxkèMMMnnVUOLE”. Poi, in pochissimo tempo, i cellulari avevano cominciato a navigare – in altre mani, per internet ci vorrà ancora tempo – e avevano trovato porti giovani in cui attraccare. Ragazzi con dita aliene Dimenticate le tastiere qwerty: i cellulari non erano smartphone, e il tastierino era numerico. Per scrivere i messaggi si usavano nove tasti su cui erano riportate tre o quattro lettere! Io avevo un Alcatel, questo mostriciattolo con due righe di schermo che aveva una particolarità tutta sua: se arrivava una telefonata mentre si scriveva un messaggio, questo veniva cancellato e perso… Ebbene, a quei tempi aveva preso piede un’altra moda: lo squillino! Un modo, gratuito, per dire “ti sto pensando” e rispondere “anch’io” – cosa che a volte si protraeva per decine e decine di squillini; ma anche… “perché non mi rispondi?” e sollecitare la risposta a un SMS. Con un Alcatel, rispondere agli sms all’epoca degli squillini era un’impresa titanica, possibile solo per le dita più veloci del west. Agli occhi degli adulti diventammo così piccoli alieni dalle dita veloci come zampette di un ragno. Altroché completamento automatico! E potevamo tenere salvati solo 10 o 20 messaggi alla volta. Ogni nuovo messaggio importante, dovevamo scegliere cosa sacrificare… e riempivamo i quaderni di pagine e pagine di SMS ricopiati. Che ricordi che si andranno a perdere dalle generazioni successive…

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Vita e misteri di Mary Stuart – Capitolo sei

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni di carcere il trentenne Filippo Bernardini, un italiano arrestato ieri a New York per il furto telematico di centinaia di Read More firstletter Vita e misteri di Mary Stuart – Capitolo sei 20.03.25 howto Cinque piante magiche che alleviano lo stress 20.03.25 libri Un libro per la primavera 19.03.25 storia Donne nella storia: Frida Kahlo 19.03.25 storia La notte in cui nel Reich bruciarono i libri: il rogo della cultura sotto il nazismo 19.03.25 Cinema Un film per la festa del papà: Tutta colpa di Freud 18.03.25 Eventi Auguri papà! Consigli librosi per la tua festa 18.03.25 News Un francobollo dedicato a Ernestina Paper 18.03.25 “Heart of wax”[1] Fine del secondo matrimonio Mary Stuart rimane incinta e, in aggiunta alla rottura che questo matrimonio ha portato con il fratellastro e la cugina Elisabetta, ben presto scopre di essere ancora più sola. L’uomo che ha sposato si rivela infatti malvagio, rozzo, e ben lontano da quei versi poetici tanto amati dalla sovrana. «Parla rozzamente e ad alta voce, si ubriaca coi suoi compagni e, una volta che la regina cerca di allontanarlo da tale indegna compagnia, la tratta in maniera così mortificante che essa scoppia a piangere per questa pubblica umiliazione.»[2] Adirata per essersi concessa a un uomo simile, Mary finisce per togliergli tutto e si avvicina sempre più a Davide Rizzio, un musicista che ben presto finisce per divenire importante nella sua corte, fino a raggiungere la posizione di suo segretario. Questa vicinanza non fa che aumentare il malcontento dei lord protestanti, timorosi della sconfitta della Riforma, e del marito stesso, che non si sente più messo al centro dell’attenzione. L’uccisione di Rizzio I pettegolezzi a corte corrono veloci, e quando alle orecchie del re ormai messo da parte arriva la voce che sua moglie potrebbe intrattenersi anche di notte con questo suo nuovo amico, impazzisce. Proprio come Otello, che cade nella trappola della gelosia e arriva a perdere il senno a seguito di un semplice dubbio esternatogli da Iago, un singolo fazzoletto diventato la prova tangente dell’infedeltà di Desdemona, così Mary Stuart passa dall’essere considerata una moglie devota a traditrice. «I sospetti sono per loro stessa natura come veleni» scriveva Shakespeare nel III atto. Ma la sete di vendetta di questo marito rozzo e geloso non si limita alla sola uccisione di Davide Rizzio; l’uomo ha infatti in mente un piano: sua moglie deve assistere alla morte dell’amante. La notte dell’assassinio di Rizzio, Mary Stuart rimane impotente dinanzi all’ira di Darnley. Non può fare nulla per salvare il suo amico dalla morte, ma nel suo cuore si instilla una certezza: non perdonerà mai suo marito per la sua assurda crudeltà. Per lei, quel 9 marzo, suo marito è morto assieme a Rizzio. Gli anni di rivalità con sua cugina Elisabetta l’hanno resa un’abile giocatrice; il modo in cui colpirà suo marito sarà mediante l’inganno. In seguito all’uccisione di Rizzio, segregata da Darnley, con l’astuzia riesce a vincere questa prima battaglia contro di lui. Finge di avere le doglie, e il marito, preoccupato, l’assiste. In quest’occasione Mary Stuart riserva al marito dolci parole ma nel suo intimo cova un odio e una rabbia mai provati prima. «Solo il pensiero della vendetta occupa ora la sua mente» scrive Zweig. Davide Rizzio sarà vendicato, e il re di Scozia, dopo aver perso ogni influenza sulla corte, verrà ucciso. La discesa di Darnley Dopo essersi fatta liberare con l’astuzia, Mary punisce il marito pubblicamente, e nel modo più meschino: mettendogli tutta la corte e i lord contro. Gli fa dichiarare apertamente di non aver messo in atto la morte di Rizzio, e una simile menzogna, dopo aver tanto complottato, si ripercuote contro di lui. Da quel momento Darnley sarà solo, e pagherà a caro prezzo l’uccisione di Rizzio. La nascita di Giacomo Mary lascia Holyrood e si reca a Edimburgo per partorire. Il 9 luglio nasce Giacomo, futuro unificatore del regno di Scozia e Inghilterra. Per paura che possano dichiarare suo figlio illegittimo, a causa degli stessi pettegolezzi che hanno portato all’assassinio di Rizzio, Mary Stuart afferma solennemente che Darnley è il padre del bambino. Dopo il parto, il re comincia a divenire sempre più insignificante a palazzo. Non ha voce in capitolo, non viene chiamato durante le riunioni e viene rifiutato dalla moglie in camera da letto. La sovrana vorrebbe tanto liberarsi di lui, ma deve resistere: presto Giacomo sarà battezzato, e lei non vuole che la legittimità di suo figlio venga compromessa. Si limita dunque a ignorare il marito, a trattarlo come una nullità. Sarà inevitabile, visti gli eventi, che il cuore di Mary Stuart inizi a pulsare per un altro uomo, un uomo che la dominerà completamente… Un uomo che ha già tutto, e che non si farebbe mai prendere in giro come Darnley [1] Dal testo di Stefan Zweig, Vita di Maria Stuarda: la rivale di Elisabetta I d’Inghilterra, Bompiani, 2013, si legge che questo è l’appellativo che Mary Stuart darà a suo marito Darnley [2] Stefan Zweig, Vita di Maria Stuarda: la rivale di Elisabetta I d’Inghilterra, Bompiani, 2013

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