ricorrenze

MA CHI CI PENSA AI CAREGIVER?

Oggi, 10 ottobre, è la Giornata Mondiale della Salute Mentale. Quando si pensa alla salute, si pensa sempre ai pazienti. E le persone che si occupano di loro? Sono i caregiver, cioè letteralmente i prestatori di cura, le persone di riferimento principali dei malati. La salute mentale del caregiver è spesso a rischio a causa del carico fisico, emotivo e psicologico del suo ruolo. I caregiver sono più esposti a stress, ansia, depressione, ma spesso trascurano loro stessi, non avendo tempo e modo di prendersi cura di loro stessi. Come aiutarli? Ad esempio dando loro modo di riposare, di “staccare”. Per aiutare i caregiver, è fondamentale offrire supporto pratico ed emotivo, incoraggiarli a prendersi cura di sé e a chiedere aiuto, e informarli sui servizi disponibili come quelli comunali, associazioni e contributi economici. L’accesso a questi aiuti avviene tramite i Servizi Sociali comunali, sportelli dedicati o attraverso le associazioni di categoria, che possono fornire consulenza, assistenza domiciliare e supporto psicologico.  La cosa più importante però, a mio parere, è riconoscere l’importanza del caregiver: il mio piccolo ringraziamento al loro duro lavoro è l’albo illustrato “Ogni giorno sarà come la prima volta”. Altea è la caregiver del nonno e ha il compito di “riportarlo a casa” ogni giorno. Grazie Altea e grazie a tutti i caregiver, che meritano aiuto e sostegno!

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Halloween con Land Magazine: la nostra playlist

A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e altri invece più nostalgici. Ci seguirai? Libri di Oriana Turus Fai clic qui Ebbene sì, ogni ricorrenza che si rispetti, ha una propria colonna sonora e noi di Land Magazine che siamo ovviamente “sempre sul pezzo” non potevamo sottrarci dalla creazione di una nostra personale playlist che riguarda Halloween. C’è chi la ritiene una ricorrenza non necessaria, ma noi redattrici invece semplicemente la ADORIAMO. Ecco perché abbiamo preparato tutta una serie di articoli e consigli a tema. A me l’onere e l’onore – anche se è stata più un’iniziativa azzardata – di proporre una lista musicale piuttosto varia, che passa attraverso più generi ma che contiene elementi che riportano all’occulto, all’horror, al thriller. A volte è una parola, a volte un titolo, altre semplicemente un video correlato.  Ecco l’elenco completo – con i commenti a fianco sul perché è stata scelta tale canzone-, sotto c’è il link per accedere a tutti i video in questione. Ghostbuster – Ray Parker Jr – sigla del famoso film, decisamente a tema. Thriller – Micheal Jackson – titolo a parte, il video è pieno zeppo di zombie, morti che si risvegliano, urla e risate diaboliche. This is Halloween – Danny Elfman – presente nel famoso “Nightmare before Christmas” parla di Halloween, what else? Pet Sematary – Ramones – oltre ad avere lo stesso titolo di un famoso libro del Re dell’horror, qui si parla dei Ramones. Non c’è altro da aggiungere. The Addams Family Theme song – pronti a schioccare le dita? Stranger Things Main Theme – cose strane nel sottosopra. Attenti al Demogorgone. Più spaventoso di questo? Buffy the vampire Slayer Theme song – vampiri, mostri e creature di ogni tipo emergono nella notte, se ad Halloween ancora peggio! Bewitched theme song – questa è per i più “vecchietti” e nostalgici. Chi si ricorda di “Strega per amore”? Poco horror e molto romantico, ma si parla pur sempre di una fattucchiera. How soon is now? – The Smiths – non potevano mancare il trio di streghe più amate di sempre: Prue, Piper e Phoebe (Paige  solo successivamente) protagoniste indiscusse del telefilm “Streghe” e la mitica sigla. Time warp – The Rocky horror picture Show – uno dei musical più discussi e controcorrenti di sempre, geniale nella sua trama, con protagonisti sopra le righe. Ma qui si balla a ritmo della canzone. “Let’s do the time warp, again!” I’d do anything for love (but I won’t do that) – Meat Loaf – non è esattamente un canzone che terrorizza, tutt’altro. È proprio una canzone d’amore ma lui nel video ha le sembianze di una strana creatura, chiuso in una stanza circondato da candele, una sorta di “Bestia”. E noi ci accontentiamo di questo particolare e del fatto che la canzone è molto bella. Poison – Alice Cooper – d’accordo, non è esattamente un veleno killer quello citato nella canzone, ma si cita ugualmente la crudeltà, il sangue e lo sguardo che uccide. Noi la prendiamo per buona. The dead dance – Lady Gaga – fa parte della colonna sonora di “Mercoledì 2” e questo penso basti. Bring me to life – Evanescence – chi canta chiede di essere salvata dall’oscurità in cui si trova. Zombie – The Cranberries – il titolo ha attinenza con la festa di Halloween ma sappiamo bene a cosa e chi si riferisse Dolores O’Riordan quando scrisse questa canzone che, purtroppo, pare fin troppo adatta data la situazione drammatica e di guerre che stiamo attraversando. Sweet dreams (are made of this) – Marilyn Manson – abbiamo scelto questa versione perché chi la canta è spaventoso di suo ed è certamente più adeguata per il periodo. Psycho Killer – Talking Heads – titolo azzeccato, tutto qui. Creep – Radiohead – questa è poesia, quella vera. Qui i mostri sono quelli interiori, quelli che ci fanno pensare di non avere senso. Sono i mostri peggiori di sempre. The Devil in I – Slipknot – okay, questa picchia duro. Parla di un diavolo interiore. Profonda a modo suo. Heaven’s on fire – the Kiss – qui si brucia all’inferno, ma per amore. Speriamo apprezziate.  Buon ascolto e buona visione.Ah e ovviamente Buon Halloween! https://youtube.com/playlist?list=PLFPJByApwEwkI99YvFr5-MOQFdKe0sM7r&si=hizyLY1o-KmGKDvU https://youtube.com/playlist?list=PLFPJByApwEwkI99YvFr5-MOQFdKe0sM7r&si=hizyLY1o-KmGKDvU Scopri Land Magazine admin Ottobre 6, 2025 Giovani europei, pronti a volare dal nido? Dipende dal Paese (e dal coraggio) C’è chi a 18 anni fa le valigie, chi a 30 ancora litiga con la madre per il telecomando del salotto.Benvenuti in Europa, il continente dove l’“età in cui si Read More Oriana Turus Ottobre 6, 2025 Halloween con Land Magazine: la nostra playlist A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More admin Ottobre 6, 2025 Nora Barnacle, la musa e compagna eterna di James Joyce Dietro ogni grande scrittore si cela spesso una figura silenziosa, una presenza costante che alimenta l’ispirazione e sostiene il cammino creativo. Per James Joyce, quel ruolo fu incarnato da Nora Read More admin Ottobre 3, 2025 Le Regine d’Italia: corone, drammi e pettegolezzi da palazzo Quando pensiamo all’Italia regale, viene in mente il Re Vittorio Emanuele II, il “padre della patria”. Ma ehi, dietro ogni re c’è sempre una regina. 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Dal 22 al 28 settembre SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE SORDE

Dal 22 al 28 settembre si celebra una settimana internazionale molto importante quella dedicata ai diritti e alla cultura delle persone sorde. A partire da lunedì 22 settembre, ogni giornata avrà un tema e porrà l’attenzione su un specifico aspetto. Sul sito della WFD (World Federation of the Deaf) è possibile trovare l’intero calendario: International Week of Deaf People 2025 L’obbiettivo dell’intera settimana è quello di promuovere inclusione e uguaglianza per milioni di persone sorde in tutto il mondo. In particolare, il 23 settembre sarà la giornata internazionale delle lingue dei segni. La lingua dei segni italiana (LIS) è lo strumento con cui le persone sorde segnanti (perché sì, le persone sorde possono anche scegliere per vari motivi di non essere segnanti) ma anche molte altre persone – con speech o hearing impediment – comunicano quotidianamente in Italia. La LIS è stata anche oggetto di un breve approfondimento, dedicato ai bambini, all’interno del libro illustrato “Pio Piumotti vuole andare in vacanza”. L’albo racconta la storia di un uccellino con una sola ala e un grande sogno: volare sopra l’Oceano, fino alle spiagge del Brasile. Proprio per mostrare ai bambini altre forme di inclusione e integrazione, First Letter editore ha sostenuto l’idea di allegare alla storia di Pio un breve approfondimento su una lingua italiana poco nota, la LIS appunto.

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IL 19 SETTEMBRE 1985 CI LASCIAVA ITALO CALVINO

«Dati biografici: io sono ancora di quelli che credono, con Croce, che di un autore contano solo le opere. (Quando contano, naturalmente.) Perciò dati biografici non ne do, o li do falsi, o comunque cerco sempre di cambiarli da una volta all’altra. Mi chieda pure quello che vuol sapere e Glielo dirò. Ma non Le dirò mai la verità, di questo può star sicura.» (Italo Calvino nella lettera a Germana Pescio Bottino, 9 giugno 1964).   Italo Calvino nacque a Cuba il 15 ottobre 1923, da genitori italiani. Il padre Mario, agronomo, era emigrato dapprima in Messico e poi a Cuba, dove dopo la guerra aveva portato la moglie, Eva Mameli, conosciuta nel 1920 in Italia dove lei insegnava botanica all’Università di Pavia (la prima donna in Italia ad avere una cattedra in botanica). Complice il nome che i suoi genitori gli dettero, oltre che il rientro in Italia nel 1925, quando aveva circa 2 anni, Italo Calvino non sentiva il legame con quella terra straniera in cui era nato. Cresciuto a San Remo, con la madre, il padre e il fratello Floriano, ebbe un rapporto complicato con la politica di allora. Per poter ottenere un incarico all’Università di Torino, dovette iscriversi al partito fascista. Un rapporto complicato lo ebbe anche con la religione, che su richiesta dei genitori non gli venne insegnata a scuola. Non nella politica nè nella religione, ma nella letteratura il giovane Calvino trova il suo mondo. Si appassionò alle opere ironiche, ai saggi, ai fumetti, alle poesie, ai testi teatrali. Tralasciando le vicessitudini legate alla seconda guerra mondiale e a ciò che questa comportò non solo per lui ma per tutto il Paese, dirò di lui solo ciò che riguarda la sua carriera letteraria. Rimandando ovviamente alla lettura di tutte le sue opere, voglio parlarvi di quella che contiene questa frase: «D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda» “Le città invisibili” è un testo di fantascienza che non è fantascienza. E’ il racconto di città che sono anche emozioni, profumi, rumori. Ognuna delle 55 città invisibili è un mondo a sè, ha un nome di donna e non è una città reale. Ma ci spinge a pensare al modo in cui noi viviamo e pensiamo il nostro mondo.  Il libro è anche il punto di partenza del bando “Le città fantastiche” dell’associazione IntArt: https://www.intart.it/2025/01/28/bando-le-citta-fantastiche-di-intart/ Calvino morì il 19 settembre 1985 a causa di una emoragia celebrale causata da un ictus. Oggi, 19 settembre 2025, nel quarantesimo della morte, facciamoci una domanda: qual è la mia città invisibile, la vita immaginaria che ho dentro? E poi proviamo a raccontarla agli altri.  PS. Il bando di Intart per gli illustratori si è concluso, 20 opere sono state selezionate! Ora tocca agli scrittori mettersi in gioco, trovate il bando qui: https://www.intart.it/2025/09/10/citta-fantastiche-di-intart-bando-rivolto-a-scrittori-e-scrittrici/?amp=1

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AUGURI SUPER MARIO PER I TUOI PRIMI 40 ANNI

Super Mario, noto anche come Mario Bros. o semplicemente Mario, non è solo un videogioco ma è il simbolo di un’epoca. Mario Bros. è un videogioco prodotto da Nintendo e inizialmente pubblicato nel 1983 nelle sale giochi, per poi trasferirsi anche nelle console domestiche di tutto il mondo. Ma è il suo sequel, SUPER MARIO BROS, uscito nel 1985, ad essere considerato il primo vero “Mario”. Quindi, buon compleanno Mario! 40 anni! La sua data “di nascita” è infatti il 13 settembre 1985, quando il videogioco uscì per la console NES (Nintendo Entertainment System). Il personaggio di Mario era già stato usato in Donkey Kong come personaggio giocante (era Jumpman ed era un falegname che cercava di salvare la fidanzata dai barili tirati dal gorilla) ma è solo nella serie a lui dedicata che diventa il boss (il fratello Luigi appare da Mario Bros. in poi). Nel videogioco del 1983 Mario è un idraulico, trasportato attraverso i tubi nel Regno dei Funghi. Dal 1985, come dicevamo, diventa il personaggio principale della storia. Il videogioco è stato talmente di impatto nella cultura videoludica degli anni ’80  tanto che ad oggi la serie comprende più di 200 videogiochi. Mario è un idraulico e, a volte con il fratello Luigi, a volte da solo, a volte con un kart, vive diverse avventure per riuscire a salvare la principessa Peach o in generale per scappare dai nemici. L’ambientazione è fantasiosa ma ha sempre dei riferimenti alla professione di Mario. Il videogioco è talmente iconico che ormai tutti sanno riconoscere il fungo, il cubo giallo con il punto di domanda, il caratteristico berretto di Mario e del fratello (rosso il primo, verde il secondo). E che dire dei folti baffi? Noti a livello mondiale sono anche gli effetti e la colonna sonora della serie, che sono i più celebri e riconoscibili della storia dei videogiochi. Essendo un personaggio pop, a lui sono stati dedicati anche film, fumetti, serie d’animazione e ovviamente moltissimo merchandising.   Curiosità: ogni anno viene celebrato il Mar10 Day, il 10 Marzo (unendo Mar di March e il 10 del giorno, si ottiene Mar10) nella cerimonia di chiusura della trentunesima Olimpiade, tenutasi nel 2016 in Brasile, durante la quale la bandiera olimpica venne consegnata al successivo paese ospitante, il Giappone, era presente anche Super Mario! E venne interpretato dall’allora primo ministro giapponese Shinzo Abe!

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